La piattaforma di Enel X non sarà realizzata. L'operatività del veicolo individuato dal Governo per l'acquisto dei crediti del superbonus e per fare da ponte nei confronti di soggetti terzi era prevista per settembre
La piattaforma di Enel X, per favorire lo sblocco dei crediti del superbonus incagliati, non vedrà la luce.
Lo strumento era stato individuato dal Governo come possibile soluzione extra normativa alla complessa situazione della cessione del credito.
Nello specifico, la piattaforma di Enel X avrebbe dovuto avere funzione di veicolo per l’acquisto delle somme bloccate nei cassetti fiscali di contribuenti e imprese e fare da ponte nei confronti di soggetti terzi.
L’operatività era prevista per il mese di settembre 2023 ma, come anticipato, la piattaforma in questione non sarà realizzata.
Cessione del credito: tramonta l’opzione della piattaforma Enel X
La complessa questione dei crediti incagliati del superbonus non verrà risolta dalla piattaforma di Enel X.
Questo perché il veicolo individuato dal Governo, per acquistare gli importi bloccati nei cassetti fiscali di contribuenti e imprese impegnati negli interventi edili e fare da ponte nei confronti di soggetti terzi, non verrà realizzato.
A confermare lo stop del progetto è il Sole 24 Ore. Vengono citate fonti vicine al gruppo Enel, il quale:
“sta adempiendo agli impegni assunti a suo tempo, senza attivarne di nuovi e senza ricorso a piattaforme di complessa realizzazione.”
In sostanza, quindi, la nuova piattaforma indicata nel marzo scorso, la cui operatività era stata garantita per il mese di settembre 2023, non verrà realizzata, almeno per il prossimi mesi.
In compenso, come riportato ancora dal Sole 24 Ore, il gruppo:
“ha riattivato gradualmente il processo di acquisto dei crediti fiscali dai soggetti con cui erano già in precedenza sottoscritti contratti, per i casi in cui risultino soddisfatti i requisiti richiesti dalle condizioni contrattuali e dalla normativa di riferimento.”
Segnali poco confortanti per chi ancora non ha trovato una destinazione ai crediti maturati per interventi del superbonus. Non verranno infatti avviate nuove pratiche di acquisto ma saranno lavorate esclusivamente quelle già presentate in precedenza.
Lo scorso 31 maggio, nel corso dell’interrogazione a risposta immediata presso la Commissione Finanze della Camera, la sottosegretaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze Sandra Savino spiegava quanto segue:
“A quanto è dato sapere l’operatività completa della piattaforma è prevista entro il mese di settembre p.v., in linea con le tempistiche previste e le autorizzazioni necessarie allo scopo.”
Le previsioni sono state smentite e si chiude un’altra porta sulla questione dei crediti incagliati.
Crediti incagliati: quali soluzioni a disposizione?
A differenza di quanto prospettato Enel X riprenderà esclusivamente l’acquisto dei crediti che sono oggetto di pratiche già avviate.
Un intervento che difficilmente avrà un significativo impatto nel favorire lo sblocco dei crediti incagliati.
Alcuni istituti finanziari hanno ripreso gli acquisti. Al 19 luglio scorso, come reso noto dalla sottosegretaria al MEF Lucia Albano nell’interrogazione a risposta immediata presso la Commissione Finanze della Camera, le banche attive erano:
- Intesa San Paolo;
- Unicredit;
- Sparkasse.
Oltre a tali banche, sono operative alcune piattaforme private con lo scopo di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta delle somme derivanti da interventi edilizi.
L’elenco dei soggetti attivi è il seguente:
- Finanza.Tech;
- SìBonus;
- Girocredito;
- Innova Credit;
- Federbonus.
Tramontata l’opzione della piattaforma di Enel X, una strada che dovrebbe essere percorribile a partire dai prossimi mesi è quella di acquisto da parte di Poste Italiane.
L’Istituto ha reso noto che la riapertura all’acquisto dei crediti è prevista a partire dai primi giorni del mese di ottobre 2023.
I criteri da rispettare sono tuttavia piuttosto stringenti. La ripresa interesserà, infatti, esclusivamente:
- persone fisiche;
- prime cessioni del credito;
- pratiche con importo massimo di 50.000 euro.
Le azioni che saranno messe in campo da Poste Italiane potranno favorire alcuni dei contribuenti ma lo sblocco della situazione sembra ancora lontano.
Non si esclude un nuovo intervento da parte dell’esecutivo in merito a una questione calda, anche in vista dell’avvio dell’iter della Legge di Bilancio 2024.
La stessa presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, nel corso dell’ultima riunione dell’Esecutivo ha noto che nel complesso le irregolarità nei bonus edilizi hanno raggiunto i 12 miliardi di euro.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cessione del credito: tramonta l’opzione della piattaforma Enel X