Bonus barriere anche per bagno e finestre: le ultime novità dall’Agenzia delle Entrate

Il bonus per la rimozione delle barriere architettoniche spetta anche per i lavori di rifacimento del bagno e per la sostituzione di finestre. A specificare le regole d'accesso all'agevolazione è l'Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 17 pubblicata il 26 giugno 2023. Resta ammessa la possibilità di optare per cessione del credito e sconto in fattura

Bonus barriere anche per bagno e finestre: le ultime novità dall'Agenzia delle Entrate

Via libera al bonus per la rimozione delle barriere architettoniche anche per la sostituzione di finestre e per i lavori di rifacimento del bagno, nel rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di riferimento.

A fornire i chiarimenti sulle ultime novità introdotte nell’ambito dei lavori edilizi è la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 17 del 26 giugno 2023, terza ed ultima delle pubblicazioni attese in materia di dichiarazione dei redditi.

Il bonus barriere architettoniche del 75 per cento spetta fino al 2025 e, per il momento, è l’unica agevolazione per la quale è possibile optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Tra le indicazioni fornite, quelle relative agli interventi ammessi assumono particolare rilevanza al fine di chiarire l’ambito oggettivo per l’applicazione dell’agevolazione del 75 per cento che, come specificato dall’Agenzia delle Entrate, spetta anche per i lavori sui singoli appartamenti in condominio.

Bonus barriere anche per bagno e finestre: le ultime novità dall’Agenzia delle Entrate

Sono diversi e variegati i lavori ammessi al bonus per la rimozione delle barriere architettoniche, agevolazione riconosciuta per un valore pari al 75 per cento della spesa sostenuta ed entro limiti differenziati, da 30.000 euro e fino a 50.000 euro.

La circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 17 del 26 giugno 2023 ha fornito alcuni utili chiarimenti sulla detrazione fiscale prevista dal Decreto Rilancio e che aveva suscitato diversi dubbi in merito a soggetti beneficiari e interventi ammessi.

Su quest’ultimo aspetto, la circolare specifica che il bonus barriere spetta esclusivamente per i lavori in edifici già esistenti, sia sulle parti comuni che sulle singole unità.

Guardando agli interventi rientranti nel bonus del 75 per cento, è la stessa Agenzia delle Entrate a evidenziare che si tratta di diverse categorie di lavori, dalla sostituzione di finiture al rifacimento e adeguamento di impianti tecnologici.

Nella prima categoria sono inclusi pavimenti, porte, ma anche gli infissi esterni o i terminali degli impianti. La seconda categoria include invece i lavori al bagno, alle cucine ma anche agli impianti elettrici.

Via libera quindi al bonus del 75 per cento per la rimozione delle barriere architettoniche anche in caso di lavori ai servizi igienici della propria abitazione, così come in caso di interventi per l’adeguamento o la sostituzione degli impianti.

Una categoria ampia di costi per i quali si specifica che non è necessario che nell’immobile sia presente un soggetto con disabilità, fattore che potenzia un’agevolazione di assoluta convenienza per i contribuenti.

Bonus barriere con specifici requisiti tecnici

Si specifica in ogni caso che ai fini dell’accesso alla detrazione è necessario che gli interventi rispettino i requisiti previsti dal regolamento di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 14 giugno 1989, n. 236 in materia di prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche.

Come evidenziato dall’Agenzia delle Entrate, se si ristruttura il bagno e in caso di lavori che comportino anche l’ampliamento e la sostituzione delle porte del vano, l’agevolazione è riconosciuta nel rispetto dei requisiti tecnici prescritti e quindi esclusivamente se i lavori rientrano nell’ambito della rimozione delle barriere architettoniche.

Nel rispetto delle indicazioni previste, la detrazione del 75 per cento spetta anche per le opere di completamento dei lavori, quali ad esempio la sistemazione di pavimenti, le spese per l’adeguamento degli impianti o la sostituzione di sanitari.

Con il bonus barriere del 75 per cento lavori su bagno e finestre anche con cessione del credito e sconto in fattura

A rendere ancor più conveniente il bonus barriere architettoniche è la possibilità di beneficiarne anche mediante cessione del credito o sconto in fattura.

Una chance prevista ormai solo in via residuale, alla luce del blocco previsto dal DL Cessioni che ha escluso però le opere rientranti nel bonus del 75 per cento.

Lo sconto in fattura e la cessione del credito sono quindi riconosciuti in alternativa alla detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi e le somme potranno essere cedute ad altri soggetti, inclusi istituti di credito e intermediari finanziari.

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