Tasi 2017: pagano anche gli inquilini? Come si calcola l'importo dovuto da ciascun soggetto? Ecco una breve guida con le informazioni più rilevanti sul tema.
Tasi 2017: pagano anche gli inquilini? In linea generale la risposta a questa domanda è sì, ma occorre compiere alcune precisazioni non secondarie. Infatti il locatario è chiamato a corrispondere una parte dell’importo della Tasi 2017 che di solito è pari al 10% del valore complessivo; la restante parte è a carico del proprietario.
Eppure nell’importo devono essere calcolati anche gli effetti di alcune esenzioni: quella più importante è relativa alla prima casa. Ricordiamo inoltre che la scadenza per il pagamento della Tasi 2017 è fissata al 16 giugno per l’acconto e al 16 dicembre per il saldo.
Ecco tutte le informazioni più importanti per inquilini e proprietari in materia di pagamento della Tasi 2017.
Tasi 2017: pagano anche gli inquilini?
Con riferimento agli inquilini infatti bisogna precisare come sia chi usufruisce dell’immobile, sia chi ne risulta come effettivo proprietario sono titolari di un’autonoma obbligazione tributaria. Entrambi quindi sono obbligati a pagare la Tasi 2017 ma secondo percentuali differenti.
La Tasi infatti deve essere versata per una percentuale che oscilla tra il 10 e il 30% dall’inquilino e, per il proprietario, rispettivamente tra il 90 e il 70%. Come determina però l’effettiva percentuale di pagamento per la Tasi?
La Legge di Stabilità 2016 (art. 1, co. 14, lettera d) stabilisce che la normale quota di ripartizione tra inquilini e proprietario debba stabilirsi per la Tasi al 10% per i primi e al 90% per chi detiene il diritto reale sull’immobile. Viene lasciata però facoltà al Comune di poter variare le percentuali con apposite delibere fino ad un massimo del 30% a carico dell’occupante.
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Nel caso in cui il Comune dove risulta locato l’immobile non abbia provveduto ad alcuna delibera per la Tasi 2017, il rapporto è fissato sullo standard di legge del 10% per inquilini e 90% a carico del proprietario. Per poter ricercare lo stato delle delibere sia per Imu che per Tasi 2017 del proprio Comune è possibile consultare l’apposito portale del Mef.
Tasi 2017: pagano anche gli inquilini? Casi di esenzione
Se quanto descritto risponde alla domanda circa la ripartizione della Tasi 2017 tra inquilini e proprietario, bisogna però precisare che per l’anno in corso sono predisposte alcune esenzioni per il tributo. In primo luogo è di interesse quella che riguarda l’abitazione principale.
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Per la cosiddetta prima casa infatti non è dovuto il pagamento sia per Tasi che per Imu. Fatto salvo il caso di abitazioni di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9), l’inquilino o il proprietario che ha scelto l’immobile affittato come propria abitazione principale non deve pagare alcuna somma per la casa in questione.
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