Definite le modalità attuative del Voucher 3I dedicato alle start-up che vogliano investire in brevetti e in innovazione. Si attende l’uscita del bando ufficiale.
Start-up innovative, in arrivo il bando per la concessione del Voucher 3I: è stato pubblicato nella G.U. n. 283 del 3-12-19 il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 18 novembre 2019 che stabilisce i criteri e le modalità di attuazione della misura “Voucher 3I - investire in innovazione” pensata per le start-up che intendano valorizzare i propri investimenti tecnologici e digitali.
La misura, già prevista dal Decreto Crescita, passa ora alla fase di attuazione.
Tuttavia, le modalità e i termini di presentazione della domanda, e tutti gli altri aspetti procedurali, saranno definiti con successiva circolare del DGLC - UIBM del Ministero dello sviluppo economico.
Agevolazioni finanziarie startup: voucher 3I, ecco le imprese beneficiarie
Le imprese che possono beneficiare del Voucher 3I sono le start-up innovative di cui al decreto legge 18 ottobre 2012, convertito con modificazioni con legge 17 dicembre 2012, n. 221, ossia le nuove imprese ad alto valore tecnologico che intendano valorizzare il proprio processo di innovazione tramite il brevetto delle proprie invenzioni.
Per la misura, che copre il triennio 2019-2021, sono state stanziate risorse finanziarie pari a 6,5 milioni di euro per ciascun anno.
Agevolazioni finanziarie startup: i servizi acquisibili tramite il voucher 3I
Il voucher 3I può essere speso dalle start-up per acquistare i seguenti servizi:
- servizi di consulenza relativi all’effettuazione delle ricerche di anteriorità preventive e alla verifica della brevettabilità dell’invenzione, per un valore pari a 2.000,00 euro.
- servizi di consulenza relativi alla stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi, per un valore pari a 4.000,00 euro
- servizi di consulenza relativi al deposito all’estero di una domanda che rivendica la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto (estensione all’estero della domanda nazionale), per un valore pari a 6.000,00 euro.
I servizi possono essere acquisiti anche separatamente.
La richiesta del voucher relativo ai servizi di consulenza sul deposito all’estero della domanda di brevetto presuppone che l’impresa sia in possesso della domanda di brevetto nazionale.
Ciascuna impresa può richiedere, per uno o più servizi, di ottenere il voucher 3I al massimo in relazione a tre diversi brevetti per anno.
Si specifica, inoltre, che il voucher 3I copre esclusivamente i costi dei servizi e non include gli oneri relativi a tasse e diritti relativi al deposito delle domande di brevetto presso gli uffici competenti.
Agevolazioni finanziarie per startup innovative: i soggetti fornitori dei servizi
I servizi di consulenza acquistabili tramite il voucher 3I possono essere forniti esclusivamente dai consulenti in proprietà industriale e avvocati, iscritti in appositi elenchi predisposti rispettivamente dall’Ordine dei consulenti in proprietà industriale e dal Consiglio nazionale forense.
Come soggetto gestore del procedimento è stata individuata l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. - Invitalia.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Start-up, in arrivo il bando per la concessione del Voucher 3I per chi investe in innovazione