Il bonus asilo nido è una delle poche misure rimaste in vigore dopo l'avvento dell'assegno unico lo scorso marzo. Anche per il 2023 i genitori potranno richieder eil contributo fino a n massimo di 3.000 euro. Tutte le istruzioni da seguire: dai requisiti a come fare domanda all'INPS
Anche per il 2023 continua ad essere accessibile il bonus asilo nido, rientra infatti tra le poche agevolazioni a sostegno della genitorialità che non sono state sostituite dall’assegno unico. Anche per le rette di quest’anno, quindi, sarà possibile ottenere un contributo che, in base all’ISEE minorenni, può arrivare fino a 3.000 euro e può essere richiesto anche per l’assistenza domiciliare.
Per ricevere il rimborso dall’INPS sarà necessario presentare un’apposita domanda: dai requisiti alle modalità per procedere, una panoramica delle istruzioni da seguire.
Bonus asilo nido 2023, come funziona: i requisiti per richiederlo
Il bonus asilo nido 2023 può essere richiesto dai genitori di figli o figlie per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e e per il pagamento di forme di assistenza domiciliare, fino a i tre anni, in caso di gravi patologie croniche.
Nel primo caso si tratta di un rimborso per le rette effettivamente pagate e per le quali è stata effettuata la prenotazione dei fondi a disposizione tramite domanda, nel secondo caso l’INPS eroga un contributo erogato in un’unica soluzione.
Non ci sono limiti di reddito, la condizione economica ha un impatto solo sul valore delle somme che si possono richiedere, che vanno da 1.500 a 3.000 euro e sono più basse per chi ha un ISEE più alto.
I genitori possono presentare domanda per ottenere l’agevolazione in presenza dei seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana;
- cittadinanza UE;
- permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea;
- carta di soggiorno permanente per i familiari che non hanno la cittadinanza dell’Unione europea;
- status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
- residenza in Italia.
Nel caso del bonus asilo nido 2023, il genitore che presenta la richiesta all’INPS deve sostenere il pagamento della retta. Mentre nel caso del contributo per l’assistenza domiciliare è necessario che il richiedente abbia la stessa residenza del bambino o della bambina.
L’agevolazione è accessibile anche in caso di adozione. Sul portale INPS si legge:
“In caso di adozioni o affidamenti preadottivi verrà presa in considerazione la data più favorevole tra il provvedimento di adozione e la data di ingresso in famiglia del minore, purché successivo al 1° gennaio 2016”.
Oltre ai requisiti evidenziati, bisogna specificare che ci sono altre condizioni da rispettare.
Gli asili nido privati per cui è possibile beneficiare del bonus devono avere precise caratteristiche:
“Strutture che abbiano ottenuto l’autorizzazione all’apertura e al funzionamento da parte dell’ente locale competente, a seguito della verifica del rispetto di tutti i requisiti tecnico-strutturali, igienico-sanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle vigenti normative nazionale e locale, ai fini dello svolgimento del servizio educativo di asilo nido. Sono, pertanto, escluse dal rimborso le spese sostenute per i servizi all’infanzia diversi da quelli forniti dagli asili nido (ad esempio ludoteche, spazi gioco, pre-scuola, ecc)”.
Nel caso, invece, del contributo per assistenza domiciliare, è necessario avere un’attestazione rilasciata dal pediatra di libera scelta che metta nero su bianco “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica” per l’intero anno.
Bonus asilo nido 2023: come presentare domanda all’INPS
Per il 2023 dall’INPS non sono ancora arrivate notizie sull’aggiornamento del canale per presentare domanda. Solitamente febbraio è il mese in cui dall’Istituto arrivano le indicazioni sul nuovo anno per cui c’è tempo fino al 31 dicembre per richiedere bonus asilo nido.
Due sono le strade per procedere:
- tramite il servizio online dedicato;
- tramite enti di patronato.
Come già specificato la domanda deve essere presentata dal genitore che effettivamente paga la retta: nel caso in cui la madre paghi alcune mensilità e il padre altre le richieste all’INPS dovranno essere due.
Le principali informazioni da fornire in fase di domanda per ottenere il bonus asilo nido sono le seguenti:
- dettagli sulla struttura frequentato dal bambino o dalla bambina;
- mensilità, da gennaio a dicembre, per le quali si richiede il beneficio;
- documento relativo al pagamento già effettuato di almeno una mensilità o all’iscrizione o all’inserimento in graduatoria.
La richiesta serve a prenotare le somme che saranno poi erogate a fronte delle ricevute presentate: per il 2022 la scadenza per presentare la documentazione a supporto della domanda è fissata al 1° aprile prossimo. Le date del 2023 non sono state ancora rese note dall’INPS.
È possibile fornire la prova del pagamento delle rette tramite i seguenti documenti:
- ricevuta;
- fattura quietanzata;
- bollettino bancario o postale;
- per i nidi aziendali, anche tramite attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido, dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga.
Dalla documentazione, inoltre, devono emergere i seguenti dettagli:
- denominazione e la partita iva dell’asilo nido;
- codice fiscale del minore;
- mese di riferimento;
- estremi del pagamento o quietanza di pagamento;
- nominativo del genitore che sostiene il costo della retta.
Nel caso del contributo per assistenza domiciliare, sarà necessario soltanto allegare l’attestazione rilasciata dal pediatra sull’impossibilità a frequentare gli asili nido a causa di una grave patologia cronica.
Bonus asilo nido 2023: il calcolo dell’importo
Il calcolo degli importi a cui si ha diritto per il bonus asilo nido dipende da diversi fattori, primo fra tutti la condizione economica del nucleo familiare che viene verificata tramite l’ISEE minorenni.
Valore del bonus asilo nido 2023 | ISEE minorenni | Importo mensile |
---|---|---|
3.000 euro | Fino a 25.000 euro | 272,70 euro per 11 mensilità |
2.500 euro | Da 25.001 a 40.000 euro | 227,20 per 11 mensilità |
1.500 euro | Da 40.001 | 136,30 euro per 11 mensilità |
In assenza dell’indicatore valido o qualora il bonus sia richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, è possibile beneficiare del valore minimo di 1.500 euro.
In caso di presentazione di un ISEE minorenni valido, però, a partire da tale data, si calcola l’importo maggiorato.
Il bonus asilo nido non è cumulaibile con la detrazione per il pagamento delle rette.
Per il contributo di assistenza domiciliare valgono gli stessi importi, considerati nel complesso, senza la distinzione delle mensilità.
Una volta seguite tutte le procedure e in base alla propria condizione economica, l’INPS erogherà gli importi del bonus asilo nido tramite le modalità di pagamento indicate nella domanda (bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN, conto corrente estero Area SEPA).
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus asilo nido 2023, dai requisiti a come fare domanda all’INPS: le istruzioni