Bonus Sud, il credito d'imposta potrà essere riconosciuto anche prima dell'invio del certificato antimafia: la novità è contenuta nella circolare del Ministero dell'Interno del 3 luglio 2018.
Il Ministero dell’Interno rende più veloce la fruizione del bonus Sud: il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno potrà essere riconosciuto anche senza certificato antimafia.
La documentazione relativa ai controlli antimafia potrà essere predisposta anche successivamente e, in caso di esito negativo delle attività di controllo, il beneficio riconosciuto sarà recuperato.
La circolare del Ministero dell’Interno del 3 luglio 2018 accoglie le richieste dell’Agenzia delle Entrate: a seguito degli adempimenti previsti dal Codice Antimafia, a molte imprese beneficiarie del bonus Sud è stato sospeso il riconoscimento dell’agevolazione.
Per rendere meno lunga la procedura per il riconoscimento di contributi e finanziamenti, l’Agenzia delle Entrate potrà riconoscere il credito d’imposta per gli investimenti al Sud anche in mancanza di certificato antimafia.
Bonus Sud, credito d’imposta riconosciuto prima dei controlli antimafia
Non sarà obbligatoria la predisposizione del certificato antimafia per il riconoscimento del bonus Sud, il credito d’imposta introdotto dalla Legge di Bilancio 2016 per le imprese che effettuano investimenti nel Mezzogiorno.
La circolare del Ministero dell’Interno datata 3 luglio 2018, resasi necessaria a seguito delle richieste dell’Agenzia delle Entrate, prevede una sorta di riconoscimento condizionato e con possibilità di revoca nel caso di esito negativo dei controlli effettuati successivamente.
Ai fini del riconoscimento del bonus Sud si applicano le regole previste dal Codice Antimafia: nel caso di imprese beneficiarie di un credito d’imposta d’importo superiore a 150.000 euro, è previsto l’obbligo di acquisizione della documentazione antimafia.
L’Agenzia delle Entrate ha rilevato come a causa della lunghezza dei tempi medi d’attesa per il rilascio del certificato si sia rallentata tutta la procedura d’autorizzazione per il riconoscimento del beneficio, con il rischio di compromettere le finalità delle misure di sostegno introdotte con il bonus Sud al fine di incidere su investimenti e occupazione.
Proprio per questo, il Ministero dell’Interno apre all’erogazione del credito d’imposta anche in caso di assenza del certificato antimafia, il quale resta tuttavia obbligatorio.
- Ministero dell’Interno - circolare del 3 luglio 2018, credito d’imposta Sud
- Codice antimafia. Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. Autorizzazione alla fruizione sotto condizione risolutiva. Quesito
Credito d’imposta Sud: procedura più veloce ma possibile revoca e recupero
Quanto stabilito dalla circolare, sotto proposta dell’Agenzia delle Entrate, si ricollega alle norme generali previste dal Codice Antimafia: laddove il provvedimento antimafia non venga rilasciato nel termine ordinatorio prescritto, l’Amministrazione procedente ha la facoltà, ma non l’obbligo, di sospendere il versamento fino alla ricezione della documentazione liberatoria.
Da ciò deriva l’apertura del Ministero dell’Interno: sì al riconoscimento veloce del bonus Sud anche in caso di assenza della documentazione sull’antimafia.
I benefici, tuttavia, sono erogati sotto condizione risolutiva, il che significa che in caso di esito negativo dei controlli, il credito d’imposta verrà revocato e dovrà essere recuperato l’importo già fruito.
Nel caso di recupero del credito d’imposta per avveramento della condizione risolutiva, la circolare dispone che dovrà trattarsi dell’intero importo autorizzato, tenuto conto che “il pagamento del valore delle opere già eseguite e il rimborso delle spese sostenute per l’esecuzione del rimanente, nei limiti delle utilità conseguite” riguarda la diversa materia dei rapporti a prestazioni corrispettive.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus Sud, credito d’imposta anche senza certificato antimafia