IF WEEK, le principali novità della settimana dal 14 al 18 novembre 2022. L'INPS ha comunicato che si potrà fare domanda per il bonus 150 euro fino alla scadenza del 31 gennaio 2023. Il Decreto Aiuti quater, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, conferma la possibilità di fruire del credito d'imposta in 10 anni. Confermato anche il rinvio del provvedimento relativo al tetto del contante.
IF WEEK, appuntamento con la rubrica dedicata alle notizie principali della settimana.
Una settimana, quella compresa tra il 12 e il 18 novembre 2022, con diverse novità per quanto riguarda il mondo del fisco e del lavoro.
L’INPS ha comunicato la modalità di presentazione delle domande per ricevere il bonus 150 euro, l’indennità prevista dal Decreto Aiuti ter, indirizzata a un’ampia e varia platea di beneficiari e beneficiarie. La circolare dell’Istituto fa il punto sulle istruzioni da seguire per chi non riceve il bonus in automatico ma deve presentare un’apposita istanza.
Fine settimana intenso, poi, per quanto riguarda il fisco. Il Decreto Aiuti quater, infatti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 270 nella serata di venerdì.
Diverse le novità introdotte dal DL n. 176/2022, in particolare le modifiche al superbonus. Una su tutte la possibilità di fruizione in 10 anni dei crediti d’imposta derivanti dalla comunicazione di cessione del credito e sconto in fattura presentate entro il 31 ottobre 2022.
Infine, confermato il rinvio del provvedimento relativo all’innalzamento del limite del contante che passerà a 5.000 euro. La misura non è stata ritenuta urgente e con tutta probabilità sarà inserita nella Legge di Bilancio 2023.
IF WEEK: bonus 150 euro, domanda entro il 31 gennaio 2023
In questa settimana una delle principali novità dal mondo del lavoro riguarda il bonus 150 euro.
L’INPS, infatti, nella circolare n. 127 ha fornito una panoramica sui diversi requisiti da rispettare per ricevere l’indennità contro il caro prezzi prevista dal Decreto Aiuti ter e ha specificato modalità e tempi di presentazione delle domande.
I chiarimenti riguardano, in particolare, i cittadini e le cittadine che non non ricevono il bonus in automatico e che quindi devono presentare l’apposita istanza:
- titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
- dottorandi/e e assegnisti/e di ricerca;
- lavoratrici e lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti;
- lavoratrici e lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.
Si potrà inviare la domanda entro la scadenza del 31 gennaio 2023.
Nella tabella riassuntiva sono riportati i beneficiari del bonus 150 euro con i relativi requisiti e le varie modalità di accesso.
Beneficiari bonus 150 euro DL Aiuti ter | Requisiti | Modalità di erogazione |
---|---|---|
Lavoratori dipendenti | Retribuzione imponibile non eccedente i 1.538 euro nella competenza di novembre 2022 | Con presentazione dell’autodichiarazione |
Titolari di pensione, assegno sociale, pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti e trattamenti di accompagnamento alla pensione | Decorrenza trattamenti entro 1° ottobre 2022 e reddito non superiore a 20.000 euro nel 2021 | Pagamento con le pensioni di novembre |
Lavoratrici e lavoratori domestici | Aver beneficiato del bonus di 200 euro del DL n. 50/2022 e rapporto di lavoro attivo alla data di entrata in vigore del DL Aiuti ter | Pagamento automatico |
Disoccupati | Aver percepito Naspi o DIS-COLL a novembre 2022 | Pagamento automatico |
Titolari di disoccupazione agricola | Percezione indennità di disoccupazione nel 2022 per importi di competenza 2021 | Pagamento automatico |
Titolari di rapporti co.co.co, dottorandi e assegnisti di ricerca | Iscrizione alla Gestione Separata, contratti attivi alla data del 18 maggio e reddito non superiore a 20.000 euro | Domanda all’INPS |
Beneficiari e beneficiarie di alcuni bonus Covid | Aver beneficiato delle indennità del DL n. 41/2022 e n. 73/2022 | Pagamento automatico |
Collaboratrici e collaboratori sportivi | Aver beneficiato di uno dei diversi bonus Covid previsti negli anni scorsi | Pagamento automatico da Sport e Salute |
Stagionali a tempo determinato e intermittenti | Almeno 50 giornate di lavoro nel 2021 e reddito non superiore a 20.000 euro | Domanda |
Iscritti al Fondo pensione lavoratori dello Spettacolo | Almeno 50 contributi giornalieri nel 2021 e reddito non superiore a 20.000 euro | Domanda all’INPS |
Autonomi senza partita IVA | Titolarità di contratti di lavoro autonomo occasionale nel 2021 con almeno un contributo mensile accreditato - Iscrizione alla Gestione Separata | Pagamento automatico |
Incaricati delle vendite a domicilio | Partita IVA attiva, iscrizione Gestione Separata e reddito da medesime attività superiore a 5.000 euro | Pagamento automatico |
Nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza | Non aver percepito il bonus 150 euro da altri soggetti | Pagamento automatico insieme al RdC di novembre |
Partite IVA | Redditi fino a 20.000 euro nel 2021 | Domanda unica col primo bonus 200 euro |
Se in possesso dei requisiti, dunque, è possibile richiedere l’indennità una tantum contro il caro prezzi secondo diverse modalità:
- tramite il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS;
- tramite il servizio di Contact Center Multicanale al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
- tramite gli Istituti di Patronato.
