Bonus nido 2025, pagamento da parte dell'INPS anche direttamente al Comune o alla Regione. La novità è contenuta in uno dei primi emendamenti alla Legge di Bilancio approvati in Commissione alla Camera
Bonus nido 2025 verso una nuova via per il pagamento, pensata per evitare che i ritardi nei tempi di erogazione da parte dell’INPS pesino sui conti familiari.
Con uno dei primi emendamenti approvati nel corso dell’iter di discussione in Commissione alla Camera, la Legge di Bilancio 2025 si appresta a introdurre una via semplificata, chiamando in causa direttamente il singolo Comune e la Regione.
Previa stipula di apposita convenzione, si va verso l’avvio di un canale diretto di erogazione del bonus nido.
Bonus nido 2025, novità sulle modalità di pagamento in Legge di Bilancio
I lavori di esame del DdL di Bilancio 2025 proseguono a rilento e dopo mesi di stallo è notizia delle ultime ore che il testo andrà all’esame della Camera il 16 dicembre, in vista del primo via libera e del successivo passaggio al Senato.
Mentre è attesa su quelli che saranno gli emendamenti del Governo, destinati ad avere una “corsia privilegiata”, è bene evidenziare che ad oggi già risultano approvate alcune proposte di modifica e, tra queste, vi è un emendamento specifico sul bonus nido 2025.
Nel dettaglio, un emendamento del Relatore approvato nella seduta del 6 novembre prevede l’avvio di un canale diretto di pagamento da parte dell’INPS alle Regioni o ai Comuni.
Una novità che si applicherebbe dal 1° gennaio 2025, previa sottoscrizione in ogni caso di apposite convenzioni tra l’Istituto e i singoli enti, e che punta ad evitare che le famiglie anticipino gli importi delle rette per la frequenza dell’asilo nido.
Bonus nido 2025, a scegliere le modalità di pagamento sarà il beneficiario
L’obiettivo è semplificare e razionalizzare le procedure di erogazione del bonus nido che, come noto, si caratterizza di anno in anno per i numerosi ritardi nella fase di pagamento successivamente all’accoglimento della domanda.
Ovviamente l’approvazione dell’emendamento in Commissione è solo il primo dei passaggi necessari e si attende l’ok definitivo al testo della Legge di Bilancio 2025 per le dovute conferme.
Al momento però appare chiara la finalità della misura, ossia superare le difficoltà collegate all’attuale sistema di pagamento delle rette degli asili nido, e al fatto che le famiglie beneficiarie del bonus INPS si trovano in ogni caso costrette ad anticipare importi che verranno poi rimborsati in tempi non celeri.
L’emendamento punta quindi a consentire all’INPS di riconoscere l’importo spettante alla famiglia direttamente al Comune o alla Regione, così da semplificare le procedure di effettivo accesso all’agevolazione.
È infatti bene ricordare che il bonus nido prevede più passaggi: dopo l’accoglimento della domanda, le famiglie ricevono l’importo spettante solo dopo il caricamento delle fatture e dei documenti che attestano il sostenimento della spesa. Il rimborso da parte dell’Istituto non è sempre tempestivo.
Regole sulle quali si attendono quindi novità, ferma restando la volontarietà di adozione di questo nuovo meccanismo di pagamento del bonus asilo nido a decorrere dal 2025.
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