Dal MIMIT sono in arrivo nuovi contributi per le PMI a sostegno dell'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili
Nuove risorse in arrivo per la transizione energetica delle PMI.
Il MIMIT prevede l’erogazione di contributi a sostegno delle piccole e medie imprese che investono in programmi finalizzati all’autoproduzione di energia elettrica rinnovabile.
Quanto è possibile ottenere e come funziona l’agevolazione?
PMI: in arrivo contributi per la produzione di energia rinnovabile
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha firmato il nuovo decreto che stanzia 320 milioni di euro per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili delle MPMI.
Si tratta della nuova agevolazione a sostegno delle micro, piccole e medie imprese che investono nella produzione di energia elettrica ricavata da impianti solari fotovoltaici o mini eolici.
L’energia prodotta dovrà essere destinata all’autoconsumo immediato e ai sistemi di accumulo/stoccaggio dell’energia dietro il contatore per autoconsumo differito.
Per i programmi di investimento agevolabili è previsto uno specifico regime di agevolazioni, concesse sotto forma di contributo in conto impianti.
Le risorse destinate alla misura, come detto, ammontano a 320 milioni di euro, a valere sull’Investimento 16 della Missione 7 “REPowerEU” del PNRR.
Come si legge nel comunicato pubblicato sul sito del MIMIT, il 40 per cento delle risorse totali stanziate è riservato alle Regioni del Mezzogiorno:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sardegna;
- Sicilia.
Un altro 40 per cento è invece destinato alle micro e piccole imprese.
Importo dell’agevolazione e spese ammissibili
Le agevolazioni previste dal nuovo decreto MIMIT per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili da parte delle PMI italiane saranno concesse ai sensi del “Regolamento GBER”, nella misura del:
- 30 per cento per le medie imprese;
- 40 per cento per le micro e piccole imprese;
- 30 per cento per l’eventuale componente aggiuntiva di stoccaggio di energia elettrica dell’investimento;
- 50 per cento per la diagnosi energetica ex-ante necessaria alla pianificazione degli interventi previsti dal decreto.
Per poter accedere alle agevolazioni le imprese devono prevedere programmi di investimento con una spesa compresa tra i 30.000 euro e 1 milione di euro.
Il progetto deve essere relativo ad una sola unità produttiva del soggetto proponente. Le spese ammissibili possono riguardare:
- l’acquisto, l’installazione e la messa in esercizio di beni materiali nuovi strumentali, in particolare impianti solari fotovoltaici o mini eolici, sostenuti a partire dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- apparecchiature e tecnologie digitali strettamente funzionali all’operatività degli impianti;
- sistemi di stoccaggio dell’energia prodotta;
- diagnosi energetica necessaria alla pianificazione degli interventi.
Termini e modalità di domanda, così come gli schemi per la presentazione della stessa, saranno stabiliti con un secondo provvedimento direttoriale MIMIT di prossima emanazione. L’agevolazione sarà gestita da Invitalia.
Come specificato nel documento, nel caso in cui in fase di definizione della graduatoria, le risorse destinate alle riserve non dovessero essere pienamente assorbite, queste saranno rese disponibili per il finanziamento delle domande di agevolazione riferite ai restanti territori e alle imprese di media dimensione.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: PMI: in arrivo contributi per la produzione di energia rinnovabile