Autodichiarazione Aiuti di Stato Covid: la proroga della scadenza attualmente fissata al 30 giugno 2022 per ora è esclusa. Le richieste di uno slittamento dei termini continuano ad arrivare, ma il Ministero dell'Economia e delle Finanze non cambia posizione: i tempi sono legati all'iscrizione di bonus e contributi ricevuti dalle imprese nel RNA entro la fine dell'anno. È emerso durante le interrogazioni a risposta immediata del 4 e dell'11 maggio 2022.
La proroga della scadenza per l’autodichiarazione Aiuti di Stato Covid per ora è esclusa. È questa la posizione del Ministero dell’Economia e delle Finanze emersa durante le interrogazioni a risposta immediata in Commissione Finanze della Camera lo scorso 4 maggio e ribadita con le stesse parole una settimana dopo, l’11 maggio.
Dopo oltre un anno dall’introduzione dell’adempimento, l’Agenzia delle Entrate ha fornito il modello e le istruzioni per la presentazione e ha fissato il termine ultimo da rispettare: 30 giugno 2022.
Dal momento che la scadenza cade in un periodo particolarmente caldo per il Fisco, da più fronti è stata segnalata la necessità di una proroga più o meno lunga. Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha chiesto uno slittamento al 30 settembre. L’Istituto Nazionale dei Tributaristi ha rilanciato con la proposta del 30 novembre 2022.
Ma, per il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la possibilità di fissare una nuova data ultima per l’adempimento comunicativo è legata a un eventuale slittamento dei termini per l’iscrizione di contributi, bonus e altre agevolazioni nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato, RNA, da parte dell’amministrazione finanziaria. Risulta, quindi, esclusa ma non del tutto.
A farsi portavoce della posizione del MEF è il sottosegretario Federico Freni durante le interrogazioni a risposta immediata del 4 maggio e dell’11 maggio presso la Commissione Finanze della Camera.
Proroga autodichiarazione Aiuti di Stato Covid? La scadenza è legata al RNA
L’articolo 1, commi da 13 a 17, del DL n. 41 del 2021 ha introdotto l’obbligo per le imprese che hanno ricevuto Aiuti di Stato in varie forme durante l’emergenza Covid, dal primo DL Rilancio al DL Sostegni bis, di presentare un’apposita autodichiarazione per attestare che l’importo complessivo dei sostegni economici fruiti non superi i massimali indicati nel Quadro Temporaneo e che siano rispettate le diverse condizioni previste.
Dopo mesi di interrogativi sulle modalità da seguire per procedere con l’adempimento, lo scorso 27 aprile l’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni da seguire e i tempi da rispettare: tutti coloro che hanno ricevuto bonus, agevolazioni, contributi a fondo perduto devono comunicarlo tramite l’apposito modulo all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza del 30 giugno 2022.
Le indicazioni dell’Amministrazione finanziaria hanno acceso i riflettori, tra gli altri, su due temi in particolare: la ridondanza dell’adempimento e la scelta dei tempi, che richiederebbe una revisione e una proroga.
Chiamato a rispondere su questi punti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze durante le interrogazioni a risposta immediata del 4 maggio si è soffermato sulla natura dell’obbligo e sulla ratio alla base della tabella di marcia stabilita.
La necessità di ottenere un’autodichiarazione da parte dei beneficiari degli Aiuti di Stato Covid è stata “espressamente” richiesta dalla Commissione UE al fine dei controlli sul rispetto delle soglie previste dal Temporary Framework.
E la scadenza del 30 giugno 2022 è stata stabilita anche per permettere all’Amministrazione finanziaria di procedere entro la fine del 2022 con l’iscrizione degli importi ricevuti dai contribuenti nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato RNA, lo strumento nato per garantire il rispetto dei divieti di cumulo e degli obblighi di trasparenza fissati dalla normativa comunitaria e nazionale.
Ha sottolineato il sottosegretario Federico Freni.
Proroga autodichiarazione Aiuti di Stato Covid? La scadenza è legata al RNA
Attualmente, quindi, una proroga della scadenza per il Ministero dell’Economia e delle Finanze è esclusa. Ma la chiusura non sembra essere netta:
“Pertanto, qualunque differimento del suddetto termine del 30 giugno, in favore del contribuente, dovrebbe accompagnarsi a un pari differimento del termine finale per la registrazione degli aiuti nel RNA”.
Stando alle parole pronunciate e ribadite durante l’interrogazione dell’11 maggio 2022, l’ipotesi di uno slittamento dei tempi è strettamente legata alla decisioni che saranno prese in Europa e alla necessità dell’Amministrazione finanziaria di avere abbastanza tempo a disposizione per procedere con le iscrizioni “in considerazione del numero elevatissimo di aiuti da registrare”.
Se è vero che la necessità di avere una panoramica degli Aiuti di Stato Covid arriva dagli impegni presi in Europa e che i tempi interni da rispettare vanno di pari passo con quelli esterni, è anche inevitabile che adempimenti come l’autodichiarazione prevista dal DL Sostegni facciano sorgere qualche perplessità tra contribuenti e addetti ai lavori.
Lo stesso direttore dell’Agenzia delle Entrate esattamente un anno fa si esprimeva su un tema simile motivando la necessità di ricevere più volte i dati e confermando, velatamente, la ridondanza di certi passaggi.
I contribuenti che hanno ricevuto bonus, contributi e agevolazioni legate al Covid si trovano a comunicare più volte dati sugli aiuti ricevuti a chi li ha erogati e dovrebbe, quindi, già averli e poter agire nei tempi stabiliti.
Coloro che hanno beneficiato delle misure di sostegno nel corso del 2020, ad esempio, hanno indicato le cifre nel prospetto della dichiarazione dei redditi dedicato agli Aiuti di Stato per permettere all’Agenzia delle Entrate, che ha erogato le somme, di procedere con l’iscrizione del beneficio ottenuto nell’apposito Registro (RNA).
Un’operazione apparentemente ridondante, ma necessaria per mancanza di alcuni dettagli relativi alle norme comunitarie, sottolineava Ernesto Maria Ruffini.
E ancora una volta il Ministero dell’Economia e delle Finanze presenta l’autodichiarazione degli Aiuti di Stato Covid come un passaggio necessario e da svolgere necessariamente entro certi tempi.
“Nella suddetta dichiarazione, sono presenti ulteriori informazioni sulla fruizione degli aiuti da parte dei contribuenti rispetto ai dati trasmessi in precedenza; tali informazioni sono utilizzate dall’Agenzia delle entrate per effettuare, entro il 31 dicembre 2022, in modo corretto, sulla base di quanto indicato dal contribuente (quindi, eventualmente, anche in rettifica), la registrazione degli aiuti individuali, fruiti nel corso del 2020, nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato”.
Al di là della decisione sulla proroga che, stando alle dichiarazioni, non è del tutto esclusa, un nuovo Quadro di Aiuti di Stato è stato approvato in Europa per far fronte alla crisi energetica: nuovi contributi, agevolazioni e bonus sono in arrivo. Sarebbe forse il caso di fare tesoro della pandemia per affrontare la gestione di questa seconda emergenza ottimizzando il flusso dei dati all’interno e all’esterno.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Autodichiarazione Aiuti di Stato Covid, proroga della scadenza? Per ora esclusa: tempi legati al RNA