Concordato preventivo biennale: dai tributaristi dell’INT arriva un facsimile di lettera. Aiuterà a stabilire tempi e modalità del percorso di valutazione ed eventuale adesione
I tributaristi hanno predisposto per gli iscritti un facsimile di lettera da inviare ai clienti.
Sarà utile per definire tempi e modalità per l’eventuale adesione al concordato preventivo biennale.
Ad annunciarlo è l’INT nel comunicato stampa del 6 agosto, subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto con modifiche al concordato preventivo biennale e in altri ambiti fiscali.
Concordato preventivo: dai tributaristi il facsimile di lettera
Alla luce della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto correttivo in materia di concordato preventivo biennale, adempimento collaborativo e altri interventi in ambito fiscale, il Dlgs n. 108/2024, i tributaristi dell’INT (Istituto nazionale tributaristi) hanno predisposto per gli iscritti un facsimile di lettera da inviare ai clienti con l’obiettivo di definire tempi e modalità del percorso di valutazione ed eventuale adesione al concordato preventivo.
Come si legge nel comunicato stampa rilasciato il 6 agosto, l’iniziativa è nata preso atto:
- dell’applicazione di una tassa piatta sulle eccedenze di utili derivanti dal concordato (che i rappresentanti dell’Istituto già dal marzo scorso avevano presentato in Commissione ISA e poi ribadita alle Commissioni finanze di Camera e Senato);
- del rinvio al 31 ottobre per l’adesione, uno spostamento ritenuto necessario visti tempi di approvazione delle modifiche.
Come sottolineato da Salvatore Cuomo, Consigliere nazionale INT e tra i redattori dei vari documenti di supporto ai tributaristi per la gestione del concordato:
“Dopo avere predisposto l‘appendice al tariffario con tariffe indicative, ovviamente non obbligatorie, e le bozze di lettere per definire con precisione la volontà dei propri assistiti, abbiamo pensato ad un facsimile di lettera da inviare ai clienti, per stabilire le tempistiche e le modalità di gestione della stagione di valutazione del concordato preventivo biennale che inizierà a questo punto dopo la pausa estiva.”
Il Presidente dell’INT Riccardo Alemanno, ha poi aggiunto:
“Ciò che abbiamo messo a disposizione dei tributaristi dell’INT è una base per il lavoro che i nostri iscritti dovranno svolgere, un’ indicazione che evidentemente, data la soggettività dei rapporti tra professionista e assistito, potrà essere modificata e implementata a seconda delle singole esigenze.”
Concordato preventivo: le novità nel decreto correttivo
La maggior parte delle novità introdotte con il decreto legislativo n. 108 del 2024, come detto, riguardano principalmente il concordato preventivo biennale. In particolare si prevede:
- la determinazione dei debiti per l’accesso alla misura;
- le regole sulle perdite;
- nuovi limiti per l’uscita dal concordato;
- il riconoscimento di benefici IVA;
- riduzione delle aliquote di acconto;
- le flat tax incrementali per ISA e forfettari;
- le regole in caso di rinnovo;
- nuove cause di decadenza.
Tra queste c’è appunto la riduzione della maggiorazione dell’acconto in caso di una differenza positiva tra reddito concordato e quello dichiarato, disposta nelle seguenti misure
- dal 15 al 10 per cento in relazione alle imposte sui redditi;
- dal 12 al 10 per cento per i contribuenti in regime forfettario;
- dal 4 al 3 per cento per contribuenti in regime forfettario nei primi cinque anni.
Per la differenza tra il reddito proposto e quello conseguito prima del concordato preventivo biennale è, invece, previsto il versamento di un’imposta sostitutiva, che per i soggetti ISA è pari:
- al 10 per cento in caso di punteggio tra 8 e 10
- al 12 per cento in caso di punteggio tra 6 e 8
- al 15 per cento in caso di punteggio inferiore a 6.
Per i forfettari, invece, è al 10 per cento e al 3 per cento per quelli che applicano il regime per i primi 5 anni.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Concordato preventivo: dai tributaristi il facsimile di lettera