Bonus 500 euro giornalisti autonomi e partite IVA, il contributo una tantum può essere richiesto a partire dal mese di giugno se si risponde ai requisiti previsti dall'INPGI: un reddito tra 2.100 e 30.000 euro nel triennio 2017-19 e il 33% in meno dei compensi nel trimestre marzo-maggio 2020 rispetto all'ultimo del 2019, a causa dell'emergenza coronavirus.
Bonus 500 euro: i tempi per l’erogazione del contributo messo a disposizione dei giornalisti con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, autonomi o titolari di partita IVA sono più lunghi di quelli del bonus 600 euro per il mese di marzo, che può essere richiesto anche dai giornalisti autonomi iscritti alla Gestione separata dell’INPGI.
La misura messa a punto dalla Cassa previdenziale può essere richiesta in caso di reddito compreso tra 2.100 e 30.000 euro nel triennio 2019-2021 e in presenza di una riduzione dei compensi tra il mese di marzo e maggio del 2020, per almeno il 33% rispetto all’ultimo trimestre del 2019.
Oltre alla limitata platea dei potenziali richiedenti, un nodo cruciale riguarda i tempi di erogazione delle somme: dal momento che il mese di maggio 2020 viene preso come riferimento, le richieste possono essere effettuate a partire dal mese di giugno ed erogate dopo la valutazione dell’ente.
Bonus 500 euro giornalisti autonomi: i tempi della misura INPGI anti covid 19
Il bonus di 500 euro per giornalisti autonomi, titolari di partita IVA o con contratti di lavoro coordinato e continuativo impiegherà più del bonus 600 euro previsto dal decreto Cura Italia per arrivare nelle tasche dei destinatari.
La misura messa a punto dall’INPGI per free lance e giornalisti iscritti esclusivamente alla Gestione separata prevede un contributo una tantum alle seguenti condizioni:
- i richiedenti devono avere un reddito compreso tra 2.100 e 30.000 euro nel triennio 2019-2021;
- i giornalisti interessati devono dimostrare una riduzione dei compensi di almeno il 33% rispetto all’ultimo trimestre del 2019, ottobre-dicembre.
Si aggiunge inoltre ai requisiti precedenti anche quello di non aver usufruito del sostegno di 500 euro previsto per l’adesione alla Casagit, la cassa sanitaria di categoria.
Parte del contributo messo a disposizione per il bonus 500 euro è infatti una rimanenza dei fondi previsti per agevolare l’adesione alla cassa sanitaria.
Dal momento che il mese di maggio viene preso in considerazione per stabilire chi ha diritto all’agevolazione, le richieste non potranno che essere inviate a partire dal mese di giugno e dovranno poi essere sottoposte alla valutazione dell’ente.
Il contributo sembra dunque una misura tardiva per chi si trova in difficoltà durante l’emergenza coronavirus e alcuni dubbi vengono sollevati anche in relazione alla platea di potenziali beneficiari.
Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano in un articolo del 30 marzo 2020, i destinatari della misura potrebbero essere circa 2.800 giornalisti, per un ammontare complessivo di 1,4 milioni di euro.
Sarebbe una cifra abbastanza ridotta se si considera che i fondi messi a disposizione dell’emergenza coronavirus sono circa 42 milioni di euro.
Come verranno spese dunque le somme rimanenti?
Bonus 500 euro giornalisti autonomi: le altre misure INPGI in risposta all’emergenza coronavirus
Tra le altre misure messe in campo dall’INPGI in risposta all’emergenza epidemiologica ci sono il prestito solidale, le indennità ed i congedi per i genitori di figli di età inferiore a 12 anni e il rinvio del pagamento per i contributi minimi per il 2020.
Il prestito solidale consiste in somme dai 2.000 ai 25.000 euro da restituire in 36 mesi a partire da settembre 2020.
Possono richiederlo gli iscritti alla Gestione separata, con reddito compreso tra i 7.500 e i 50.000 euro, che possano dimostrare una riduzione dei compensi di almeno un terzo nel trimestre marzo-maggio 2020, rispetto al trimestre ottobre-dicembre del 2019.
Anche in questo caso i prestiti possono essere richiesti a partire dal mese di giugno 2020.
Un’altra misura è l’indennità o congedo ai genitori di figli con di età inferiore a 12 anni, che garantisce la metà del reddito giornaliero per massimo 15 giorni.
Non è prevista la copertura figurativa dei contributi previdenziali e i benefici della misura INPGI possono essere richiesti solo in alternativa al bonus bebé dell’INPS.
Una terza ed ultima misura è la proroga per i pagamenti dei contributi minimi del 2020.
La scadenza originaria era fissata al 31 luglio 2020 ed è stata spostata ad ottobre 2021.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus 500 euro giornalisti autonomi: i requisiti per il contributo INPGI