Sicurezza sul lavoro: 1.147 infortuni mortali nel 2023, calo del 9,5 per cento sul 2022

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

La relazione annuale INAIL indica che nel 2023 sono calate le denunce di infortunio e gli incidenti mortali. I numeri provvisori relativi al 2024 però non seguono tale tendenza. Dalla patente a crediti all'assicurazione obbligatoria nelle scuole fino la bando ISI, le misure per favorire prevenzione e sicurezza

Sicurezza sul lavoro: 1.147 infortuni mortali nel 2023, calo del 9,5 per cento sul 2022

Sono 1.147 infortuni mortali denunciati nel 2023, il 9,5 per cento in meno rispetto al 2022.

Questo uno dei dati salienti della relazione INAIL 2023, presentata oggi nell’aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari della Camera dal Presidente dell’Istituto.

Il calo delle denunce registrato lo scorso anno però non sembra seguire il trend positivo, almeno stando ai numeri provvisori relativi ai primi 8 mesi del 2024 che mostrano un aumento rispetto al 2023.

Sono diverse le misure introdotte o potenziate per favorire la salute e la sicurezza sul posto di lavoro ma anche la prevenzione. Dal potenziamento del bando ISI alla conferma dell’assicurazione INAIL nelle scuole, fino alla recente introduzione della patente a crediti per lavorare nei cantieri.

Sicurezza sul lavoro: 1.147 infortuni mortali nel 2023, calo del 9,5 per cento sul 2022

Questa mattina a Roma il Presidente INAIL, Fabrizio D’Ascenzo, ha presentato alla Camera la Relazione annuale 2023 dell’Istituto, che illustra l’andamento di infortuni e malattie professionali, il bilancio delle attività svolte e la strategia per affrontare il futuro della salute e della sicurezza sul lavoro.

Dall’analisi dell’andamento infortunistico emerge che nel 2023 le denunce di infortunio sono calate rispetto all’anno precedente.

In diminuzione sia gli infortuni denunciati complessivamente, 590.000 (-16,1 per cento rispetto ai circa 704.000 del 2022), sia quelli con esito mortale che ammontano a 1.147 (-9,5 per cento rispetto ai 1.268 del 2022).

Il 18,1 per cento degli infortuni, si evidenzia nella relazione, è avvenuta fuori dall’azienda, quindi in occasione di lavoro con mezzo di trasporto, oppure in itinere, cioè nel tragitto casa-lavoro.

Per quanto riguarda i settori prevalentemente interessati, la maggior parte delle denunce proviene da quello delle attività manifatturiere, seguito da sanità e assistenza sociale e costruzioni.

La maggior parte delle denunce di infortunio con esito mortale, invece, proviene dal settore delle costruzioni e da quello del trasporto e magazzinaggio.

Dati in calo quindi nel 2023 anche se, come si legge comunicato dello scorso 10 ottobre con i dati provvisori aggiornati ad agosto, nei primi 8 mesi dell’anno le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono maggiori rispetto a quelle registrate nello stesso periodo del 2023, sempre con il settore delle costruzioni in testa.

È proprio sul settore delle costruzioni che si concentra uno degli ultimi interventi del Governo in matria di sicurezza, cioè la nuova patente a crediti per lavorare nei cantieri, introdotta dal decreto PNRR bis e operativa dal 1° ottobre 2024.

Imprese e professionisti che operano all’interno di cantieri fissi o mobili sono infatti tenuti a richiedere il documento all’Ispettorato del Lavoro così da per poter svolgere la loro attività.

La sicurezza sul lavoro passa anche per le scuole

Prevenzione e sicurezza sono le due parole chiave evidenziate dal Presidente INAIL, il quale ha posto l’accento sull’estensione della copertura assicurativa obbligatoria ai lavoratori e alle lavoratrici sportive, ai giornalisti ex INPGI e agli studenti e al personale scolastico di tutti gli ordini e gradi.

Una misura, quest’ultima, confermata dal decreto Omnibus, che ne ha previsto l’estensione anche al prossimo anno scolastico.

Un aspetto sottolineato anche dalla Ministra del Lavoro, Marina Calderone, nel corso del suo intervento:

“Abbiamo fatto una scelta assolutamente condivisa e sostenuta a livello trasversale: quella di mettere in protezione studenti e personale scolastico perché era importante avere dei luoghi di formazione sicuri e portare la cultura della sicurezza.

Credo sia importante investire su questo e sostenere il disegno di legge che porterà l’insegnamento dei diritti del lavoro e della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro.”

Il potenziamento del bando ISI, con oltre 500 milioni stanziati per l’edizione 2023, e il rafforzamento dell’azione ispettiva, con nuove assunzioni per INPS, INAIL e INL, rappresentato passaggi importanti, hanno sottolineato ancora D’Ascenzo e Calderone.

Sono infatti 1.600 le nuove assunzioni di nuovi ispettori del lavoro disposte. Dal 2010 inoltre per le varie edizioni dei bandi ISI sono stati stanziati oltre 3,5 miliardi di euro a fondo perduto per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che hanno permesso il finanziamento di più di 46.000 progetti. La pubblicazione della graduatoria definitiva dei beneficiari dell’ultima edizione è prevista entro la fine del mese.

Aspetti chiave evidenziati anche dalla Premier Giorgia Meloni, in un messaggio al Presidente D’Ascenzo:

“Dal 1° ottobre è operativa la “patente a crediti” per il settore dell’edilizia, una novità importante che non solo monitora ma anche incentiva il miglioramento delle condizioni di sicurezza nei cantieri, premiando le imprese virtuose e sanzionando quelle che non lo sono. Abbiamo incoraggiato le imprese a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, anche attraverso le maggiori risorse stanziate per i bandi ISI, passate dai 333 milioni di euro del 2022 ai 500 milioni per il 2024.”

Intervenuti sono arrivati anche sul piano delle sanzioni, sia amministrative che penali, con la reintroduzione del reato di somministrazione illecita di lavoro.

Ad ogni modo, è ancora presto per dire se sarà sufficiente. A determinare l’efficacia (o meno) delle novità più recenti contribuirà anche la relazione INAIL del prossimo anno, che sarà relativa appunto al 2024.

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