Buone notizie dall'INPS. L'Istituto sollecita la rettifica dei dati inviati da coloro che hanno richiesto il bonus del DL Aiuti destinato ad autonomi e professionisti ma non hanno ricevuto il pagamento per criticità sulle informazioni inserite: un esempio di efficienza comunicativa da parte della PA
L’INPS sollecita autonomi e professionisti che hanno richiesto il bonus 350 euro previsto dal Decreto Aiuti e devono rettificare i dati indicati per far partire il pagamento, una buona notizia per i flussi comunicativi tra cittadini e cittadine e Pubblica Amministrazione.
È quanto sta accadendo con le richieste inviate e rimaste ancora sospese per il mancato riscontro degli interessati.
L’INPS non ha dimenticato il bonus autonomi e professionisti e chiede i dati per l’accredito
I lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali INPS avevano tempo fino al 30 novembre 2022 per presentare la domanda e richiedere, attraverso una apposita procedura online disponibile sul sito dell’Istituto, il bonus di 350 euro, l’indennità una tantum prevista dall’articolo 33 del Dl n. 50/2022, e regolata dal decreto interministeriale del successivo 19 agosto 2022.
Requisito principale era l’aver percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021 e non aver fruito del bonus 200 euro previsto per i lavoratori dipendenti e pensionati in altri articoli dello stesso decreto.
Il decreto Aiuti-ter ha poi messo in campo una maggiorazione, portando il bonus a 350 euro.
I richiedenti, nello stesso periodo d’imposta, dovevano aver percepito e dichiarato un reddito complessivo lordo non superiore a 20.000 euro.
Potevano presentare la domanda le seguenti categorie di lavoratori:
- iscritti alla gestione speciale degli artigiani e dei commercianti
- iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri, compresi gli imprenditori agricoli professionali
- pescatori autonomi
- liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici.
Inoltre, destinatari dell’indennità erano anche i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, esercenti attività commerciali, coltivatori diretti coloni e mezzadri.
Bonus autonomi e professionisti: notizie dall’INPS sull’accredito
Il bonus per autonomi e professionisti aveva preso il via dopo una lunga attesa ma ora, dopo più di un anno, sembra caduta nel dimenticatoio anche per alcuni contribuenti che avevano a suo tempo presentato la domanda e non hanno più verificato di aver ricevuto l’accredito.
Molti di questi cittadini “distratti” stanno ricevendo comunicazione dall’INPS: l’Istituto sottolinea che la pratica è ancora in itinere perché vi sono delle discrasie circa le modalità di accredito degli importi.
Questo il testo della mail ricevuta da un contribuente piccolo imprenditore:
“Gentile utente, è stata rilevata un’anomalia sull’IBAN indicato nella presentazione della domanda di prestazione Ind. una tantum 200/350 Commercianti. La invitiamo a accedere al portale INPS per modificare il canale di accredito in modo da poter ricevere il pagamento”
Ma l’avviso potrebbe essere stato ricevuto anche via SMS dallo stesso numero di telefono utilizzato sempre dall’INPS per le comunicazioni riguardanti le pratiche per la ricezione del contributo straordinario.
In questo caso il messaggio è dello stesso tenore ma leggermente più stringato nel testo.
Vale la pena sottolineare la curiosità della vicenda: il cittadino che ha diritto al bonus, ne fa domanda ma non si preoccupa di verificare l’effettivo accredito e il servizio pubblico si attiva per sollecitare l’utente “distratto” affinché si adoperi per rettificare i dati errati al fine di erogare il contributo richiesto.
Quest’ultimo passaggio rappresenta, senza dubbio, una buona notizia e una piccola testimonianza di efficienza della PA che dovrebbe diventare sempre meno un elemento da rimarcare come eccezionale.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus autonomi e professionisti: l’INPS sollecita la rettifica dei dati per il pagamento