I datori di lavoro che assumono i beneficiari della nuova Garanzia per l’inclusione, la misura che sostituirà il reddito di cittadinanza, potranno usufruire di un bonus assunzione. Si tratta dell'esonero contributivo del 100 per cento fino a 8.000 euro annui per 2 anni
Con l’introduzione della nuova Garanzia per l’inclusione, lo strumento che prenderà il posto del reddito di cittadinanza, arriveranno anche i bonus assunzione per i datori di lavoro che assumono i beneficiari della misura.
Sono previsti diversi esoneri dal versamento della contribuzione previdenziale a carico dei datori di lavoro a seconda della tipologia del contratto di assunzione.
Per i beneficiari assunti con contratto a tempo indeterminato, apprendistato, o trasformazione da tempo determinato, i datori di lavoro potranno usufruire di un esonero totale dal versamento per 2 anni, nel limite di 8.000 euro annui.
In caso di assunzione con contratto a termine, l’esonero è ridotto del 50 per cento e spetta per massimo un anno nel limite di 4.000 euro.
Previste agevolazioni anche per i beneficiari della GIL che avviano attività di lavoro autonomo.
Garanzia per l’inclusione: previsti bonus per l’assunzione dei beneficiari
Come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, il reddito di cittadinanza sarà abolito a partire dal prossimo anno.
Il Governo è al lavoro per individuare il nuovo strumento che sostituirà l’ormai vecchio beneficio e le ultime novità sono arrivate dalla bozza del Decreto Lavoro 2023.
Si tratta della GIL, la Garanzia per l’inclusione, che sarà concessa ai nuclei familiari che presentano almeno un componente minorenne, disabile o con più di 60 anni a partire dal 1° gennaio 2024.
Come si legge nella bozza del testo del Decreto Lavoro 2023, che disciplina la nuova misura, sono previsti anche dei bonus per i datori di lavoro che assumono i beneficiari della GIL.
Nel dettaglio è previsto un esonero contributivo sulla falsariga di quello previsto per l’assunzione dei beneficiari del reddito di cittadinanza.
Lo sgravio è previsto nei confronti dei datori di lavoro privati che assumono i beneficiari della nuova Garanzia per l’inclusione tramite:
- un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, pieno o parziale, oppure tramite contratto di apprendistato o con trasformazione del contratto a tempo determinato;
- un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o stagionale, pieno o parziale.
Garanzia per l’inclusione: esoneri contributivi fino a 8.000 euro annui per i datori di lavoro
Per quanto riguarda le assunzioni dei beneficiari della GIL con contratto a tempo indeterminato, i datori di lavoro possono beneficiare, per un periodo massimo di 2 anni, di un esonero dal versamento del 100 per cento dei contributi previdenziali a loro carico nel limite massimo di 8.000 euro annui riparametrato e applicato su base mensile.
Sono esclusi i premi e i contributi da versare all’INAIL. Ad ogni modo, resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
Nel caso di licenziamento del beneficiario della GIL, il datore di lavoro dovrà restituire l’incentivo fruito, maggiorato delle sanzioni civili, tranne che nei casi di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo.
Per quanto riguarda, invece, le assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o stagionale, l’esonero è riconosciuto nella misura del 50 per cento dei contributi previdenziali per un periodo massimo di dodici mesi, e comunque non oltre la durata del rapporto di lavoro, nel limite massimo di 4.000 euro annui.
In ogni caso, l’incentivo all’assunzione è riconosciuto esclusivamente ai datori di lavoro che inseriscono l’offerta di lavoro nel SIISL, cioè il nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, che sarà realizzato per consentire l’attivazione dei percorsi personalizzati per i beneficiari della GIL.
Inoltre, per agevolare l’occupazione dei beneficiari della nuova misura di inclusione, alle agenzie per il lavoro sarà riconosciuto contributo pari al 30 per cento dell’incentivo massimo annuo per ogni soggetto assunto dopo la mediazione effettuata tramite la piattaforma digitale per la presa in carico e la ricerca attiva.
Sono previste agevolazioni anche per i beneficiari della GIL che avviano un’attività lavorativa autonoma, di impresa individuale o una società cooperativa entro il primo anno di fruizione del beneficio.
In questo caso verrà riconosciuto, in un’unica soluzione, un contributo addizionale pari a 6 mensilità della Garanzia per l’inclusione, nel limite di 500 euro mensili. Le modalità saranno poi definite da un apposito decreto interministeriale.
Le agevolazioni in questione sono compatibili e cumulabili con quelle previste dalla Legge di Bilancio 2023 per l’assunzione di giovani under 36 e donne.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Garanzia per l’inclusione: previsti bonus per l’assunzione dei beneficiari