L’INPS, inoltre, ha fornito un chiarimento importante per quanto riguarda il bonus 150 euro per i dipendenti e il limite della retribuzione imponibile di 1.538 euro nel mese di novembre.
I titolari di più rapporti di lavoro dovranno presentare la domanda per il bonus 150 euro solamente al datore di lavoro che provvederà al pagamento dell’indennità. La retribuzione imponibile, dunque, va considerata solamente per il singolo rapporto di lavoro per cui si richiede il bonus. Inoltre, ai fini del calcolo non bisogna considerare la tredicesima o sue eventuali rate.
IF WEEK: le novità per il superbonus, fruizione in 10 anni
Le principali novità della settimana sono arrivate verso la fine, il venerdì sera. Il 18 novembre, infatti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 270 il Decreto Aiuti quater, con i nuovi interventi del Governo per affrontare la crisi energetica, ma non solo.
Tra i nuovi elementi, infatti, c’è anche la revisione della disciplina del superbonus. Uno su tutti la possibilità di fruire in tempi più lunghi del credito d’imposta da cessione del credito e sconto in fattura.
In particolare, i crediti d’imposta che derivano dalle comunicazioni inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022 potranno essere ripartiti in 10 quote annuali.
Gli importi relativi agli interventi che rientrano nel superbonus potranno essere dilazionati su un periodo di 10 anni, così come accade per il bonus facciate e il bonus ristrutturazione.
Il periodo potrà essere fruito, per i crediti d’imposta non ancora utilizzati, inviando un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate in via telematica. La quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno, però, non può essere usufruita negli anni successivi e non può essere richiesta a rimborso.
A questo proposito si attende un apposito provvedimento dell’Agenzia che fornirà chiarimenti sulle modalità attuative delle disposizioni contenute nel Decreto Aiuti quater, soprattutto per quanto riguarda il requisito del perfezionamento delle operazioni.
Dovranno inoltre essere forniti i dettagli relativi alla procedura di comunicazione per poter scegliere di beneficiare dell’agevolazione in tempi più lunghi.
Da una parte, allungando i tempi di fruizione delle agevolazioni e allineandole a quelli già previsti per altri bonus edilizi, l’intervento permette di aumentare la capienza fiscale delle banche, degli intermediari finanziari, delle imprese e dei contribuenti, “sbloccando” così la situazione attuale.
Dall’altro, però, resta bloccata la situazione per tutti coloro che hanno maturato crediti dopo il 31 ottobre, anche per lavori già in fase di svolgimento al tale data. Inoltre, le imprese che hanno già adottato lo sconto in fattura con parecchi interventi di superbonus, potrebbero comunque avere problemi di liquidità. Questi però potrebbero essere risolti dall’aumento della capienza fiscale delle banche.
IF WEEK: tetto al contante, tutto rinviato alla Legge di Bilancio 2023
L’ultima novità della settimana non riguarda l’introduzione di un provvedimento, bensì la sua esclusione.
Stando alle bozze del Decreto Aiuti quater in circolazione, la misura di innalzamento del tetto del contante da 1.000 a 5.000 euro per il 2023 sarebbe dovuta rientrare nel nuovo pacchetto di interventi.
Nel testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 270, però, non ce n’è traccia.
Il motivo è la scarsa urgenza. Il DL Aiuti quater, infatti, è un decreto legge che, come precisato dall’articolo 77 della Costituzione, è legato a casi straordinari di necessità e d’urgenza.
La novità, sarebbe entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 e quindi non rappresenta un’urgenza come ad esempio le misure contro il caro bollette.
In ogni caso si tratta solamente di una formalità, e come confermato dal vicepremier e Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, la novità sarà inserita nella prossima Legge di Bilancio.
Appuntamento al prossimo sabato pomeriggio sulle pagine di Informazione Fiscale con IF WEEK per seguire la sintesi delle novità della settimana appena passata.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: IF WEEK: le novità del Decreto Aiuti quater, superbonus, bonus 150 euro e tetto al contante