Cartelle esattoriali, invii scaglionati degli atti di Agenzia delle Entrate e ramo Riscossione, e riduzione degli importi per chi ha subito cali di fatturato. Sul decreto Ristori 5, il Governo è al lavoro per la definizione delle misure perequative e degli interventi legati alle chiusure del 2021. Il Ministro Gualtieri annuncia a Telefisco 2021 le novità in cantiere.
Cartelle esattoriali e novità del decreto Ristori 5: sono questi i temi al centro dell’intervento del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al convegno Telefisco 2021.
Il tema delle cartelle fiscali, e dell’ormai imminente conclusione del periodo di sospensione, è indubbiamente al centro dell’attenzione di contribuenti ed imprese.
Il Ministro Gualtieri, intervistato dal Direttore del Sole24Ore Fabio Tamburini, si dice consapevole della scadenza del 1° febbraio 2021, senza però specificare mezzi e tempi per il nuovo e necessario intervento.
Alcuni dettagli emergono invece sulle novità in cantiere: invii scaglionati e “rottamazione” degli atti dell’Agenzia delle Entrate sono i focus del lavoro in corso in queste ore. Non è chiaro invece se vi sarà una nuova proroga generalizzata della data di ripresa dell’attività di riscossione.
La crisi di Governo ha condizionato evidentemente i tempi per la predisposizione del decreto Ristori 5, per il quale il Ministro Gualtieri afferma che il lavoro è ancora in corso di definizione.
Cartelle esattoriali e decreto Ristori 5, lavori in corso. Le novità annunciate da Gualtieri
Doveva essere il decreto Ristori 5 il veicolo del nuovo intervento necessario per calmierare l’effetto della ripresa delle attività di riscossione, a fronte della crisi economica da Covid-19.
Dopo la proroga ponte disposta dal decreto n. 3/2021, che ha prolungato la sospensione delle attività di notifica e pagamento delle cartelle fiscali fino al 31 gennaio 2021, è urgente mettere a punto il nuovo pacchetto di misure in materia di riscossione.
Intervistato durante Telefisco 2021, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri non si espone su tempi e modalità, pur evidenziando la consapevolezza del Governo sulla scadenza del 1° febbraio 2021.
“Stiamo lavorando ad uno scaglionamento degli invii delle cartelle dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e degli atti dell’Agenzia delle Entrate”, afferma Gualtieri. L’obiettivo è diluirli in un periodo di tempo più lungo, per evitare pressioni sui contribuenti ma anche affollamenti negli uffici pubblici.
Non si parla quindi di una nuova proroga generalizzata della ripresa delle attività di riscossione. Gualtieri non si sbilancia, ma annuncia che si sta lavorando alla riduzione degli importi per alcuni atti delle Entrate, per i soggetti che hanno subito un calo rilevante di fatturato a causa della pandemia.
L’ipotesi di una riedizione della pace fiscale, ascoltando quanto affermato dal Ministro Gualtieri, appare inverosimile. Sono diverse le perplessità che sorgono: la riduzione degli importi sarà limitata ai soli atti di competenza dell’Agenzia delle Entrate? E ancora, considerando che si è parlato di calo di fatturato, riguarderà esclusivamente i titolari di partita IVA?
Decreto Ristori 5, tempi dilatati. Tra le novità, mix di aiuti per le partite IVA, tra perequazione e contributi per chiusure 2021
Incertezza sui tempi anche per il decreto Ristori 5. “Stiamo lavorando per predisporre il provvedimento”, afferma Gualtieri, senza esporsi troppo visto anche il momento particolare di crisi.
Sono considerazioni generiche quelle fatte durante Telefisco 2021 dal Ministro dell’Economia. Torna sulle novità relative al criterio di calcolo dei contributi a fondo perduto, che guarderà non più al calo mese su mese, bensì alla perdita complessiva subita nel corso dell’anno.
Con i contributi a fondo perduto dei precedenti decreti Ristori, costruiti con un rimando ai criteri fissati dal decreto Rilancio, si è perseguita la strada della rapidità di esecuzione dei pagamenti, possibile grazie all’adozione di parametri semplici.
Semplicità che però non è sempre sinonimo di correttezza. Il decreto Ristori 5 colmerà le carenze dei precedenti ristori, con un duplice obiettivo.
In primis, quello perequativo, per superare le distorsioni dei precedenti contributi a fondo perduto. Come più volte annunciato, Gualtieri conferma che una delle novità consisterà nell’attribuzione di un contributo calcolato sul calo complessivo di fatturato subito nel 2020, slegato tra l’altro dalle differenziazioni per codici ATECO di riferimento.
Poi ci saranno i ristori per le chiusure del 2021 su cui, afferma Gualtieri, “stiamo ragionando approfonditamente”.
Spazio anche alla parziale o totale cancellazione delle imposte differite nel corso del 2020, “uno degli strumenti possibili nel quadro a cui stiamo lavorando”.
Quello che emerge è quindi che il lavoro per la messa a punto del decreto Ristori 5 è tutt’altro che concluso. La crisi di Governo dilata i tempi, ma fino a quando potranno attendere i tanti contribuenti colpiti dalla crisi economica in atto?
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