L'INPGI, Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, con circolare n. 5/2017, fissa il 30 settembre come termine ultimo per il versamento dei contributi minimi dovuti per il 2017 dai giornalisti iscritti alla gestione separata.
Con la circolare n. 5/2017, l’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani indica le modalità di versamento dei contributi minimi dovuti per il 2017 dai giornalisti iscritti alla gestione separata INPGI.
La Gestione separata, istituita presso l’INGPI con d.lgs n.103/96, riguarda tutti i giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti iscritti all’Ordine che svolgono attività autonoma di libera professione senza vincolo di subordinazione o che svolgono l’attività lavorativa nella forma della collaborazione coordinata e continuativa.
La circolare n.5/2017 fissa il 30 settembre come termine per il pagamento dei contributi minimi per il 2017.
Giornalisti: chi è tenuto al versamento?
La circolare precisa che sono tenuti al versamento del contributo minimo annuale tutti i giornalisti iscritti alla Gestione separata che nel corso dell’anno 2017 abbiano svolto attività giornalistica in forma autonoma.
Tale contributo minimo è ridotto al 50% per i giornalisti che abbiano maturato un’anzianità di iscrizione all’Ordine professionale fino a cinque anni.
A tal fine, l’anzianità deve essere valutata alla data del 30 settembre 2017, prendendo a riferimento la data di iscrizione all’ Albo professionale, sia esso l’ elenco professionisti o il registro praticanti e/o l’elenco pubblicisti.
Per l’anno 2017 potranno, quindi, versare il contributo minimo in misura ridotta gli assicurati che risultino iscritti all’Ordine dei giornalisti con decorrenza successiva al 30 settembre 2012.
Ridotto al 50% sarà poi il solo contributo soggettivo minimo dovuto dai giornalisti che alla data del 30 settembre 2017 risultino già pensionati.
La circolare n.5/2017 precisa però che il contributo minimo è dovuto per l’intero nel caso di giornalisti titolari di trattamenti pensionistici a favore dei superstiti quali la pensione di reversibilità e/o quella indiretta e gli assegni previsti a favore dei ciechi e degli invalidi civili.
Non sono tenuti invece al versamento del contributo minimo i giornalisti che nel 2017 svolgono l’attività esclusivamente nell’ambito di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.
Infatti, per questi ultimi, gli adempimenti contributivi sono interamente a carico del committente anche se l’interessato è comunque tenuto a comunicare all’INPGI le modalità con cui svolge la professione.
Sono esentati dal versamento dei contributi minimi i giornalisti iscritti alla Gestione separata che, alla data del 30/09/2017, non abbiano svolto alcuna forma di attività giornalistica autonoma e che entro la fine del 2017 presumono di non svolgere alcuna attività giornalistica.
In questo caso devono però comunicare per iscritto di aver cessato l’attività.
Qualora però fossero interessati ad ottenere la copertura contributiva nell’anno 2017, pur in assenza di svolgimento di prestazioni professionali, possono eseguire ugualmente il versamento dei contributi minimi.
Contributi minimi dei giornalisti: quali sono gli importi dovuti.
I contributi dovuti dai giornalisti iscritti alla gestione separata tengono conto di tre voci diverse: il contributo soggettivo pari a € 208,68; il contributo integrato fissato in € 41,74 e il contributo della maternità pari ad € 28,00.
Di conseguenza il contributo minimo ordinario ammonta ad €278,42 mentre i giornalisti con meno di 5 anni di anzianità saranno tenuti a versare € 153,21 e infine quelli titolari di un trattamento pensionistico diretto pagheranno € 174,08.
Con riferimento al contributo di maternità, la circolare n. 5/2017 chiarisce che tale importo è versato in modo provvisorio salvo conguaglio in attesa che la delibera n. 4 del 02/08/2017 del Comitato Amministratore, con qui è stato fissato, riceva l’approvazione di legge da parte dei Ministeri vigilanti.
Contributi minimi dei giornalisti: ecco le modalità di pagamento.
I giornalisti iscritti alla Gestione separata, tenuti al versamento dei contributi minimi 2017,potranno effettuare il pagamento secondo due modalità.
Attraverso il Modello F24/Accise, reperibile sul sito dell’INPGI ed in quello dell’Agenzia delle Entrate nella sezione modelli di versamento, che dovrà essere compilato indicando, quale contribuente, i dati anagrafici ed il codice fiscale del giornalista interessato.
Non è ammesso il versamento da parte di soggetti diversi.
Devono essere utilizzati i seguenti codici:
- Ente = P
- Provincia = (lasciare vuoto)
- Codice tributo = G001
- Codice identificativo = 22222
- Mese = 01
- Anno di riferimento = 2017.
Il pagamento può essere effettuato attraverso ibonifico bancario, sul conto intestato all’INPGI, acceso presso l’Agenzia 11 di Roma della BANCA POPOLARE DI SONDRIO, IBAN: IT 24 W 05696 03200 000020000X28.
In questo caso è indispensabile che nella causale del versamento sia indicato “AC 2017” seguito dal numero di posizione “A-NNNNN” (lettera A seguita da 5 cifre) ovvero dal proprio codice fiscale.
Pagamento in ritardo: quali sanzioni?
I giornalisti iscritti alla gestione separata che non provvederanno a versare il contributo minimo nei termini previsti, in fase di invio di comunicazione reddituale per l’anno 2017 (da effettuarsi in via telematica entro il 31 luglio 2018), in alternativa alla sospensione annuale, potranno scegliere di versare comunque il contributo minimo e procedere al pagamento dello stesso entro i termini previsti per la contribuzione a saldo.
Nel caso in cui i contributi minimi saranno pagati oltre la scadenza del 30 settembre 2017, l’importo dovuto sarà maggiorato della sanzione per ritardato pagamento prevista dall’articolo 7 del vigente regolamento della Gestione Separata.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Giornalisti: scadenze e modalità di versamento dei contributi 2017