Ristrutturazioni in edilizia libera, l'Agenzia delle Entrate spiega le regole da seguire per accedere alle detrazioni fiscali per i lavori che non necessitano di autorizzazioni. Le istruzioni dettagliate nella risposta all'interpello n. 287/2019
Ristrutturazioni in edilizia libera, detrazioni fiscali ammesse ma con il rispetto di specifiche regole.
Per i lavori in casa che non comportano l’obbligo di richiedere preventiva autorizzazione al Comune e quindi di presentare la SCIA, la CILA o la CIL è necessario che il contribuente si munisca di documentazione specifica.
Il tema è stato recentemente affrontato dall’Agenzia delle Entrate che, con la risposta all’interpello n. 287/2019, ha analizzato la disciplina ai fini dell’accesso al bonus ristrutturazioni per i lavori in edilizia libera.
Analizziamo di seguito la prassi da adottare.
Ristrutturazioni in edilizia libera, le regole per accedere alle detrazioni fiscali
Per aver accesso alle detrazioni fiscali riconosciute per i lavori di ristrutturazione edilizia è fondamentale rispettare le regole sulla documentazione da produrre.
Più volte abbiamo affrontato il tema dell’importanza di seguire le regole sui pagamenti, ma assume particolare rilievo anche l’insieme di adempimenti relativi alle autorizzazioni edilizie necessarie.
Tra i documenti che è necessario conservare ed esibire in caso di controllo successivo alla richiesta del bonus ristrutturazioni, vi sono le abilitazioni amministrative che, come noto, variano in base alla tipologia di lavoro eseguito.
Nella risposta all’interpello n. 287/2019, l’Agenzia delle Entrate parte chiarendo che non sono previste semplificazioni per quel che concerne i lavori ammessi in detrazione fiscale Irpef, ma che al contrario, è fondamentale rispettare la normativa generale contenuta nel Testo unico per l’edilizia.
Si ricorda tuttavia che con il decreto legislativo n. 222 del 2016 è stato attuato un riordino importante delle autorizzazioni necessarie per effettuare lavori in edilizia e tra questi, sono ben 58 quelli che possono essere effettuati liberamente, senza la necessità di presentare la SCIA, CILA o la CIL.
Il punto di partenza per capire quali documenti amministrativi sono indispensabili per l’accesso alle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni è consultare il decreto ministeriale del MIT del 2 marzo 2018, al quale è allegato il Glossario Unico delle principali opere realizzabili in attività di edilizia libera.
Lavori senza autorizzazione, per le detrazioni basta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio
Fermo restando il fatto che è necessaria una valutazione tecnica caso per caso sui lavori ammessi in detrazione fiscale senza l’onere di richiedere preventiva autorizzazione edilizia, l’Agenzia delle Entrate specifica quanto segue.
Per i lavori in edilizia libera ed ai fini dell’accesso al bonus ristrutturazioni, il contribuente dovrà produrre una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’art. 47 del d.P.R. n. 445 del 2000, nella quale indicare:
- la data di inizio dei lavori;
- che i lavori effettuati rientrano tra quelli agevolabili, anche se per gli stessi non è previsto l’obbligo di alcun titolo abilitativo.
L’autodichiarazione, oltre a dover esser conservata ed esibita in caso di controllo, dovrà essere presentata al CAF o al commercialista in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi.
- Agenzia delle Entrate - risposta interpello n. 287/2019
- Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Detrazione delle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio.- Titoli abilitativi – Art. 16-bis del TUIR
Ristrutturazioni in edilizia libera, differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria
Appare infine utile richiamare alla differenza tra manutenzione ordinaria e straordinaria ai fini delle detrazioni fiscali. Si ricorda innanzitutto che nel Glossario dell’edilizia libera è previsto l’esonero dalla preventiva richiesta di autorizzazione per lo più per manutenzioni di carattere ordinario.
Per quel che riguarda nello specifico il bonus ristrutturazioni, la manutenzione ordinaria consente di accedere alla detrazione fiscale del 50% esclusivamente per gli interventi condominiali. Per quelli in edifici privati, invece, è agevolabile esclusivamente la manutenzione straordinaria.
L’elenco dei lavori che non presuppongono la comunicazione al Comune comprende poi altri interventi ammessi in detrazione fiscale. Tra questi, la rimozione di barriere architettoniche così come l’installazione di pannelli fotovoltaici.
Tuttavia, per evitare di incorrere nel rischio di vedersi disconosciuta la detrazione, il consiglio è quello di far valutare al tecnico al quale sono affidati i lavori se l’intervento effettuato comporti o meno l’obbligo di richiesta di un apposito titolo amministrativo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Ristrutturazioni in edilizia libera, le regole per accedere alle detrazioni fiscali