Quadro VQ dichiarazione IVA 2025: istruzioni per la compilazione

Domenico Catalano - Dichiarazione IVA

Nella dichiarazione IVA 2025 il Quadro VQ è utilizzato per determinare i versamenti periodici omessi. Per la compilazione si fa riferimento alle istruzioni dell'Agenzia delle Entrate

Quadro VQ dichiarazione IVA 2025: istruzioni per la compilazione

Il Quadro VQ della dichiarazione IVA 2025 serve per determinare il credito maturato a seguito di versamenti di IVA periodica non spontanei oppure ripresi dopo la sospensione per eventi eccezionali.

Per la compilazione della sezione è necessario seguire le apposite istruzioni fornite dell’Agenzia delle Entrate.

Il modello deve poi trasmesso dai titolari di partita IVA obbligati entro il termine canonico del 30 aprile.

A cosa serve il Quadro VQ della dichiarazione IVA 2025

I titolari di partita IVA tenuti all’adempimento possono inviare la dichiarazione IVA 2025, relativa al periodo d’imposta 2024, dal 1° febbraio ed entro la scadenza del 30 aprile.

La dichiarazione da compilare si può scaricare direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate, qui il relativo file:

Agenzia delle Entrate - Modello IVA 2025
Scarica il Modello IVA 2025 relativo al periodo d’imposta 2024

I professionisti tenuti all’adempimento devono compilare la dichiarazione seguendo le apposite istruzioni per la compilazione:

Agenzia delle Entrate - Modello IVA 2025
Scarica le istruzioni per la compilazione

Il Quado VQ della dichiarazione IVA 2025 è utilizzato per determinare il credito maturato a seguito di versamenti di IVA periodica non spontanei oppure ripresi dopo la sospensione per eventi eccezionali, relativi ad anni d’imposta precedenti quello di riferimento della dichiarazione 2025.

Questo è composto da diversi moduli a seconda del numero di versamenti periodici omessi. Ogni parte del quadro VQ si compone di 11 colonne.

Ad ogni modo, la compilazione di più moduli, a causa della presenza di più quadri VQ, non modifica il numero di moduli di cui si compone la dichiarazione da indicare sul frontespizio.

Vediamo ora come compilare il modulo VQ1, dal momento che gli altri devono essere compilati nella stessa maniera.

Istruzioni per la compilazione del Quadro VQ: le colonne da 1 a 5

Come detto, il modulo VQ1, così come i seguenti, è composto da 11 colonne. Nelle prime 5 i contribuenti devono indicare i seguenti dati.

Nella colonna 1 va specificato l’anno d’imposta cui si riferisce l’IVA periodica non versata.

Nella colonna 2 va indicata la differenza, se positiva, tra l’IVA periodica dovuta e l’IVA periodica versata, pari alla differenza tra il campo 2 e la somma dei campi 3, 4 e 5 del rigo VL30 della dichiarazione annuale relativa all’anno d’imposta di colonna 1 ovvero del rigo VW30 nel caso di una procedura di liquidazione dell’IVA di gruppo.

Alla colonna 3, con riferimento all’anno d’imposta indicato in colonna 1, va indicata la differenza, se positiva, tra il credito che si sarebbe generato qualora l’IVA periodica dovuta fosse stata interamente versata entro la data di presentazione della relativa dichiarazione annuale (credito potenziale) e il credito effettivamente liquidato nel rigo VL33 della medesima dichiarazione.

Il rigo va compilato solo se la predetta differenza è positiva e, in tal caso, va comunque compilato anche in assenza di versamenti non spontanei.

Il “credito potenziale” è pari al risultato, se positivo, della somma algebrica dei seguenti campi del quadro VL della dichiarazione relativa all’anno d’imposta di colonna 1:

“(VL4 + VL11, col. 1 + VL12, col. 1 + VL24 + VL25 + VL26 + VL27 + VL28 + VL29 + VL30, col. 1 + VL31) – (VL3 + VL20 + VL21 + VL22 + VL23).”

