Bonus risparmio energetico 2018: ecco la guida a tutte le novità e su quali lavori si applica la detrazione fiscale dal 50% e fino al 75% della spesa sostenuta.
Bonus risparmio energetico 2018: con il nuovo anno sono state introdotte importanti novità sulla detrazione fiscale e sulle agevolazioni per chi effettua lavori volti a ridurre i consumi di energia.
Il bonus per il risparmio energetico, meglio noto come Ecobonus, è stato notevolmente modificato dalla Legge di Bilancio 2018, con la quale è stata differenziata l’aliquota della detrazione fiscale.
Il calcolo dello sconto di cui si potrà beneficiare dovrà essere effettuato applicando le due aliquote differenziate del 50% e del 65% e l’importo riconosciuto è determinato sulla base degli obiettivi di risparmio energetico che sarà possibile conseguire con i lavori effettuati a partire dal 1° gennaio 2018.
Vediamo di seguito nel dettaglio cos’è e come funziona il bonus risparmio energetico 2018, per quali lavori spetta e come si determina l’importo della detrazione fiscale riconosciuta.
Bonus risparmio energetico 2018: cos’è
Per prima cosa cerchiamo di capire cos’è il bonus risparmio energetico in vigore dal 1° gennaio 2018: si tratta della detrazione fiscale introdotta con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici necessari per la climatizzazione invernale e estiva.
L’obiettivo è quello di ridurre i consumi di energia delle famiglie, consentendo tra l’altro di risparmiare sulle bollette gas e luce, e di introdurre agevolazioni che consentano di ridurre le emissioni di materie inquinanti e di tutelare l’ambiente.
Per chi si chiede cos’è il bonus risparmio energetico è bene ricordare che si tratta del meglio conosciuto Ecobonus, l’agevolazione che consente di beneficiare di uno sconto Irpef che va dal 50% e fino al 75% (per i lavori nei condomini) anche nel 2018.
Proprio per i lavori effettuati dal 1° gennaio 2018 sono state introdotte importanti novità, tra cui la riduzione del bonus per il risparmio energetico per chi intende cambiare la caldaia o sostituire gli infissi.
Come funziona il bonus risparmio energetico 2018
Il bonus risparmio energetico 2018 consente di beneficiare di una detrazione fiscale Irpef o Ires (può essere richiesta anche dai titolari di reddito d’impresa), ripartita in 10 anni e da utilizzare in riduzione per il pagamento delle imposte.
Per i lavori ammessi nel perimetro degli interventi di riqualificazione energetica è bene ricordare che la detrazione fiscale spetta soltanto per gli immobili già esistenti e non per quelli in corso di costruzione.
L’Ecobonus spetta nel 2018 sia per i lavori effettuati su parti comuni di edifici condominiali che su edifici privati e possono beneficiarne anche i contribuenti incapienti (cioè che non pagano le imposte sui redditi), optando per il meccanismo di cessione del credito).
Per quanto concerne le spese ammesse in detrazione fiscale l’Agenzia delle Entrate, in applicazione di quanto previsto dalla legge, ha stilato un elenco nella sua guida (che dovrà tuttavia esser aggiornato con le novità della Legge di Bilancio 2018).
Di seguito tutti i dettagli su quando si può richiedere il bonus riqualificazione energetica 2018 e i limiti di spesa.
Bonus risparmio energetico 2018: per quali lavori spetta?
Per i lavori effettuati a partire dal 1° gennaio 2018 il bonus risparmio energetico spetta per un importo pari al 50% della spesa sostenuta in relazione ai seguenti interventi:
- sostituzione e posa in opera di infissi;
- sostituzione e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con l’installazione di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A;
- installazione schermature solari (es. tapparelle, persiane, tende esterne).
La detrazione si applica nella misura del 65% per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con:
- impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
- impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro,
- spese sostenute all’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.
Il bonus del 65% spetta anche per le spese di:
- acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti sostenute dal 1° gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2018, fino ad un massimo di 100.000 euro di spesa;
- installazione di pannelli solari e impianti di coibentazione.
- interventi di domotica, cioè installazione di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione nelle unità abitative.
Limiti di spesa
La detrazione del 50% o del 65% potrà essere richiesta per i lavori ammessi al bonus risparmio energetico 2018 entro i seguenti limiti di spesa:
- 100.000 euro per gli interventi di riqualificazione energetica;
- 60.000 euro per gli interventi sull’involucro dell’edificio;
- 30.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
- 60.000 euro per l’installazione di pannelli solari.
Bonus risparmio energetico condomini al 75%
Come abbiamo già specificato la detrazione fiscale per i lavori di risparmio energetico si applica anche alle spese documentate e rimaste a carico del contribuente per interventi relativi a parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio, sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2021.
L’Ecobonus, ovvero la detrazione Irpef o Ires, sale al 70% dell’importo speso per gli interventi sull’involucro con un’incidenza superiore al 25% della superficie dell’edificio, e al 75% per miglioramento della prestazione energetica invernale e estiva.
L’importo massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione prevista dall’incentivo per il risparmio energetico dei condomini è di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.
Dal 1° gennaio 2017 possono usufruire della detrazione anche gli istituti autonomi di case popolari comunque denominati.
Chi può richiedere il bonus risparmio energetico 2018?
Il bonus per il risparmio energetico 2018 è rivolto a tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa, che risultino possessori di un immobile in favore del quale vengono posti in essere interventi tra quelli precedentemente elencati.
Nel dettaglio, i contribuenti che possono richiedere la detrazione fiscale del 65% o del 75% nel caso di interventi condominiali sono:
- i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
- le associazioni tra professionisti;
- gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
- persone fisiche ovvero: titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini per gli interventi sulle parti comuni, inquilini, coloro che possiedono un immobile in comodato, familiari o conviventi che sostengono le spese.
Come pagare e quali documenti conservare
In merito alle modalità di pagamento delle spese sostenute, l’Agenzia delle Entrate ha specificato che le regole del pagamento variano:
- nel caso di contribuenti non titolari di reddito d’impresa, il pagamento delle spese deve essere effettuato esclusivamente tramite bonifico bancario o postale. I contribuenti nel versamento con bonifico dovranno indicare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il c.f. del soggetto a favore di cui si effettua il pagamento;
- i contribuenti titolari di reddito d’impresa non sono soggetti all’obbligo di pagare tramite bonifico ma l’importante è conservare idonea documentazione per la prova delle spese.
Al netto dell’obbligo di inserire correttamente le spese nella dichiarazione dei redditi, il contribuente dovrà inviare all’ENEA i seguenti documenti:
- asseverazione di un tecnico abilitato o la dichiarazione resa dal direttore dei lavori;
- attestazione di partecipazione ad un apposito corso di formazione in caso di autocostruzione dei pannelli solari.
- certificazione energetica dell’immobile fornito dalla Regione o dall’Ente locale o attestato di qualificazione energetica predisposto da un professionista abilitato.
È previsto che entro 90 giorni dal termine dei lavori di riqualificazione energetica bisognerà trasmettere all’Enea, in modalità telematica, la scheda informativa degli interventi realizzati e la copia dell’attestato di qualificazione energetica.
Se i lavori riguardano più periodi d’imposta, bisognerà comunicare le spese effettuate nei periodi precedenti all’Agenzia delle Entrate. In questo caso la presentazione dovrà avvenire entro 90 giorni dal termine del periodo d’imposta, o per via telematica o attraverso intermediari abilitati.
Per alcune utili indicazioni si consiglia di consultare la guida ENEA pubblicata ad agosto 2017.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus risparmio energetico 2018: la guida completa