Carta cultura: le scadenze per inoltrare le fatture e ricevere i pagamenti

Alessio Mauro - Leggi e prassi

Gli esercenti che incassano i buoni della carta cultura devono rispettare una precisa tabella di marcia per emettere le relative fatture e ricevere il pagamento. Scadenza 31 marzo per ottenere i rimborsi del vecchio bonus 18app

Carta cultura: le scadenze per inoltrare le fatture e ricevere i pagamenti

Gli esercenti inseriti nel circuito della carta cultura 2025 devono rispettare una precisa tabella di marcia per emettere fattura con i crediti che derivano dai buoni incassati e ottenere il pagamento.

La scadenza del 31 marzo 2025, inoltre, rappresenta l’ultima chiamata per poter ottenere i rimborsi relativi alla vecchia agevolazione, il bonus 18app.

Carta cultura: le scadenze per inoltrare le fatture e ricevere i pagamenti

Il pagamento di libri, abbonamenti a quotidiani, ma anche di corsi o strumenti musicali tramite la carta della cultura e del merito avviene tramite i buoni che i ragazzi e le ragazze generano sul portale dedicato all’iniziativa.

Gli esercenti che fanno parte del circuito dell’agevolazione e permettono ai giovani di effettuare i loro acquisti ottengono, in questo modo, dei crediti che possono essere riscossi tramite fattura elettronica da emettere nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Come stabilito dal DL Cultura, convertito in legge il 19 febbraio 2025, i buoni incassati grazie alla carta cultura devono essere fatturati entro e non oltre il termine di novanta giorni dalla conclusione dell’iniziativa fissato al 31 dicembre.

Nonostante il termine sia già indicato nel decreto attuativo della misura, è stato necessario inserire la tabella di marcia anche nella normativa di riferimento contenuta nella Legge di Bilancio 2022 e soprattutto stabilire una data di scadenza per le vecchie annualità.

Entro la scadenza del 31 marzo 2025, infatti, tutti gli esercenti che devono ottenere i pagamenti del bonus 18app, ormai sostituito dalla carta cultura e del merito, che sono relativi agli anni scorsi dovranno predisporre le fatture per i rimborsi “a pena di decadenza dal diritto”.

Carta cultura: le scadenze per inoltrare le fatture e ricevere i pagamenti

Come sottolineano le linee guida del Ministero, i documenti emessi per il rimborso della carta cultura non sono soggetti a IVA né all’imposta di bollo.

Le fatture devono essere trasmesse tramite il Sistema di Interscambio e secondo il tracciato stabilito per la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione, utilizzando qualunque software a disposizione.

Oltre agli elementi essenziali previsti dalla normativa, in fase di fatturazione è necessario indicare i seguenti dati:

  • codice del buono con il relativo importo;
  • Codice IBAN di un conto corrente intestato all’esercente per ricevere il pagamento.

Il Ministero della Cultura, inoltre, consiglia di inserire nella fattura un numero di telefono e un indirizzo mail dove essere contattati per la risoluzione di eventuali problematiche e per ricevere la notifica di avvenuto pagamento.

Tramite il portale fatturebonus.consap.it, si potrà seguire lo stato di lavorazione della pratica di rimborso fino alla data di liquidazione.

Tutte le istruzioni sono contenute nelle linee guida dedicate.

Carta della cultura e del merito
Linee guida fatturazione redatte dal Ministero della Cultura

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