Ecobonus 110%: per pagare le spese servirà il bonifico parlante. In attesa delle istruzioni specifiche del decreto MISE, vediamo quali sono i dati necessari e le istruzioni di compilazione.
Ecobonus del 110%, spese da pagare con bonifico parlante: anche il super bonus passa dai bonifici dettagliati.
In attesa delle regole operative definitive, del decreto con i requisiti tecnici e con le indicazioni per le asseverazioni, facciamo il punto su come pagare le spese sostenute dal 1° luglio ed entro il 31 dicembre 2021, periodo attualmente fissato per la fruizione dell’ecobonus al 110%.
Al pari della generalità delle detrazioni fiscali per i lavori in casa, e così come previsto anche per l’ecobonus ordinario, anche per il super bonus del 110% bisognerà pagare con il bonifico parlante.
Si tratta dello strumento di pagamento che consente di individuare esplicitamente i dati del soggetto che effettua il versamento, del beneficiario della somma, così come il riferimento normativo dell’agevolazione alla quale si intende accedere. Sulla causale da indicare specifichiamo che ancora non sono disponibili istruzioni ufficiali.
In attesa di chiarimenti specifici, facciamo il punto su come pagare i lavori ammessi all’ecobonus del 110% e quali sono i dati fondamentale da indicare nel bonifico parlante.
Ecobonus 110%: come pagare? Le istruzioni per il bonifico parlante
L’uso del bonifico parlante è ormai una prassi ordinaria per chi intende accedere alle detrazioni fiscali. Dal bonus ristrutturazioni, fino ai lavori di riqualificazione energetica, è questo lo strumento da usare per pagare le spese.
Il bonifico parlante - sul quale si applica una ritenuta dell’8% - viene indicato come strumento di pagamento anche dei lavori ammessi all’ecobonus del 110%.
Non cambiano le regole e le istruzioni sui dati da indicarvi:
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione o di tutti i beneficiari, ad esempio nel caso in cui si applichi a una comproprietà;
- il codice fiscale o la Partita IVA di chi ha eseguito gli interventi;
- la causale del versamento con il riferimento alla norma che regola le agevolazioni di cui si vuole beneficiare.
In linea generale, l’obbligo di pagare con bonifico parlante si applicherà ai contribuenti non titolari di reddito d’impresa. Negli altri casi, si potrà utilizzare anche un metodo di pagamento diverso, a patto di provare di aver sostenuto la spesa con altra idonea documentazione.
Bonifico parlante ecobonus del 110%, quale causale indicare?
Per quel che riguarda la causale del bonifico parlante per l’ecobonus del 110% sono sorti diversi dubbi. Per i lavori di risparmio energetico, il riferimento normativo da indicare è l’“art. 1, co. 344-347, L. 27/12/2006, n. 296”. Si attendono istruzioni più dettagliate su come bisognerà compilare il bonifico per l’ecobonus del 110%.
Ricordiamo tuttavia che solitamente sono già le banche a fornire dei bonifici parlanti precompilati, contenenti i dati della causale di riferimento e del corretto riferimento normativo. Bisognerà attendere l’implementazione delle procedure per avere chiarimenti specifici.
Ulteriori istruzioni arriveranno con i decreti attuativi del Ministero dello Sviluppo Economico e con l’annunciata circolare operativa dell’Agenzia delle Entrate che, secondo i tempi preannunciati dal Direttore Ruffini, dovrebbe arrivare entro questa settimana, in concomitanza con il provvedimento per la cessione del credito e lo sconto in fattura.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Ecobonus 110%: come pagare? Le istruzioni per il bonifico parlante