Apertura scuola, presentate le Linee Guida per il rientro in classe: la data ufficiale è il 14 settembre, ma già dal 1° partiranno i recuperi degli apprendimenti per gli studenti risultati insufficienti l'anno precedente. Ecco come si tornerà in aula, tra distanze e nuove assunzioni. Molte le perplessità dei sindacati di categoria.
Le date per il rientro a scuola sono finalmente ufficiali: dal 14 settembre inizieranno le lezioni vere e proprie, ma già dal primo del mese sarà possibile il recupero degli apprendimenti per gli studenti che non abbiano ottenuto la sufficienza nell’anno scolastico 2019-20 e per qualunque altro alunno i docenti vogliano far partecipare.
La conferma ufficiale del calendario di apertura della scuola è avvenuta nella conferenza stampa del 26 giugno con la quale il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina hanno presentato le Linee Guida per la ripresa della scuola dopo la sospensione delle lezioni in presenza dovuta al diffondersi dell’epidemia di Coronavirus: documento peraltro appena approvato da parte della Conferenza Stato-Regioni.
“A settembre si torna a scuola in presenza e in sicurezza”, ha dichiarato in proposito il Ministro Azzolina e ha aggiunto:
“Le Linee guida sono il frutto di un lungo confronto e di una condivisione con gli attori del mondo della scuola, comprese famiglie e studenti, con le Regioni, gli Enti locali, e ci consentono di fare un lavoro che non guarda solo alla riapertura, ma anche al futuro della scuola. Abbiamo le risorse economiche, gli strumenti, possiamo far sì che la ripartenza sia anche volano di innovazione”.
A supporto delle sue dichiarazioni il ministro dell’Istruzione ha anche specificato che la scuola avrà per la ripartenza un miliardo di euro in più a disposizione che consentirà di dotarsi di 50.000 persone in più tra ATA e docenti per poter risolvere il problema delle classi cosiddette “pollaio”, non più tollerabili come ha commentato il presidente Conte.
Si interrompe con questa conferenza stampa una lunga attesa, piena di polemiche peraltro non ancora sopite.
Apertura scuola, è ufficiale: ritorno in classe dal 14 settembre 2020. Ecco come
Ma oltre all’ufficializzazione delle date del ritorno a scuola, quali sono i contenuti delle nuove Linee guida?
Vediamoli per punti:
- pulizia dei locali: 331 milioni di euro sono già stati erogati alle istituzioni scolastiche per l’acquisto di prodotti igienizzanti, interventi di manutenzione e arredi di tipo innovativo come i banchi singoli di nuova generazione;
- sulla base delle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico alla data di riapertura bisognerà assicurare un metro di distanziamento tra gli alunni e tra questi e i docenti. Un obiettivo difficile da conseguire, ma per il quale il ministero ha messo a punto un “cruscotto informatico” con i dati degli studenti di tutti i locali a disposizione (aule, laboratori e palestre).
Lo strumento in questione dovrebbe consentire di intervenire rapidamente nelle situazioni più compromesse in collaborazione con gli enti locali per offrire soluzioni alternative. Peraltro, secondo l’Anagrafe dell’Edilizia scolastica ci sarebbero 3.000 edifici dismessi da recuperare per attività didattiche. Le lezioni, inoltre, si potranno tenere presso sedi quali musei, archivi, teatri, ecc.;
- in prossimità della data di apertura delle scuole il Comitato Tecnico Scientifico potrebbe rivedere le indicazioni sull’obbligo di uso della mascherina sulla base dei dei dati della diffusione del COVID-19;
- impiego della didattica di laboratorio: il distanziamento dovrà essere facilitato da lezioni meno “frontali”, in piccoli gruppi, integrando la didattica digitale con quella in presenza (solo in modo complementare nella scuola secondaria di II grado);
- gli alunni più piccoli e i disabili saranno considerati prioritari per gli interventi delle istituzioni scolastiche;
- prevista la formazione del personale sulla sicurezza e sull’uso delle tecnologie innovative. Verrà messa in piedi anche una campagna informativa sui comportamenti responsabili con il coinvolgimento di genitori e studenti.
Apertura scuola dal 14 settembre 2020, le linee guida non sedano le preoccupazioni dei sindacati
La presentazione delle Linee guida per rientro a scuola a settembre non sono state comunque sufficienti a calmare tutte le preoccupazioni dei sindacati di categoria del personale della scuola.
Per la Flc Cgil si riscontrano nel documento presentato da Conte e dalla Azzolina una mancanza di indicazioni precise per la ripartenza della scuola a settembre, con la grave carenza di una cabina di regia nazionale che dia garanzia dell’effettivo diritto all’istruzione di tutti gli alunni e inoltre si aggiunge che è:
“positivo il fatto che nel Piano ci siano, anche se non ben definite, aperture a possibili risorse per il rafforzamento degli organici. Ma, nonostante le dichiarazioni stampa, mancano gli impegni concreti a incrementare le risorse finanziare necessarie”.
Considerazioni simili provengono dalla Cisl Scuola che nelle sue osservazioni sulle Linee Guida scrive:
“La dimensione di aiuto e supporto alle scuole da parte dell’Amministrazione e degli Enti locali è nel Documento ancora debole e indefinita, mentre risulta fortemente accentuata la responsabilità delle istituzioni scolastiche nella piena realizzazione del diritto all’istruzione”.
L’incognita di quello che accadrà realmente all’inizio del nuovo scolastico non è quindi per niente fugata.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Apertura scuola, è ufficiale: quando e come si tornerà in classe