Tasi 2017: è fissata al 18 dicembre la scadenza per il pagamento del saldo. Di seguito tutte le istruzioni e come fare il calcolo.
Tasi 2017: saldo in scadenza il 18 dicembre 2017.
È questa la data entro cui i contribuenti dovranno procedere con il versamento della seconda rata della Tassa sui Servizi Indivisibili. La stessa scadenza, si ricorda, riguarda anche il termine per il versamento del saldo Imu.
Con l’approssimarsi del termine entro cui bisognerà pagare la Tasi, riepiloghiamo di seguito le istruzioni su quando è obbligatorio pagarla e su come si calcola l’importo dovuto.
Le principali istruzioni sul calcolo del saldo Tasi 2017 sono state recentemente fornite dal Dipartimento delle Finanze, con comunicato stampa del 19 novembre 2017 in cui si ricorda che per determinare il corretto importo dovuto per la seconda rata e per l’eventuale conguaglio è necessario visionare le delibere dei Comuni.
Si ricorda che per essere valide le delibere con le aliquote Tasi 2017 dovranno rispettare le seguenti regole:
- essere adottate entro il 31 marzo 2017;
- pubblicate sul sito internet www.finanze.it entro il 28 ottobre 2017;
- essere determinate con un’aliquota non superiore a quella applicata nel 2015.
Tasi 2017: saldo in scadenza il 18 dicembre. Le istruzioni per il calcolo
La scadenza del 18 dicembre 2017 riguarda il saldo della Tasi dovuta per l’anno in corso.
Com’è noto, infatti, il tributo di competenza dei Comuni viene pagato in due rate: la prima, che corrisponde all’acconto, viene versata entro il 16 giugno di ogni anno mentre la seconda, ovvero il saldo, deve essere pagata entro il mese di dicembre.
In vista della scadenza del saldo Tasi 2017 è bene riepilogare quali sono le istruzioni per il calcolo dell’importo. Oltre alla seconda rata e nel caso in cui l’aliquota prevista sia maggiore rispetto a quella applicata in sede di acconto, sarà necessario pagare anche l’importo in conguaglio.
Per determinare in modo preciso qual è l’importo della Tasi da pagare è necessario effettuare un calcolo specifico. A tal fine è indispensabile conoscere la rendita catastale dell’immobile, l’aliquota fissata dal comune e il moltiplicatore relativo al codice catastale della struttura in questione.
Il procedimento da seguire per il calcolo della Tasi è quindi il seguente:
rendita catastale x 1,05 (rivalutazione del 5%) x coefficiente catastale x aliquota /1.000
I coefficienti catastali sono i seguenti:
Da A/1 a A/11 con esclusione di A/10 | 160 |
A10 | 80 |
Da B1 a B8 | 140 |
C/1 | 55 |
C/2, C/6 e C/7 | 160 |
C/3, C/4 e C/5 | 140 |
Da D/1 a D/10 con esclusione di D/5 | 65 |
D/5 | 80 |
Si ricorda che nel caso di aliquota invariata l’importo del saldo sarà lo stesso di quello pagato in sede d’acconto, pari in sostanza alla metà della somma totale della Tasi dovuta per il 2017.
Saldo Tasi 2017 in scadenza il 18 dicembre: ecco chi deve pagare
Il saldo Tasi 2017 è dovuto sia dal proprietario che dal detentore dell’immobile.
A differenza dell’Imu quindi anche gli inquilini pagano la tassa secondo le aliquote e le quote stabilite dal proprio Comune.
A partire dal 2016 la Tasi non si paga sulla prima casa (abitazione principale) e pertinenze. Al contrario, invece, è dovuta su:
- seconde case;
- negozi e uffici;
- immobili d’impresa;
- aree edificabili;
- fabbricati rurali ad uso strumentale.
Saldo e acconto Tasi si pagano anche per la prima casa qualora rientri tra le categorie catastali A\1, A\8 e A\9.
Non sono tenuti a pagare il saldo Tasi in scadenza il 18 dicembre 2017 gli inquilini, qualora la casa in affitto sia l’abitazione principale, così come coloro che dimorano in una casa concessa in comodato d’uso gratuito.
I lettori possono far riferimento all’approfondimento dedicato alle agevolazioni Tasi 2017 per conoscere tutti i casi di esenzione e le riduzioni attualmente in vigore.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Tasi 2017: saldo in scadenza. Calcolo e istruzioni