Comunicazione autonomi occasionali, chi sono i lavoratori esclusi dall'obbligo? Risponde l'INL pubblicando ulteriori chiarimenti sull'applicazione pratica delle novità introdotte dal Decreto Fiscale 2022. Nuove FAQ con la nota n. 393 del 1° marzo.
Chi sono i lavoratori esclusi dall’obbligo di comunicazione previsto per le attività degli autonomi occasionali?
Le risposte arrivano direttamente dall’INL, Ispettorato Nazionale del Lavoro, che con la nota numero 393 del 1° marzo 2022 fornisce nuovi e ulteriori chiarimenti sull’applicazione delle novità introdotte dal Decreto Fiscale 2022.
Comunicazione autonomi occasionali, chi sono i lavoratori esclusi dall’obbligo? Risponde l’INL
Il DL n. 146/2021 convertito in legge, intervenendo sull’articolo 14 del del D.Lgs. n. 81/2008, ha previsto la necessità di comunicare all’Ispettorato territoriale del lavoro tramite SMS o posta elettronica l’avvio delle attività da parte dei lavoratori autonomi occasionali, prima della data di inizio.
L’obbligo, che deve essere rispettato dai committenti che operano in qualità di imprenditori, riguarda i lavoratori che rientrano nella definizione contenuta all’art. 2222 del codice civile, ovvero le persone che si obbligano “a compiere verso un corrispettivo un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente” e che, per l’occasionalità dell’attività, sono sottoposti al regime fiscale di cui all’art. 67, comma 1 lett. l), del TUIR.
Con la nota numero 29 dell’11 gennaio 2022, sono arrivate le prime istruzioni operative e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha chiarito quali sono i lavoratori esclusi dall’obbligo di comunicazione che riguarda gli autonomi occasionali.
Oltre ai rapporti di natura subordinata, le novità non si applicano nei seguenti casi:
- le collaborazioni coordinate e continuative, comprese quelle etero-organizzate già oggetto di comunicazione preventiva;
- le diverse forme di prestazioni occasionali, rispetto ai quali già sono previsti specifici obblighi di comunicazione e gestione del rapporto;
- le professioni intellettuali e le attività autonome esercitate in maniera abituale e assoggettate al regime IVA;
- i rapporti di lavoro “intermediati da piattaforma digitale, comprese le attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente di cui all’articolo 67, comma 1, lettera l), del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917”, rispetto ai quali è stata introdotta una disciplina specifica.
Comunicazione autonomi occasionali, committenti e lavoratori esclusi dall’obbligo
Con le risposte a domande frequenti, contenute prima nella nota numero 109 del 27 gennaio e poi in quella numero 393 del 1° marzo 2022, l’INL illustra ancora di più nel dettaglio la platea di lavoratori esclusi dall’obbligo.
- INL - Nota numero 393 del 1° marzo 2022
- Art. 13, D.L. n. 146/2021 conv. da L. n. 215/2021 – obbligo di comunicazione dei lavoratori autonomi occasionali – integrazione FAQ del 27 gennaio 2022
I due documenti si soffermano su alcuni esempi che riguardano specifici settori.
La novità, ad esempio, non interessa la figura dell’incaricato alla vendita occasionale, così come coloro che svolgono attività di volontariato e ricevono un rimborso spese, o ancora le guide turistiche perché offrono prestazioni intellettuali. Lo stesso discorso vale per i traduttori e le traduttrici.
Anche i lavoratori autonomi dello spettacolo, inoltre, sono esclusi dall’obbligo della comunicazione preventiva introdotta dal Decreto Fiscale 2022 perché sono già interessati da obblighi specifici.
In linea generale bisogna sottolineare che per stabilire l’esclusione dal campo di applicazione delle novità bisogna considerare anche la categoria di appartenenza del soggetto per cui il lavoro autonomo occasionale è svolto.
L’Ispettorato, infatti, ha chiarito che l’adempimento deve essere rispettato solo dai committenti che operano in qualità di imprenditori.
In questa categoria non rientrano, ad esempio, gli studi professionali quando non sono organizzati in forma di impresa o gli Enti del Terzo Settore, tenuti all’assolvimento dell’obbligo solo se svolgono, anche in via marginale, un’attività d’impresa.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Comunicazione autonomi occasionali, chi sono i lavoratori esclusi dall’obbligo? Risponde l’INL