Sicurezza sul lavoro: si punta su patente a crediti, ispezioni e formazione

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Quella della sicurezza sul lavoro è una questione che necessita di soluzioni urgenti. Il Ministero del lavoro spinge sulla patente a crediti, sul potenziamento del personale ispettivo e sulla formazione

Sicurezza sul lavoro: si punta su patente a crediti, ispezioni e formazione

Dalla patente a crediti l’inasprimento delle sanzioni ma anche potenziamento dell’attività ispettiva e delle iniziative di formazione.

Il nuovo decreto PNRR bis introduce diverse novità in materia di sicurezza sul lavoro. Saranno sufficienti a contrastare pratiche scorrette, incidenti e altre tragedie?

Il tema della sicurezza sul lavoro resta purtroppo al centro dei fatti di cronaca e interventi sono quanto mai necessari.

Restano prioritari interventi per ridurre il numero degli incidenti e delle malattie professionali, anche favorendo la crescita di una cultura della sicurezza.

Sicurezza sul lavoro: si punta su patente a crediti, ispezioni e formazione

Anche dopo la festa dei lavoratori e delle lavoratrici continuano a verificarsi tragedie sul posto di lavoro. Quello della sicurezza nei luoghi di lavoro è un ambito che da tempo necessita di interventi importanti e urgenti che mirino a tutelare la salute di uomini e donne impegnate.

Nei primi tre mesi del 2024, come evidenziato dall’ultimo resoconto dell’INAIL, le denunce di infortunio sul lavoro sono state 145.130, in lieve aumento rispetto allo scorso anno.

191 tra queste hanno avuto un esito mortale. Si tratta di un dato in calo del 2,6 per cento rispetto al 2023 (dove sono state 196) ma bisogna aggiungere le tragedie accadute ad aprile e maggio.

Da più parti e a gran voce sono richiesti interventi da parte del Governo il quale, come sottolineato dalla Ministra del Lavoro, Marina Calderone, si sta adoperando affinché si possa arrivare a delle soluzioni.

La Ministra, da ultimo in occasione del question time che si è svolto ieri, 8 maggio 2024 nell’aula della Camera, ha posto l’attenzione sul nuovo decreto PNRR bis fresco di conversione in legge.

Un provvedimento che va a modificare il testo unico sulla sicurezza sul lavoro, il decreto legislativo n. 81 del 2008, punto di riferimento in materia.

Nello specifico, con gli interventi apportati all’articolo 27 del TU in materia di qualificazione delle imprese è stata introdotta la cosiddetta patente a crediti nel settore dell’edilizia, uno dei più a rischio dal punto di vista della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Si tratta di un sistema di qualificazione a punti per chi opera nei cantieri che sarà operativo dal prossimo 1° ottobre. La riunione del tavolo per la sicurezza sul lavoro con le parti sociali dello scorso 2 maggio presso il Ministero ha avuto come focus proprio l’applicazione pratica di questo strumento. L’obiettivo è quello di arrivare ai decreti attuativi entro la fine del mese.

Una misure che potrebbe presto essere estesa anche ad altri settori, sebbene la sua efficacia sia ancora tutta da dimostrare.

Il decreto PNRR bis ha anche rafforzato e aggravato il regime sanzionatorio in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, così come quello relativo alla prevenzione e contrasto al lavoro irregolare.

Infine, sono state reintrodotte le sanzioni penali per contrastare il fenomeno della somministrazione abusiva di lavoro.

Altro punto su cui spinge il Ministero è quello relativo al potenziamento degli organici e delle professionalità degli enti preposti ai controlli sull’adozione delle misure di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro.

“Con le nuove assunzioni, potremo raddoppiare il numero delle ispezioni che annualmente vengono programmate”

sottolinea la Ministra. Le autorizzazioni sono state concesse e il processo è stato avviato, ci si auspica che possa essere il più rapido possibile per far sì che tale previsione possa diventare realtà.

Formazione e prevenzione per una cultura della sicurezza

Vedremo se queste nuove misure potranno contribuire a porre un freno agli incidenti e alle morti sul lavoro che continuano a verificarsi in tutto il Paese. Quel che è certo è che sembra essere necessario un cambio di paradigma, affinché la sicurezza sul lavoro non sia vista come un costo o un qualcosa di cui è possibile fare a meno.

Le singole norme infatti, non bastano. In questo senso ad assumere una rilevanza centrale è anche la promozione di una cultura della sicurezza. Come evidenziato dalla stessa Ministra:

“Le norme stringenti e i controlli, tuttavia, non sono sufficienti: sul punto concordo con gli onorevoli interroganti. È fondamentale lavorare tutti insieme alla più capillare diffusione di una moderna cultura della sicurezza. Occorre l’assunzione di una responsabilità collettiva, affinché ciascuno dia il proprio contributo.”

A partire dalla formazione di tutti gli attori coinvolti. La formazione diventa un aspetto fondamentale da affiancare alle misure immediatamente operative per favorire la prevenzione.

A questo proposito, per il 2024 sono raddoppiate le risorse impiegate per le politiche di prevenzione in materia di sicurezza nel bilancio di previsione dell’INAIL.

In particolare, per la nuova edizione del bando ISI, che prevede finanziamenti a fondo perduto per migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, sono stati stanziati 508 milioni di euro.

Nel suo intervento la Ministra Calderone torna anche sul tema degli insegnamenti della sicurezza sul lavoro nelle scuole.

“Rinnovo, in questa sede, il mio convinto sostegno alle proposte di legge di iniziativa parlamentare, finalizzate a introdurre l’insegnamento della sicurezza nelle scuole.

Solo attraverso l’acquisizione di una rinnovata coscienza della sicurezza individuale e condivisa, le norme che stiamo approvando e attuando potranno essere veramente efficaci.”

Proprio oggi, si legge nel comunicato stampa sul sito del Ministero, saranno presentate le prime edizioni del programma formativo per l’aggiornamento triennale obbligatorio dei docenti degli istituti tecnici professionali che siano anche soggetti formatori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Al corso hanno aderito circa 1.900 docenti, che grazie all’iniziativa avranno la possibilità di accrescere le proprie competenze in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di condividerle così con gli studenti e i docenti tutor coinvolti nei PCTO.

Non resta che attendere per vedere quali effetti potranno completare le novità appena introdotte, con la speranza che nell’attesa si possano evitare altre tragedie sul lavoro.

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