Bonus assunzioni donne 2020: i datori di lavoro che assumono lavoratrici per settori o professioni in cui la disparità di genere è più forte possono beneficiare di uno sgravio contributivo del 50%. A stabilire gli ambiti in cui il divario è più ampio è il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con il decreto interministeriale del 25 novembre 2019.
Bonus assunzioni donne 2020: assumere una lavoratrice in un ambito in cui il divario di genere è superiore al 25% della media per il datore di lavoro vuol dire avere la possibilità di beneficiare di uno sgravio contributivo del 50% fino a un massimo di 18 mesi.
La legge numero 92 del 2012, infatti, ha introdotto un sistema di agevolazioni per favorire l’occupazione femminile. I settori e le professioni di riferimento, insieme all’età, il periodo di disoccupazione e il luogo di residenza, rientrano tra i fattori determinanti per stabilire se il datore di lavoro ha diritto agli incentivi per l’assunzione di una lavoratrice.
Secondo quanto stabilito dalla Legge Fornero, il bonus assunzioni donne è riconosciuto ai datori di lavoro che intraprendono un rapporto professionale con le seguenti categorie:
- donne di almeno 50 anni e disoccupate da oltre 12 mesi;
- donne di qualsiasi età residenti in specifici territori svantaggiati in linea con il Regolamento Comunità Europea del 06/08/2008 n. 800 e senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
- donne di ogni età assunte per professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dopo sei mesi trascorsi senza un impiego regolarmente retribuito;
- donne di qualsiasi età, territorio, settore e professione senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.
Bonus assunzioni donne 2020 per settori e professioni con forte disparità di genere
Con il Decreto interministeriale del 25 novembre 2019, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha individuato i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità tale da garantire ai datori di lavoro i benefici previsti per il bonus assunzioni donna 2020.
Le donne sono in netta minoranza in 9 settori, dall’agricoltura ai servizi generali della Pubblica Amministrazione, e in 21 professioni diverse, dal mondo dell’artigianato alle grandi aziende.
Il Ministero del Lavoro ha messo nero su bianco gli ambiti che danno diritto agli sgravi contributivi del 50% basandosi sul tasso medio di disparità tra i generi rilevato nel 2018.
I datori di lavoro possono beneficiare delle agevolazioni per l’assunzioni di donne nelle modalità indicate nella legge numero 92 del 2012:
- 12 mesi di sgravi contributivi pari al 50% a partire dalla data di assunzione nel caso di contratto di lavoro dipendente, a tempo determinato anche in somministrazione;
- 18 mesi nel caso di assunzione a tempo indeterminato;
- prolungamento fino a 18 mesi nel caso di trasformazione del contratto da determinato a indeterminato.
Bonus assunzioni donne 2020: settori e professioni che danno diritto agli sgravi contributivi
I datori di lavoro che intraprendono nuovi rapporti di lavoro, per verificare se hanno diritto al bonus assunzioni donne 2020, possono far riferimento alle tabelle elaborate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, allegate al decreto interministeriale del 25 novembre 2019, per quanto riguarda i settori e le professioni caratterizzate da una forte disparità di genere.
Sezioni Ateco 2007 | Tasso di disparità |
---|---|
Agricoltura | 47,3% |
Costruzioni | 84,2% |
Acqua e gestione rifiuti | 73,1% |
Ind. estrattiva | 69,6% |
Ind. manifatturiera | 46,5% |
Ind. energetica | 46,0% |
Trasporto e magazzinaggio | 56,3% |
Informazione e comunicazione | 38,8% |
Servizi generali della PA | 30,1% |
Il tasso di disparità medio è stato rilevato come pari al 9,3%, la soglia sopra la quale la disparità supera la media del 25% è pari all’11,6%.
Professione | Tasso di disparità |
---|---|
Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento | 96,8% |
Sergenti, sovraintendenti e marescialli delle forze armate | 96,7% |
Artigiani e operai specializzati dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici | 95,4% |
Artigiani ed operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche | 94,3% |
Truppa delle forze armate | 90% |
Ufficiali delle forze armate | 89,7% |
Conduttori di impianti industriali | 74,4% |
Professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione | 70% |
Agricoltori e operai specializzati dell’agricoltura, delle foreste, della zootecnia, della pesca e della caccia | 69,4% |
Imprenditori, amministratori e direttori di grandi aziende | 66,3% |
Ingegneri, architetti e professioni assimilate | 63,9% |
Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni | 59,6% |
Imprenditori e responsabili di piccole aziende | 54,7% |
Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali | 50,9% |
Professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca | 49,3% |
Artigiani e operai specializzati della meccanica di precisione, dell’artigianato artistico, della stampa ed assimilati | 48,8% |
Operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio | 39,2% |
Operai di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare | 28,4% |
Artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari, del legno, del tessile, dell’abbigliamento, delle pelli, del cuoio e dell’industria dello spettacolo | 22,1% |
Professioni non qualificate nel commercio e nei servizi | 15,1% |
Specialisti della salute | 11,7% |
Tutti i dettagli nel Decreto numero 371 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il ministero dell’Economia e delle Finanze del 25 novembre 2019.
- Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Decreto interministeriale numero 371 del 25 novembre 2019
- Settori e professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% il valore medio annuo, per l’applicazione degli incentivi all’assunzione previsti dall’articolo 4, commi 8-11, della Legge 92/2012.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus assunzioni donne 2020 per settori e professioni con forte disparità di genere