Bonus 1.000 euro lavoratori dello spettacolo, nel testo del Decreto Ristori i requisiti per l'accesso all'indennità una tantum e le modalità di pagamento. Via libera anche alla cassa integrazione e ai contributi a fondo perduto per le aziende del settore, uno dei più colpiti dalle nuove restrizioni introdotti dal DPCM del 24 ottobre 2020.
Bonus 1.000 euro lavoratori dello spettacolo, il Decreto Ristori introduce una indennità una tantum sia per gli autonomi che per gli intermittenti. Il testo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 ottobre 2020, chiarisce i requisiti per beneficiare delle somme previste, per le modalità di pagamento si conferma il meccanismo già consolidato.
Nel pacchetto di misure per il settore dello spettacolo, uno dei più colpiti dalle nuove restrizioni del DPCM del 24 ottobre 2020, c’è anche il via libera alla cassa integrazione per i datori di lavoro e i contributi a fondo perduto per cinema e teatri.
Decreto Ristori, bonus 1.000 euro lavoratori dello spettacolo: requisiti e modalità di pagamento
Ad erogare i bonus 1.000 euro per i lavoratori dello spettacolo sarà sempre l’INPS e per i pagamenti si ripete ancora una volta lo schema ormai consolidato:
- le somme arriveranno in automatico per chi ha già beneficiato della misura nei mesi precedenti;
- dovrà essere inviata un’apposita domanda, se si richiede per la prima volta.
Ad annunciare il bonus 1.000 euro specifico per i lavoratori dello spettacolo, stessa misura è prevista anche per il turismo, è stato lo stesso presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di presentazione del Decreto Ristori del 27 ottobre 2020.
Nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale i requisiti per l’accesso all’indennità Covid degli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, autonomi e intermittenti:
- avere almeno 30 contributi giornalieri versati dal 1º gennaio 2019 alla data di entrata in vigore del decreto, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro, e non essere titolari di pensione;
- aver versato almeno 7 contributi giornalieri dal 1º gennaio 2019 alla data di entrata in vigore del decreto, cui deriva un reddito non superiore ai 35.000 euro.
Di seguito un riepilogo.
Iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo | Contributi | Limite di reddito |
---|---|---|
Bonus 1.000 euro | Almeno 30 contributi giornalieri dal 1º gennaio 2019 alla data di entrata in vigore del Decreto Ristori | 50.000 euro |
Bonus 1.000 euro | Almeno 7 contributi giornalieri dal 1º gennaio 2019 alla data di entrata in vigore del Decreto Ristori | 35.000 euro |
Decreto Ristori: bonus 1.000 euro lavoratori dello spettacolo, ma anche CIG e contributi a fondo perduto
Il Decreto Ristori replica lo strumento già previsto dal precedente provvedimento emergenziale, il Decreto Agosto. Stesse somme e stessa platea di beneficiari.
La novità arriva in Gazzetta Ufficiale dopo 48 ore dall’apertura delle domande, il 26 ottobre 2020, e nella stessa data di pubblicazione della circolare INPS numero 125 del 2020 che fa il punto sulle regole da seguire, utile per orientarsi anche in questa nuova tornata di aiuti.
- INPS - Circolare numero 125 del 28 ottobre 2020
- Decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, e recante “Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia”. Indennità onnicomprensiva finalizzata al sostegno di alcune categorie di lavoratori le cui attività lavorative sono state colpite dall’emergenza epidemiologica da COVID-19. Indennità a favore dei lavoratori marittimi. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti.
La misura di sostegno ai lavoratori dello spettacolo prevede l’erogazione una tantum di 1.000 euro, non si riferisce quindi a una mensilità specifica come era stato per i primi bonus Covid previsti all’inizio dell’emergenza coronavirus ma è strettamente legata alle nuove restrizioni introdotte dal DPCM del 24 ottobre 2020 che impongono uno stop totale al settore.
Proprio in questa ottica il Decreto Ristori ha messo in campo anche altri aiuti: il testo concede un via libera alla cassa integrazione con causale Covid 19 ai datori di lavoro appartenenti ai settori interessati dai provvedimenti che dispongono la chiusura o la limitazione delle attività economiche e produttive per contrastare l’emergenza coronavirus senza necessità di versare alcun contributi addizionale, a prescindere dal calo del fatturato.
A questo si affianca anche la possibilità di ottenere i contributi a fondo perduto in misura maggiore e per una platea più ampia rispetto al DL Rilancio, accesso previsto anche per le imprese con fatturato superiore a 5 milioni di euro.
“Per quanto riguarda sale da concerti e teatri l’importo medio (del contributo a fondo perduto) per la fascia più bassa sarà di circa 5.000 euro, quello per la fascia media di 13.900 euro e quello per la fascia alta di 30.000 euro”.
Anticipa Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia e delle Finanze, durante la conferenza stampa del Decreto Ristori il 27 ottobre 2020.
I primi accrediti arriveranno entro il 15 novembre per le società che hanno già richiesto le somme la scorsa estate e da metà dicembre per i nuovi beneficiari.
Sui tempi di pagamento del bonus 1.000 euro per i lavoratori dello spettacolo, invece, non ci sono particolari indicazioni ma l’attenzione promessa per i contributi a fondo perduto fa sperare in una maggiore celerità rispetto alle altre tranche erogate.
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