ISA 2019, le risposte dell'Agenzia delle Entrate a dubbi e quesiti delle associazioni di categoria nella circolare numero 20 del 9 settembre 2019. Dalle cause di esclusione ai benefici premiali passando per la modifica dei dati, raccolti in un unico documento i chiarimenti forniti negli ultimi mesi.
ISA 2019, nella circolare numero 20 del 9 settembre 2019 le risposte dell’Agenzia delle Entrate a dubbi e quesiti delle associazioni di categoria. Dalle cause di esclusione ai benefici premiali, passando per la modifica dei dati, al mosaico di informazioni sull’applicazione di indici sintetici di affidabilità fiscale si aggiunge un nuovo tassello.
Il passaggio verso la nuova metodologia, che sostituisce gli studi di settore, è tutt’altro che indolore. E mentre gli addetti ai lavori negli ultimi giorni hanno continuato a chiedere a gran voce una disapplicazione per il periodo d’imposta 2018, l’Agenzia delle Entrate pubblica un nuovo documento per fare chiarezza sugli aspetti che hanno generato più interrogativi.
D’altronde dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nelle scorse settimane è arrivato un “no” secco sulla possibilità di fare marcia indietro sugli ISA. E, a causa del maggiore gettito atteso, un cambio di rotta appare improbabile anche per il nuovo governo.
- Agenzia delle Entrate - Comunicato stampa del 9 settembre 2019
- Isa, incontri di giugno e luglio con associazioni di categoria e ordini professionali. Una circolare raccoglie le risposte fornite dall’Agenzia.
ISA 2019, l’Agenzia delle Entrate risponde ai dubbi delle associazioni di categoria
Tra accese discussioni e continui aggiornamenti del software dedicato, dall’Agenzia delle Entrate arriva un nuovo strumento per orientarsi tra le novità e applicare gli indici sintetici di affidabilità fiscale.
La circolare numero 20 del 9 settembre 2019, che ha come oggetto “Indici sintetici di affidabilità fiscale – periodo di imposta 2018 – ulteriori chiarimenti in risposta ad alcuni quesiti pervenuti da associazioni di categoria e ordini professionali” si inserisce nel pacchetto di informazioni che costituisce il manuale di istruzioni da seguire per la prima applicazione degli ISA.
Il documento è frutto della “raccolta sistematica delle risposte fornite in merito ad alcuni quesiti delle associazioni di categoria e degli ordini professionali formulati in occasione di incontri e convegni in materia di ISA, che si sono svolti nei mesi di giugno e luglio 2019”.
E aggiunge nuovi elementi ai chiarimenti della circolare numero 17 del 2 agosto 2019 sulle modalità applicative della nuova metodologia.
Le 44 pagine dedicate agli indici sintetici di affidabilità ripercorrono il botta e risposta degli ultimi mesi tra amministrazione finanziaria e addetti ai lavori.
- Agenzia delle Entrate - Circolare numero 20 del 9 settembre 2019
- Indici sintetici di affidabilità fiscale – periodo di imposta 2018 – ulteriori chiarimenti in risposta ad alcuni quesiti pervenuti da associazioni di categoria e ordini professionali.
ISA 2019, quando scattano i controlli? La risposta nella circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 20 del 2019
Nel documento pubblicato il 9 settembre, il tema dei controlli apre la rassegna dei chiarimenti.
Secondo le pagelle degli ISA, imprenditori e professionisti ottengono un voto da 1 a 10. Un punteggio sotto il 6 fa scattare i controlli dell’amministrazione finanziaria.
Secondo quanto stabilito dal provvedimento del 10 maggio 2019, “ai fini della definizione delle specifiche strategie di controllo basate su analisi del rischio di evasione fiscale, previste dal comma 14 dell’articolo 9-bis del decreto, l’Agenzia delle entrate tiene conto di un livello di affidabilità minore o uguale a 6”.
Ma cosa accade se l’imprenditore o il professionista ha un’affidabilità che si attesta tra la sufficienza e il merito? Ovvero tra il 6 e il 7,99?
La circolare numero 20 del 2019 chiarisce che l’attribuzione di un punteggio compreso tra 6 e 7,99 non comporta di per sé l’attivazione di attività di controllo.
Circolare ISA 2019, quando è possibile la modifica dei dati?
Un altro quesito ricorrente, che il testo della circolare affronta, riguarda la modifica dei dati. Quando è possibile?
Se gli indicatori di anomalia evidenziano particolari criticità, allora è possibile intervenire sui dati precalcolati dopo averli verificati ed elaborare un nuovo ISA. Ma non è possibile intervenire su tutte le informazioni, fanno eccezione ad esempio i coefficienti individuali per la stima dei ricavi/compensi.
