Comunicazioni di anomalia via pec in arrivo per lo spesometro 2014: ecco cosa fare in questi casi.
Spesometro: proprio mentre i contribuenti - e soprattutto i professionisti che li assistono - stanno preparando il modello di comunicazione polivalente in vista della doppia scadenza di aprile (il 10 i contribuenti IVA mensili, il 20 quelli trimestrali), l’Agenzia delle Entrate sta inviando a tutti i contribuenti circa 30.000 lettere di anomalie.
Di cosa si tratta? Si tratta di 28.440 comunicazioni e inviti preventivi in cui l’Agenzia delle Entrate segnala discordanze e incongruenze emerse tra l’incrocio dei dati dello spesometro relativo al 2014 rispetto a quanto emerso dalle dichiarazioni fiscali riferite allo stesso anno.
In buona sostanza, con la lettera che l’Agenzia delle Entrate sta inviando in questi giorni vengono segnalate tutte le anomalie risultanti dall’incrocio dei dati disponibili per il Fisco.
Si parla di lettera ma attenzione: per questo tipo di comunicazione l’Agenzia delle Entrate trasmette tutto direttamente agli indirizzi di posta elettronica certificata (pec) attivati dai contribuenti a norma dell’articolo 16, commi 6 e 7 del DL 185/2008.
Cosa fare se si riceve la lettera dell’Agenzia delle Entrate? Analizziamo insieme tutte le istruzioni previste, avvalendoci delle indicazioni fornite dalla stessa Ade nel comunicato stampa ufficiale dello scorso 24 marzo 2017, oltre che nel provvedimento numero 57490/2017.
Lettera Agenzia delle Entrate per anomalie spesometro 2014: cosa fare?
Cosa fare se si riceve la lettera dell’Agenzia delle Entrate contenente le comunicazioni di anomalie riferite allo spesometro 2014?
Innanzitutto, tramite queste comunicazioni personalizzate, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei soggetti Iva interessati:
- le informazioni inviate dai loro clienti, da cui risultano ricavi o compensi non dichiarati e possibili anomalie rispetto a quanto riportato in dichiarazione;
- le modalità con cui il contribuente può richiedere informazioni o segnalare all’Agenzia eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti.
Per le imprese e i professionisti che non daranno seguito all’invito contenuto in queste lettere per la compliance sulle operazioni Iva 2014, i controlli partiranno nell’ultimo trimestre del 2017.
Ecco il comunicato stampa ufficiale con cui l’Agenzia delle Entrate annuncia l’invio della lettera di anomalia relativa allo spesometro 2014:
- Spesometro 2014: lettera di anomalia Agenzia delle Entrate
- Clicca sull’icona leggere la versione integrale del comunicato stampa con cui l’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’invio di circa 30.000 lettere di anomalie ai contribuenti in ordine allo spesometro 2014
Spesometro 2014, istruzioni per rispondere alla lettera di anomalia inviata dall’Agenzia delle Entrate
Qualora il contribuente dovesse ricevere - o abbia già ricevuto - la lettera dell’Agenzia delle Entrate contenente la comunicazione di anomalia relativa allo spesometro 2014, si consiglia di leggere le seguenti istruzioni tratte dalle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento numero 57490 del 24 marzo 2017.
Innanzitutto, quando il contribuente riceve la pec dell’Agenzia delle Entrate deve subito accertarsi che siano chiaramente indicati i seguenti dati obbligatori, in mancanza dei quali la comunicazione medesima è da ritenersi errata:
- codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
- numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
- codice atto;
- totale operazioni comunicate dai clienti soggetti passivi IVA ai sensi dell’articolo 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78;
- modalità attraverso le quali consultare gli elementi informativi di dettaglio relativi all’anomalia riscontrata.
Dopo aver riscontrato la correttezza dei dati sopra elencati, il contribuente può verificare le ragioni dell’anomalia segnalata dall’Agenzia delle Entrate.
Spesometro 2014, la verifica dei dati tramite il “Cassetto fiscale”
Il contribuente può verificare i dati sopra elencati anche attraverso il servizio Cassetto Fiscale, in cui vengono resi disponibili i seguenti dati:
- protocollo identificativo e data di invio della dichiarazione IVA, per il periodo d’imposta oggetto di comunicazione, nella quale le operazioni attive risultano parzialmente o totalmente omesse;
- somma algebrica dell’ammontare complessivo delle operazioni riportate nei righi VE23, colonna 1 (Totale imponibile), VE31 (Operazioni non imponibili a seguito di dichiarazione d’intento), VE32 (Altre operazioni non imponibili), VE33 (Operazioni esenti), VE35, colonna 1 (Operazioni con applicazione del reverse charge), VE37, colonna 1 (Operazioni effettuate nell’anno ma con imposta esigibile in anni successivi) e VE38 (Operazioni effettuate in anni precedenti ma con imposta esigibile nell’anno oggetto di comunicazione) della dichiarazione di cui al punto a);
- importo totale delle operazioni comunicate dai clienti soggetti passivi IVA ai sensi dell’articolo 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78;
- ammontare delle operazioni attive che non risulterebbero riportate nel modello di dichiarazione di cui al punto a);
- dati identificativi dei clienti soggetti passivi IVA (denominazione e codice fiscale);
- ammontare degli acquisti comunicati da ciascuno dei clienti soggetti passivi IVA di cui al punto e).
A questo punto vediamo come il contribuente che ha ricevuto la pec dell’Agenzia delle Entrate possa richiedere informazioni o comunque rispondere a quanto osservato dal Fisco.
Spesometro 2014, pec con comunicazione di anomalia Agenzia delle Entrate: ecco come rispondere
Come rispondere alla lettera che l’Agenzia delle Entrate sta inviando tramite pec ai contribuenti? Lo scopriamo sempre dalla lettura del provvedimento numero 57490/2017 dell’Agenzia delle Entrate.
Il contribuente, anche mediante gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, può richiedere informazioni ovvero segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti.
La richiesta può avvenire:
- direttamente tramite pec;
- ovvero tramite un professionista incaricato.
Spesometro 2014, ecco il provvedimento numero 57490 del 24 marzo 2017 con cui l’Agenzia delle Entrate spiega la natura della comunicazione di anomalia inviata tramite pec in ordine allo spesometro 2014:
- Spesometro, comunicazioni di anomalia Agenzia delle Entrate: provvedimento numero 57490 del 2014
- Clicca sull’icona per eseguire il download del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate numero 57490 del 24 marzo 2017. In questo testo troverai tutte le indicazioni dell’Ade in ordine alla comunicazione di anomalia che la stessa sta inviando ai contribuenti per segnalare i dati incongruenti tra spesometro ed altre dichiarazioni fiscali del 2014.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Spesometro: in arrivo comunicazioni di anomalia (via pec) Agenzia delle Entrate