Rimborso IVA e compensazione, esonero dal visto per chi ha aderito al concordato

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazione IVA

Con la presentazione della dichiarazione IVA 2025 entra in campo uno dei benefici legati all'adesione al concordato preventivo biennale: più alta la soglia per il visto di conformità per il rimborso o la compensazione del credito maturato

Rimborso IVA e compensazione, esonero dal visto per chi ha aderito al concordato

L’adesione al concordato preventivo biennale esplica i suoi primi benefici con l’avvio della stagione della dichiarazione IVA 2025.

I titolari di partita IVA che hanno aderito al patto con il Fisco beneficiano del regime premiale ISA: la soglia per l’apposizione del visto di conformità sale a 70.000 euro in relazione al rimborso dell’IVA così come all’utilizzo in compensazione del credito maturato.

Rimborso IVA e compensazione, esonero dal visto per chi ha aderito al concordato

Non solo punti critici. Il concordato preventivo biennale, che ha fatto e continua a far discutere, prevede alcuni vantaggi operativi per chi ha scelto di aderirvi.

Con la dichiarazione IVA 2025 parte la messa alla prova dei benefici legati all’adesione al patto con il Fisco, con regole più soft relative all’utilizzo in compensazione così come in relazione alla richiesta di rimborso del credito IVA.

In particolare, per effetto di quanto previsto dal comma 3, articolo 19 del decreto legislativo n. 13/2024, ai contribuenti che hanno aderito alla proposta di concordato preventivo biennale sono riconosciuti i benefici, compresi quelli relativi all’imposta sul valore aggiunto, previsti dal comma 11 dell’art. 9-bis del D.L. 50/2017, convertito, con modificazioni, dalla legge 96/2017.

Si tratta nello specifico dei benefici premiali ISA che, per quanto concerne l’IVA, consistono:

  • nell’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti per un importo non superiore a 70.000;
  • nell’esonero dall’apposizione del visto di conformità ovvero dalla prestazione della garanzia per i rimborsi IVA per un importo non superiore a 70.000 euro annui

L’esonero dal visto fino alla soglia di 70.000 euro si applica in automatico, e quindi senza tener conto del punteggio ISA, ai contribuenti che hanno aderito al concordato preventivo per il biennio 2024-2025.

L’esonero dal visto per chi ha aderito al patto con il Fisco nella dichiarazione IVA 2025

Dal punto di vista operativo, l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per i rimborsi IVA e per le compensazioni fino a 70.000 euro entra nel modello IVA 2025 nella casella “Esonero dall’apposizione del visto di conformità”, all’interno della sezione “Firma della dichiarazione.”

Così come indicato nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, si tratta della casella dedicata ai contribuenti che applicano gli ISA e conseguono i livelli di affidabilità fiscale individuati dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 22 aprile 2024, che dovrà essere barrata anche da coloro che hanno aderito al concordato preventivo biennale.

Si ricorda che l’esonero dal visto per rimborsi e compensazioni IVA fino a 70.000 euro spetta ai soggetti ISA con punteggio pari almeno a 9. I titolari di partita IVA con ISA pari almeno a 8 avranno beneficiano dell’esonero fino alla soglia di 50.000 euro.

L’aver accettato il patto con il Fisco consente quindi ai titolari di partita IVA di collocarsi tra i contribuenti ritenuti maggiormente affidabili e, quindi, destinatari di una “corsia privilegiata” in materia di utilizzo delle somme maturate.

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