Bonus casa 2022, cambiano ancora le regole per la cessione del credito. Entrano in Legge di Bilancio le misure previste dal decreto antifrode, con alcune importanti novità. Dalla detrazione di visto e asseverazioni, fino alle semplificazioni per i lavori in edilizia libera, facciamo il punto di cosa cambia.
Bonus casa, entrano in Legge di Bilancio 2022 le misure previste nell’ambito della cessione del credito dal decreto antifrode, con alcune importanti novità.
Il testo del decreto legge n. 157/2021, contenente nuove misure per il contrasto alle frodi in materia edilizia, è stato trasfuso nella Legge di Bilancio 2022. Le modifiche apportate in Senato hanno tuttavia alleggerito, in alcuni casi, regole e adempimenti necessari per la cessione del credito.
Non sarà necessaria l’apposizione del visto di conformità e l’asseverazione di congruità per la cessione dei bonus casa diversi dal superbonus in due ipotesi: per i lavori di modesta entità, fino a 10.000 euro, e per le opere in edilizia libera.
In tutti gli altri casi, le spese sostenute per l’ottenimento del visto e dell’attestazione saranno detraibili, secondo l’aliquota del bonus fruito.
Analizziamo quindi quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2022 in merito alla cessione del credito relativa ai bonus casa.
Bonus casa, le novità della Legge di Bilancio 2022 sulla cessione del credito
Alla proroga pluriennale del bonus ristrutturazioni, dell’econonus, e del bonus mobili (il cui tetto di spesa torna a 10.000 euro per il 2022) e alla conferma della possibilità di optare per la cessione del credito e dello sconto in fattura, la Legge di Bilancio 2022 affianca importanti correttivi alle misure previste dal decreto antifrode.
Si tratta delle novità contenute nel comma 29, articolo 1, del testo della Manovra modificato al Senato.
Il decreto legge n. 157/2021, che ha esteso dal 12 novembre gli obblighi di visto di conformità e attestazione di congruità anche ai bonus casa diversi dal superbonus, viene “ammorbidito” per alcune tipologie di interventi.
Non sarà necessario il visto di conformità e, parimenti, l’asseverazione dei tecnici abilitati circa la congruità dei prezzi per i lavori classificati in edilizia libera, ai sensi dell’articolo 6 del Testo Unico edilizia (DPR n. 380/2021), del decreto MIT del 2 marzo 2018, contente il Glossario dell’Edilizia Libera), e della normativa regionale.
Per le opere per le quali non è previsto quindi l’obbligo di autorizzazione da parte del Comune, la possibilità di cedere il credito d’imposta maturato o beneficiare dello sconto in fattura non richiede il preventivo controllo documentale da parte del professionista, chiamato ad apporre il visto di conformità, e in parallelo non sarà necessario che venga accertato il rispetto del requisito della congruità dei prezzi.
Stessa regola anche per i lavori di modesta entità: per gli interventi su edifici singoli o condominio di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, la Legge di Bilancio 2022 cancella il duplice obbligo. Restano esclusi dalla semplificazione operativa i lavori rientranti nel bonus facciate.
Sono queste le due ipotesi per le quali non si applicherà il nuovo comma 1-ter, articolo 121 del decreto Rilancio.
In tutti gli altri casi, anche per la cessione del credito relativa ai bonus casa ordinari, resta confermato l’obbligo di visto di conformità e attestazione di congruità dei prezzi.
Si tratta, in particolare, degli interventi:
- di recupero del patrimonio edilizio e di efficienza energetica;
- di adozione di misure antisismiche (cd. sismabonus);
- di recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti (cd. bonus facciate);
- di installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici (di cui al comma 2 dell’articolo 121).
Bonus casa 2022, detrazione anche per le spese relative a visto e asseverazioni
La conferma dei nuovi adempimenti previsti dal decreto antifrode, ora trasfusi nella Legge di Bilancio 2022, si affianca ad una seconda novità di rilievo.
Anche per i bonus casa diversi dal superbonus, le spese sostenute per l’ottenimento del visto di conformità e dell’asseverazione di congruità dei prezzi saranno detraibili, secondo l’aliquota dell’agevolazione fruita.
Se quindi si intende fruire della cessione del credito per il bonus ristrutturazione, le spese per visto e asseverazione sostenute dal contribuente saranno detraibili al 50 per cento.
Parimenti, per i lavori ammessi all’ecobonus ordinario, saranno scontate secondo l’aliquota specifica applicata all’intervento effettuato, fino all’85 per cento per i lavori condominiali.
Nel corso delle modifiche apportate in Senato è stato inoltre previsto che tra gli interventi per i quali si potrà optare per la cessione del credito e per lo sconto in fattura rientrano anche quelli di recupero del patrimonio edilizio volti alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune.
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