Anno bianco: gli artigiani e i commercianti che hanno presentato istanza di esonero contributivo dovrebbero aver ricevuto risposte da parte dell'INPS. Lo stesso istituto ha comunicato l'invio degli esiti delle istanze nel messaggio numero 3974 del 15 novembre 2021. Passata la scadenza della terza rata dovuta alle porte, come deve procedere chi non ha ancora ottenuto riscontro? Persiste un punto interrogativo ma le indicazioni fornite dall'INPS sono rassicuranti.
Anno bianco in attesa di conferme. La scadenza del 16 novembre, per la terza rata dei contributi fissi, dovuta da artigiani e commercianti per l’anno 2021, ha messo in apprensione quei contribuenti che hanno presentato l’istanza di esonero contributivo e non hanno ricevuto riscontro dell’esito. Nella giornata del 13 novembre 2021 sono arrivate le prime risposte da parte dell’INPS.
Il 15 novembre, l’Istituto ha poi reso noto di avere inviato le comunicazioni degli esiti delle domande, come spiegato nel messaggio numero 3974.
In caso di mancato riscontro, nella circolare n. 124/2021 ci sono elementi rassicuranti.
Anche alla redazione di Informazione Fiscale sono pervenuti e continuano ad arrivare molti quesiti sul tema, e gli interrogativi emergono anche dai post pubblicati su diversi gruppi social: sul da farsi c’è un dubbio diffuso, nel caso di assenza di riscontro da parte dell’INPS sull’avvenuta formale lavorazione delle istanze presentate.
L’attesa, che ha già caratterizzato la norma durante l’iter attuativo, dovrebbe essere finita per tutti contribuenti.
Si invita preliminarmente i soggetti a controllare il proprio cassetto previdenziale.
Anno bianco, esonero contributivo artigiani e commercianti: cosa fare senza la risposta dell’INPS?
Già la scorsa primavera, per il decreto attuativo del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, del 17 maggio 2021, è stato necessario attendere, e a lungo, l’approvazione della Commissione europea, arrivata con decisione C (2021) 5350 final del 14 luglio 2021 (SA.63719).
Il provvedimento è stato, infatti, pubblicato sul sito internet del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali solo il 27 luglio 2021, dopo appunto aver ottenuto il via libera UE.
Questo documento emanato ai sensi dell’articolo 1, comma 21, della legge n. 178/2020, definisce i criteri e le modalità per la concessione dell’esonero in esame, illustrate sulle pagine di Informazione Fiscale.
Tra le altre disposizioni il testo individua la quota del limite di spesa assegnata all’INPS nell’importo di 1.500 milioni di euro.
Questo aspetto, che potrebbe far ritenere possibile che l’importo massimo dell’esonero concesso potrà rilevarsi non sufficiente a coprire il dovuto in scadenza, sommato ai ritardi da parte dell’INPS nella lavorazione delle pratiche presentate per beneficiare dell’anno bianco contributivo, sta mettendo in apprensione molti tra i lettori e diversi tra imprenditori e professionisti che hanno presentato la domanda di esonero seguendo le indicazioni riportate nella circolare INPS 124 del 6 agosto scorso.
Ma è proprio questa circolare a contenere notizie rassicuranti, oltre all’arrivo delle prime risposte:
“i contribuenti che possiedono i requisiti per fruire dell’esonero e intendono presentare la relativa istanza potranno non effettuare il versamento della contribuzione alle scadenze che interverranno successivamente alla pubblicazione della presente circolare”.
A parere di chi scrive, l’interpretazione del testo è pacifica: fino alla formale comunicazione dell’esito della istanza chi ha presentato la domanda per beneficiare dell’anno bianco, avendo i requisiti, potrà non versare i contributi dovuti alle scadenze prefissate nel lasso di tempo che va dalla della circolare fino al 31 dicembre 2021 nel limite massimo di 3.000 euro.
Nella possibile ipotesi di una concessione di esonero per un importo inferiore, alla luce di quanto evidenziato, appare non plausibile l’addebito di ulteriori somme aggiuntive a titolo sanzionatorio.
A rassicurare c’è inoltre l’arrivo delle prime risposte da parte dell’INPS. La questione dovrebbe essere risolta proprio dai riscontri da parte dell’Istituto previdenziale.
L’invio delle comunicazioni sugli esiti delle istanze è stato reso noto con il messaggio INPS numero 3974 del 15 novembre 2021.
I contribuenti devono quindi controllare il proprio cassetto previdenziale. Nel caso eccezionale in cui non sia pervenuta risposta da parte dell’INPS, gli stessi potranno evitare di versare il contributo fino alla comunicazione dell’esito dell’istanza.
Anno bianco, esonero contributivo artigiani e commercianti: esito “non previsto”
Sull’esonero dei contributivo è stato inoltre segnalato alla redazione di Informazione Fiscale, un possibile errore nell’esito del caso di alcuni liberi professionisti iscritti alla gestione separata.
I soggetti, che hanno aperto la partita IVA nel 2020, hanno ricevuto come esito della domanda la risposta “non previsto”.
Gli stessi sostengono di rispettare i requisiti previsti dalla legge ma di essere esclusi dall’agevolazione prevista dalla Legge di Bilancio 2021.
Potrebbe trattarsi di un errore ma alla data del 24 novembre tale esito rimane per alcuni liberi professionisti iscritti alla gestione separata che hanno, appunto, aperto partita IVA nell’anno 2020.
A più di una settimana dall’invio delle comunicazioni da parte dell’Istituto l’esito “non previsto” è rimasto tale e i contribuenti attendono riscontri da parte dell’INPS.
Si attendono ulteriori sviluppi e aggiornamenti sulla vicenda.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Anno bianco, esonero contributivo artigiani e commercianti: cosa fare senza la risposta dell’INPS?