Bonus genitori separati o divorziati, un emendamento del Decreto fiscale recupera la misura introdotta dal decreto Sostegni. L'importo, per sostenere riduzioni o sospensioni dell'attività lavorativa a causa del Covid, può arrivare fino a 800 euro al mese. La legge di conversione è stata approvata dal Senato.
Bonus genitori separati o divorziati, con un emendamento al Decreto fiscale approvato dalle Commissioni Finanze e Lavoro del Senato torna la misura già prevista dal decreto Sostegni ma mai operativa.
La somma stanziata per il 2021 ammonta a 10 milioni di euro e l’importo per i genitori lavoratori separati o divorziati, che hanno subito una riduzione o cessazione dell’attività lavorativa a causa del coronavirus, può arrivare fino a 800 euro al mese.
L’agevolazione consentirà il regolare versamento dell’assegno di mantenimento.
Il testo della legge di conversione del Decreto fiscale 2022 è stato approvato dal Senato.
L’emendamento prevede parametri più precisi e requisiti più stringenti per l’accesso al beneficio rispetto alla disposizione attualmente in vigore ma mai operativa.
Bonus genitori separati o divorziati, in arrivo con la conversione del Decreto fiscale: fino a 800 euro
Il bonus genitori separati o divorziati sarà reso operativo dalla legge di conversione del Decreto fiscale 2022.
A recuperare la misura prevista dall’articolo 12-bis del decreto legge 22 marzo 2021, numero 41, ovvero il decreto Sostegni è un emendamento approvato Commissioni Finanze e Lavoro riunite al Senato.
Nella notte è arrivato il via libera del Senato alla legge di conversione del Decreto fiscale, a conclusione dell’iter parlamentare.
La riscrittura della misura prevista dal decreto Sostegni, che per il 2021 ha già stanziato 10 milioni di euro presso un fondo istituito presso il MEF, prevede parametri più precisi e requisiti più stringenti per l’accesso al beneficio.
L’importo mensile resta di 800 euro e un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dovrà determinare il numero di mensilità che saranno concesse.
Fino ad oggi la misura non è mai stata operativa per mancanza del decreto attuativo con i criteri e le modalità per l’erogazione dei contributi del fondo.
Tale decreto del presidente del Consiglio dei Ministri doveva essere adottato, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Sostegni.
Il decreto in questione non è mai arrivato in Gazzetta Ufficiale, nonostante il decreto Sostegni sia stato convertito il 21 maggio scorso.
Bonus genitori separati o divorziati, i requisiti per l’accesso al beneficio
Con l’approvazione della legge di conversione del Decreto fiscale 2022, il genitore in stato di bisogno potrà ricevere fino a 800 euro mensili per provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori conviventi, oltre che dei figli maggiorenni portatori di handicap grave, nel caso in cui non abbia ricevuto l’assegno di mantenimento dell’altro genitore.
La motivazione dell’inandempienza deve essere la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa come conseguenza dell’emergenza coronavirus.
La durata minima della sospensione deve essere di 90 giorni, a partire dall’8 marzo 2020.
La riduzione del reddito deve essere almeno del 30 per cento, rispetto a quanto percepito nell’anno 2019.
Anche in questo caso sarà necessaria l’approvazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per le pari opportunità e la famiglia di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e della giustizia.
Tale provvedimento dovrà definire i criteri e le modalità per la verifica dei requisiti per l’accesso al fondo e l’erogazione dei contributi.
Parte quindi un nuovo conto alla rovescia, nella speranza che questa volta il provvedimento arrivi presto in Gazzetta Ufficiale e permetta ai destinatari di ricevere le somme stanziate.
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