Contratto di locazione 2017: pubblicato il Decreto Ministeriale 16 gennaio 2017 con le nuove regole e le agevolazioni fiscali per gli affitti transitori, universitari e a agevolati.
Contratto di locazione 2017: con il Decreto Ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 marzo 2017 arrivano novità per quanto riguarda regole e agevolazioni fiscali previste per i contratti d’affitto transitori, a studenti universitari e agevolati.
Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali sui contratti di locazione 2017 il D.M. 16 gennaio 2017 elenca tutte le disposizione normative attualmente in vigore su cedolare secca, Imu e Tasi, con specifiche indicazioni che riguardano la tassazione agevolata del reddito da locazione da indicare in dichiarazione dei redditi.
Il decreto, pubblica in Gazzetta Ufficiale del 15 marzo 2017, stabilisce le regole generali per la definizione degli accordi per la stipula dei contratti transitori, a canone concordato e per studenti universitari. Positivo il parere di Confedilizia che però sottolinea come per la piena attuazione delle agevolazioni fiscali previste nel decreto sono necessari due provvedimenti: estensione e proroga della cedolare secca al 10%, in scadenza il 31 dicembre 2017 e nuovi limiti di tassazione Imu e Tasi per gli affitti a canone concordato.
Ecco tutte le novità su agevolazioni fiscali e regole sugli affitti e sul contratto di locazione 2017 disposte dal D.M. 16 gennaio 2017.
Contratto di locazione: nuove regole e agevolazioni fiscali 2017
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale si apre una nuova fase di trattazione tra i proprietari edilizi e gli inquilini: il decreto, oltre a definire le regole e le agevolazioni fiscali previste per il contratto di locazione nel 2017, è la base per i nuovi accordi locali per la stipula dei contratti d’affitto.
Nuove regole per quanto riguarda gli affitti transitori: vengono introdotte nuove casistiche per le quali è possibile la stipula di questa tipologia di contratto di locazione che, oltre alla mobilità professionale, includerà motivi connessi allo studio, all’apprendistato e alla formazione professionale e all’aggiornamento e ricerca di soluzioni occupazionali.
Il canone del contratto di locazione, così come già in vigore secondo le precedenti disposizioni, dovrà essere fissato entro una fascia di oscillazione concordata secondo gli accordi locali che verranno pattuiti tra rappresentanze dei proprietari di immobili e i sindacati degli inquilini.
Le maggiori novità riguardano le agevolazioni fiscali previste per i contratti di locazione nel 2017, anche se è bene specificare come il D.M in oggetto è soltanto un punto di partenza: per Confedilizia sono ancora molti i punti critici e, tra questi, l’ormai vicina scadenza della cedolare secca al 10% e la tassazione Imu e Tasi.
Contratto di locazione: agevolazioni fiscali 2017
L’unica novità in merito alle agevolazioni fiscali per i contratti di locazione prevista dal D.M. 16 gennaio 2017 riguarda la tassazione del reddito da locazione.
Secondo quanto stabilito all’art.5:
“il reddito imponibile dei fabbricati locati è ulteriormente ridotto del 30%, a condizione però che nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui si intende usufruire della agevolazione in oggetto vengano indicati:
- gli estremi di registrazione del contratto di locazione,
- l’anno di presentazione della denuncia dell’immobile ai fini dell’imposta comunale sugli immobili;
- il Comune di ubicazione dello stesso fabbricato.”
Per gli immobili affittati con contratto di locazione a canone concordato, è previsto che per quanto riguarda la tassazione Imu e Tasi 2017 l’aliquota venga determinata applicando l’aliquota stabilita dal comune con riduzione del 75%.
Contratto di locazione: cedolare secca 2017
Per quanto riguarda la cedolare secca è possibile, fino al 31 dicembre 2017, usufruire dell’aliquota ridotta al 10% per contratti transitori, oltre che ai contratti 3+2 a canone concordato e a quelli stipulati per l’affitto a studenti fuori sede, ai sensi dell’art. 9, commi 1 e 2-bis, D.L. n. 47/2014. A partire dal 2018 l’aliquota passerà al 15% e questo è uno dei punti per i quali, secondo Confedilizia, sarà necessario intervenire nei prossimi mesi con ulteriori misure.
La richiesta di Confedilizia è di stabilizzare la speciale aliquota del 10% della cedolare secca, attualmente prevista solo fino al 31 dicembre 2017, con estensione a tutta Italia della sua applicazione.
Oltre all’aliquota agevolata, la cedolare secca prevede ulteriori agevolazioni fiscali: sostituisce le imposte di bollo e registro sul contratto di locazione, sulla risoluzione e sulle proroghe.
Per maggiori dettagli ti consigliamo di leggere -> Cedolare secca 2017: tassazione e aliquote sugli affitti
Contratto di locazione: Imu e Tasi 2017
Tra le richieste di Confedilizia, oltre alla stabilizzazione delle agevolazioni fiscali per i contratti di locazione a cedolare secca, c’è l’introduzione di un limite alla tassazione Imu e Tasi sugli immobili affittati con contratti a canone calmierato, ad esempio attraverso la fissazione di un’aliquota massima del 4 per mille.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contratto di locazione: nuove regole e agevolazioni fiscali 2017