Chi ha richiesto il bonus 200 euro, ma non ha ricevuto il pagamento dall'INPS, può verificare le motivazioni del rifiuto e procedere con la domanda di riesame, allegando i documenti richiesti. Ci sono 90 giorni per procedere
Coloro che hanno richiesto, entro la scadenza del 31 ottobre, il bonus 200 euro ma non hanno ricevuto il pagamento dall’INPS a causa dell’esito negativo dei controlli possono verificare le motivazioni alla base del rifiuto e presentare domanda di riesame.
Ci sono 90 giorni di tempo per procedere e inviare la documentazione necessaria a partire dalle seguenti date:
- da oggi, 30 novembre, e quindi entro il 28 febbraio 2023;
- dalla data in cui si viene a conoscenza del rifiuto, se successiva.
Le istruzioni e le precisazioni sui requisiti sono contenute nel messaggio n. 4314 del 30 novembre 2022.
Bonus 200 euro, domanda con esito negativo e pagamento non ricevuto: al via il riesame
Le indicazioni fornite dall’INPS sulla domanda di riesame riguardano tutti coloro che hanno richiesto il bonus 200 euro direttamente all’Istituto, ma non hanno ottenuto il pagamento:
- lavoratrici e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, dottorandi e assegnisti di ricerca;
- lavoratrici e lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti;
- lavoratrici e lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo;
- lavoratrici e lavoratori autonomi occasionali privi di partita IVA;
- lavoratrici e lavoratori incaricati alle vendite a domicilio.
Con il messaggio numero 4314 del 30 novembre 2022, l’INPS al termine di una prima fase di controlli sui requisiti richiesti riepiloga le motivazioni che hanno portato al rifiuto di alcune domande presentate dagli aspiranti beneficiari e fornisce ulteriori precisazioni sulle condizioni, riportate in tabella, per ottenere l’indennità contro il caro prezzi prevista dall’articolo 32 del DL Aiuti.
Beneficiari bonus 200 euro | Requisiti |
---|---|
Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa | Avere contratti attivi alla data del 18 maggio 2022 ed essere iscritti alla Gestione separata; Non essere titolari di pensione; Non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie; Avere un reddito derivante dai rapporti di lavoro non superiore a 35.000 euro nel 2021 |
Lavoratori e lavoratrici stagionali, a tempo determinato e intermittenti di cui agli articoli da 13 a 18 del decreto legislativo 15 giugno 2015 | Aver svolto prestazioni per almeno 50 giornate; Avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 35.000 euro per il 2021 |
Lavoratrici e lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo | Essere iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo; Aver versato almeno 50 contributi giornalieri; Avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 35.000 euro per il 2021 |
Lavoratrici e lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie che, nel 2021 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali | Essere stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile; Per il 2021 deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile; Risultare già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio |
Incaricati alle vendite a domicilio | Avere un reddito nell’anno 2021 derivante dalle attività di vendita a domicilio superiore a 5.000 euro; Essere titolari di partita IVA attiva; Essere iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio. |
Gli interessati e le interessate possono verificare gli ostacoli all’erogazione delle somme sul portale INPS tramite il servizio online “Indennità una tantum 200 euro” utilizzato per presentare domanda, cliccando sulla voce “Esiti”. Le informazioni sono accessibili tramite le proprie credenziali o anche tramite Patronato.
Dalla pensione all’iscrizione ad altre forme previdenziali, sono diverse le motivazioni che hanno portato al blocco dei pagamenti del bonus 200 euro, coloro che ritengono di avere diritto a beneficiare dell’indennità possono, però, presentare istanza di riesame.
- INPS - Messaggio numero 4314 del 30 novembre 2022
- Indennità una tantum di cui all’articolo 32, commi 11, 13, 14, 15 e 16, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, in favore di alcune categorie di lavoratori. Gestione delle istruttorie relative agli eventuali riesami
Bonus 200 euro, pagamento dall’INPS non ricevuto: come inviare la domanda di riesame
Tutte e tutti coloro che hanno presentato una domanda per ottenere il bonus 200 euro con esito negativo hanno 90 giorni di tempo per chiedere all’INPS di rivedere la sua posizione. La prima data da segnare in calendario come scadenza, quindi, è il 28 febbraio 2023.
“Il termine, da ritenersi non perentorio, per proporre istanza di riesame è di 90 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente messaggio (ovvero dalla conoscenza della reiezione se successiva), al fine di consentire l’eventuale supplemento di istruttoria, anche mediante produzione da parte dell’interessato della documentazione utile”.
Si legge nel messaggio.
Dal punto di vista operativo gli utenti possono procedere sempre dalla stessa sezione del portale INPS in cui è stata presentata la domanda “Indennità una tantum 200 euro”.
Accedendo all’area web dedicata tramite SPID, Carta Nazionale dei Servizi o carta d’Identità Elettronica, si visualizzerà lo stato della richiesta. Nel caso in cui risulti come “Respinta”, l’utente accede alla lista dei motivi di reiezione e ha a disposizione il tasto “Chiedi riesame”.
Cliccando su questa funzione è possibile inserire la motivazione della richiesta e, attraverso la funzione “Allega documentazione”, trasmettere anche i documenti a sostegno della nuova istanza per ottenere il pagamento del bonus 200 euro.
Di seguito un riepilogo di requisiti, motivi di rifiuto della domanda e documentazione da presentare caso per caso.
- INPS - Messaggio numero 4314 del 30 novembre 2022, Allegato 1
- Indennità una tantum di cui all’articolo 32, commi 11, 13, 14, 15 e 16, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, in favore di alcune categorie di lavoratori. Gestione delle istruttorie relative agli eventuali riesami
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus 200 euro, pagamento INPS non ricevuto: istruzioni sulla domanda di riesame