Acconti 2017 da ricalcolare di corsa entro la scadenza del 30 giugno: il DL 50/2017 modifica infatti le aliquote relative alle deduzioni Ace da applicare. Esiste ancora lo Statuto dei diritti del contribuente?
Il DL 50/2017, approvato definitivamente e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, contiene numerose novità.
Tra queste une di quelle più indecenti è la nuova regolamentazione delle aliquote relative alle deduzioni Ace (Aiuto alla Crescita Economica).
La nuova normativa rivede le aliquote da applicare per il calcolo delle relative deduzioni, prevedendo altresì che il calcolo degli acconti debba essere eseguito prendendo come riferimento queste ultime.
Ma si tratta di una palese violazione dello Statuto dei Diritti del Contribuente, il quale prevede una norma fiscale non può disporre norme retroattive, salvo che non sia espressamente previsto (cosa che il DL 50/2017 non fa).
Si ricorda che la legge istitutiva prevedeva in via transitoria, per il primo triennio di applicazione, l’aliquota al 3%, poi modificata a seconda dei diversi periodi di imposta considerati:
- 4 % al 31 dicembre 2014;
- 4,5% al 31 dicembre 2015;
- 4,75% al 31 dicembre 2016;
- 1,6% al 31 dicembre 2017;
- 1,5% al 31 dicembre 2018.
È stata eliminata la norma introdotta proprio dal DL 50/2017 che prevedeva una base di calcolo mobile in ordine ai 5 anni antecedenti a quello della dichiarazione dei redditi in oggetto.
Tali modifiche determinano l’obbligo di ricalcolare gli acconti relativi al 2017 per le società, che devono simulare per il 2016 l’imposta che sarebbe stata dovuta in base alle nuove aliquote.
Con il rischio concreto che i contribuenti si vedano recapitare degli avvisi di irregolarità nel caso in cui abbiano già versato gli acconti prima dell’approvazione definitiva del DL 50/2017. Come dire: sei ligio nel pagamento delle imposte? E io Stato ti punisco! Pazzesco veramente.
Un altro aspetto tragicomico è la possibilità che la norma contenuta nell’articolo 7 del DL 50/2017 venga ritenuta illegittima in violazione dello Statuto dei diritti del contribuente sopra richiamato. La conseguenza sarebbe - grottescamente - l’esigenza di un doppio ricalcolo degli acconti, in questo caso secondo quelle che erano le previsioni precedenti.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Ricalcolo Ace 2017 e acconti: le novità introdotte dalla manovra