Vacanze in Sicilia e Sardegna, al via le domande per i rimborsi fino a 1.500 euro riconosciuti ai viaggiatori e a 15.000 euro per le imprese del settore turistico danneggiate dall'emergenza incendi. Ci sarà tempo fino al 16 febbraio 2024 per presentare l'istanza sul portale del Ministero del Turismo
Al via i rimborsi per i viaggiatori e per le imprese, in relazione alle spese relative alle vacanze estive in Sicilia e Sardegna, regioni colpite dall’emergenza incendi nel periodo dal 17 luglio al 7 agosto 2023.
La piattaforma per fare domanda, predisposta dal Ministero del Turismo, si è aperta alle ore 12 del 19 gennaio 2024. Ci sarà meno di un mese di tempo per fare domanda, che dovrà essere inoltrata entro il 16 febbraio.
Per i viaggiatori appartenenti all’Unione Europea, il rimborso potrà arrivare ad un massimo di 1.500 euro in relazione ai costi dei mezzi di trasporto (treno, nave, pullman e taxi) e alle prenotazioni alberghiere e non annullate a causa dell’emergenza incendi.
L’importo massimo erogabile è pari invece a 15.000 euro per le imprese del settore turistico e ricettivo, tenuto conto dei costi logistici di trasporto e alloggio sostenuti per i viaggiatori, per la gestione della mancata fruizione dei servizi prenotati e per l’acquisto di servizi non previsti.
In ambedue i casi, il rimborso sarà pari al 100 per cento delle spese extra sostenute, nel rispetto del limite delle risorse a disposizione.
Vacanze in Sicilia e Sardegna, al via i rimborsi per l’emergenza incendi: c’è tempo fino al 16 febbraio 2024
Sono state lanciate in concomitanza le due piattaforme per le richieste di rimborso, da parte di viaggiatori e imprese del turismo, dei costi extra sostenuti per l’emergenza incendi che ha caratterizzato la stagione vacanziera in Sicilia e Sardegna.
Per le spese aggiuntive sostenute nel periodo dal 17 luglio al 7 agosto parte quindi la richiesta di accesso alle risorse stanziate dall’articolo 4 del decreto legge n. 104/2023.
La scadenza è fissata alle ore 12 del 19 febbraio 2024 ed è quindi bene soffermarsi su regole e procedure da seguire.
Partendo dai viaggiatori, il rimborso per le vacanze in Sicilia e Sardegna potrà essere richiesto dai cittadini dell’Unione Europea in relazione ai danni economici subiti e, nel dettaglio, nelle spese ammissibili rientrano quelle non coperte da polizza assicurativa o altre forme di rimborso relativamente a:
- servizi di trasporto mediante treno, nave, pullman e taxi, ad eccezione del mezzo privato, documentati dal titolo di viaggio recante la destinazione, la data e i dati identificativi del titolare;
- prenotazioni alberghiere ed extra-alberghiere annullate ed eventuali penali, documentati da ricevuta nominativa di pagamento, nonché i costi alberghieri aggiuntivi documentati da ricevuta nominativa di pagamento e da dichiarazione recante la motivazione della spesa.
La domanda dovrà essere presentata online, tramite la piattaforma predisposta, accedendo con credenziali SPID, CIE o mediante login e password (per i viaggiatori stranieri) previa registrazione.
All’atto della domanda di rimborso sarà necessario allegare i documenti relativi ai costi extra sostenuti. L’istanza dovrà essere firmata digitalmente o in maniera autografa, allegando una fotocopia di documento di identità.
La domanda dovrà quindi essere presentata entro la scadenza del 16 febbraio 2024 e per ciascun beneficiario il rimborso riconosciuto ammonterà al 100 per cento della spesa, entro il limite di 1.500 euro.
In caso di esaurimento delle risorse disponibile, sarà rimodulata la percentuale di risarcimento riconosciuta.
Rimborso per le spese legate all’emergenza incendi anche alle imprese del turismo
A poter presentare domanda di rimborso sono anche le imprese del settore turistico e ricettivo, sempre in relazione ai costi extra sostenuti dal 17 luglio al 7 agosto 2023 in relazione all’emergenza roghi in Sicilia e Sardegna.
Tra gli operatori del settore destinatari della misura rientrano anche le agenzie di viaggio e i tour operator, le strutture extra-alberghiere, gli stabilimenti termali e balneari, i parchi tematici, i parchi di divertimento, gli agriturismi, gli operatori esercenti il trasporto di viaggiatori mediante noleggio di autobus con conducente, i locali da ballo, i porti turistici e i campeggi.
In tal caso, tra le spese ammissibili - sempre qualora non coperte da altre assicurazioni - rientrano quelle relative a:
- i costi logistici di trasporto e alloggio sostenuti ad ausilio dei viaggiatori per le difficoltà nel raggiungimento delle destinazioni turistiche dell’isola;
- i costi sostenuti per la gestione della mancata fruizione dei servizi originariamente prenotati dai viaggiatori;
- i costi sostenuti per l’acquisto di servizi non previsti e la riprotezione dei viaggiatori per i disagi nei collegamenti.
Il valore massimo attribuibile sarà pari a 15.000 euro e il rimborso ammonterà al 100 per cento dei costi ammissibili, nel limite delle risorse disponibili. In caso di esaurimento del Fondo, si interverrà sulla percentuale di risarcimento spettante con una conseguente rimodulazione della stessa.
Sul fronte dei documenti necessari, rimandando al decreto ministeriale del 5 dicembre per tutti i dettagli, si specifica che per gli operatori che svolgono le attività di bed & breakfast e di locazione breve a fini turistici in forma non imprenditoriale sarà necessario allegare la comunicazione di attività trasmessa al Comune di riferimento.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Vacanze in Sicilia e Sardegna, al via i rimborsi per l’emergenza incendi: c’è tempo fino al 16 febbraio 2024