Anche in questi casi, però, c’è una via d’uscita: i contribuenti possono utilizzare il campo delle note aggiuntive per fornire elementi tali da spiegare eventuali disallineamenti.
Chiarimenti sui benefici premiali ISA 2019 nella circolare AdE di settembre
Regole rigide per garantire i benefici premiali solo a chi ha le carte in regola per usufruirne.
Tra i vantaggi di un punteggio alto vi è sicuramente l’esonero dall’apposizione del visto di conformità, per la compensazione di crediti per un importo non superiore a 50.000 euro annui relativamente all’IVA per un importo non superiore a 20.000 euro annui che riguarda le imposte dirette e l’imposta regionale sulle attività produttive, e la possibilità di utilizzarli in compensazione già a partire dal giorno successivo a quello della chiusura del periodo di imposta nel quale sono maturati.
La possibilità di usufruirne senza la necessità della preventiva presentazione del modello ISA, evidenziata nel paragrafo 7.1, è tra le precisazioni più interessanti della circolare numero 20 del 2019. Ma qualsiasi beneficio resta sempre subordinato alla “circostanza che i dati dichiarati dal contribuente ai fini della applicazione degli ISA siano corretti e completi”.
Al paragrafo 7.2, infatti, si legge:
“Laddove il raggiungimento di una premialità sia l’effetto della dichiarazione di dati incompleti o inesatti non può ritenersi legittimo il godimento di un beneficio”.
Non è escluso che a riscontrare delle anomalie potrebbero essere anche i contribuenti, è il caso di chi ha individuato alcuni dati precompilati incompleti.
Ma il testo chiarisce che bisogna considerare che i dati relativi ad alcune delle variabili precalcolate sono presenti solo se le variabili risultano utilizzate dallo specifico Isa.
Circolare ISA 2019, il confronto tra CU e numero di incarichi
A proposito di dati discordanti, l’Agenzia delle Entrate nel testo della circolare, al paragrafo 6.6, sottolinea che l’indicatore di anomalia “Corrispondenza del numero totale di incarichi con il modello CU” confronta il numero totale di incarichi indicati nel modello ISA con il numero dei modelli CU, Certificazione Unica, dai quali risulta che il contribuente percepisce somme imponibili indicate dal sostituto d’imposta nel prospetto “Certificazione di lavoro autonomo, provvigioni e redditi”.
Si tratta di un indicatore che si applica quando il numero totale di incarichi dichiarati nel modello ISA risulta inferiore rispetto al numero totale di quelli desunti dai modelli CU.
Nel documento un esempio pratico:
“Se, ad esempio l’attività viene svolta con:
- 8 incarichi nei confronti di 5 soggetti privati (nessuna CU);
- 3 incarichi nei confronti di un soggetto tenuto al rilascio della CU (1 CU);
il numero di incarichi da indicare nel modello ISA sarebbe pari a 11 ed essendo superiore al numero di CU (n.1), l’indicatore di anomalia non si applicherebbe”.
ISA 2019, dubbi e chiarimenti per macroaree nel testo della circolare
Come si legge nella premessa ai 9 capitoli che compongono la circolare numero 20 del 2019 dell’Agenzia delle Entrate, dubbi e chiarimenti vengono affrontati per macroaree:
- utilizzo degli ISA ai fini delle attività di analisi del rischio e selezione, in cui si approfondiscono le attività di selezione e analisi del rischio basate sulle risultanze degli ISA;
- cause di esclusione dall’applicazione degli ISA per il periodo d’imposta 2018. In particolare il documento si concentrato sui seguenti casi:
- società cooperative a mutualità prevalente;
- affitto d’azienda;
- cessazione dell’attività prevalente;
- modifica dell’attività in corso d’anno per effetto inizio nuova attività;
- soggetti che determinano il reddito con criteri forfettari;
- segnalazioni relative agli indicatori e al funzionamento del software “Il tuo ISA”, in particolare affronta i seguenti aspetti:
- incidenza dei costi residuali di gestione;
- apporto di lavoro delle figure non dipendenti;
- copertura delle spese per dipendente;
- indicatori di anomalia specifici per l’ISA AG31U;
- anno di inizio attività risultante in Anagrafe Tributaria;
- coefficiente individuale e dinamiche di funzionamento;
- compilazione dei modelli ISA 2019;
- dati delle precompilate;
- benefici premiali previsti dalla normativa ISA;
- proroga dei versamenti al 30 settembre, come previsto dal Decreto Crescita;
- effetti della indicazione di ulteriori componenti positivi per migliorare il profilo di affidabilità.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: ISA 2019, un’unica circolare con le risposte dell’AdE alle associazioni di categoria