Il 67 per cento delle imprese italiane che ha presentato la domanda per la composizione negoziata ha richiesto le misure protettive. Questo strumento supporta il sistema economico in difficoltà e previene il default aziendale. Le misure protettive facilitano l'esito positivo delle trattative per la regolazione della crisi.
Composizione negoziata, il 67 per cento delle imprese italiane che ha presentato la domanda ha chiesto le misure protettive.
In Italia, dal 15 novembre 2021 al 16 settembre 2022, sono state depositate 376 istanze.
Lo rende noto la Camera Arbitrale di Milano nel comunicato stampa dell’11 ottobre 2022.
La composizione negoziata della crisi d’impresa è uno strumento per aiutare le aziende in difficoltà grazie all’intervento di un esperto negoziatore.
Le misure protettive servono a facilitare il buon esito delle trattative per la regolazione della crisi.
Composizione negoziata: il 67 per cento delle imprese chiede le misure protettive
La Camera Arbitrale di Milano, tramite il comunicato stampa dell’11 ottobre 2022, fornisce un quadro generale sui dati relativi alle domande di composizione negoziata per la crisi d’impresa presentate dalle aziende italiane dal 15 novembre 2021, cioè dalla sua introduzione, al 16 settembre 2022.
Su 376 istanze totali, 255 imprese hanno chiesto le misure protettive previste, si tratta del 67 per cento dei richiedenti.
La composizione negoziata è uno strumento nato per supportare le aziende in difficoltà, ristrutturare le attività imprenditoriali e prevenire il default aziendale. Consente di contenere e superare gli effetti negativi dell’emergenza economica e finanziaria.
La misura è stata recepita dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza entrato in vigore il 15 luglio del 2022. Si tratta di una procedura volontaria, pertanto è l’imprenditore in difficoltà a presentare la domanda e a richiedere l’intervento di un esperto negoziatore/facilitatore.
La richiesta va inviata alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura a cui fa riferimento la sede legale dell’impresa presentandola tramite l’apposita piattaforma telematica a cui si accede tramite SPID, CIE o CNS.
La figura chiave della composizione negoziata è appunto quella del negoziatore/facilitatore, che assiste le imprese e dialoga con i creditori per la ricerca di una soluzione volta al risanamento dell’azienda.
Come ha sottolineato Rinaldo Sali, il Vicedirettore generale della Camera Arbitrale di Milano:
“Con la Composizione negoziata gli imprenditori hanno a disposizione uno strumento che risponde ad una duplice logica: da un lato, affrontare la crisi quando questa è ancora reversibile, dall’altro sfruttare la crisi per rilanciarsi.”
Le misure protettive richieste durante la composizione negoziata della crisi d’impresa consistono in interventi specifici diretti a proteggere il patrimonio, i beni aziendali e i diritti con i quali viene esercitata l’attività di impresa dalle iniziative giudiziarie dei creditori (azioni esecutive o cautelari).
Queste misure servono, infatti, a facilitare il buon esito delle trattative e delle iniziative assunte per la regolazione della crisi.
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