Nel caso in cui i versamenti da indicare nelle colonne 5 e 6 e 7 si riferiscono all’imposta relativa a una procedura di liquidazione dell’IVA di gruppo, il credito effettivamente liquidato è quello indicato nel rigo VW33 del quadro VW del prospetto IVA 26 PR mentre il credito potenziale è quello che risulta dalla somma algebrica, se positiva, dei seguenti campi del citato quadro VW della dichiarazione relativa all’anno d’imposta di colonna 1:

“(VW4 + VW25 + VW26 + VW27 + VW28, col. 1 + VW29 + VW30, col. 1, + VW31) - (VW3 + VW20 + VW21 + VW22 + VW23 + VW24).”

Nella colonna 4 bisogna indicare l’’ammontare dell’IVA periodica relativa all’anno d’imposta di colonna 1 versata fino alla data di presentazione della dichiarazione relativa all’anno d’imposta precedente a seguito:

  • del ricevimento di comunicazioni d’irregolarità;
  • della notifica di cartelle di pagamento;
  • di versamenti precedentemente sospesi.

Tale importo è pari alla somma dei versamenti indicati nelle colonne 4, 5, 6 e 7 del quadro VQ del modello precedente, riferiti al medesimo anno di colonna 1.

Alla colonna 5 si specifica l’ammontare dell’IVA periodica relativa all’anno d’imposta di colonna 1 versata nel periodo compreso tra il giorno successivo alla data di presentazione della dichiarazione relativa al 2023 e la data di presentazione della dichiarazione relativa al presente anno d’imposta, a seguito del ricevimento di comunicazioni d’irregolarità (quota d’imposta dei versamenti effettuati con codice tributo 9001 e come anno di riferimento quello di colonna 1).

Istruzioni per la compilazione del Quadro VQ: le colonne da 6 a 11

Anche le ultime cinque colonne del quadro VQ1 della dichiarazione IVA 2025, devono essere compilate secondo le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate. Qui devono essere indicati i seguenti dati.

Alla colonna 6 bisogna specificare l’ammontare dell’IVA periodica relativa all’anno d’imposta di colonna 1 versata, a seguito della notifica di cartelle di pagamento, nel periodo compreso tra il giorno successivo alla data di presentazione della dichiarazione relativa al 2023 e la data di presentazione della dichiarazione relativa al presente anno d’imposta.

Nella colonna 7 va indicato l’ammontare dell’IVA periodica relativa all’anno d’imposta di colonna 1 versata, a seguito della ripresa dei versamenti dopo la sospensione per eventi eccezionali nel periodo compreso tra il giorno successivo alla data di presentazione della dichiarazione relativa al 2023 e la data di presentazione della dichiarazione relativa al presente anno d’imposta.

Alla colonna 8 si indica l’ammontare del credito che matura per effetto dei versamenti esposti nelle precedenti colonne 5, 6 e 7. L’importo del credito è pari al risultato, se positivo, del seguente calcolo:

“(col. 5 + col. 6 + col. 7) – il maggiore tra (col. 2 – col. 3 – col. 4) e 0.”

Nella colonna 9 va indicato il codice fiscale del soggetto cui si riferiscono i versamenti se diverso dal soggetto che presenta la dichiarazione (ad esempio, in caso di incorporazione qualora l’IVA periodica non sia stata versata dall’incorporata e i relativi versamenti non spontanei siano effettuati dall’incorporante).

Nella colonna 10, in presenza di più moduli a seguito di trasformazioni sostanziali soggettive che comportano la compilazione di più sezioni 3 del quadro VL, si indica il numero che individua il primo dei moduli riferiti al soggetto partecipante alla trasformazione (compreso il dichiarante) che ha effettuato i versamenti periodici IVA, a seguito del ricevimento di comunicazioni d’irregolarità e/o a seguito della notifica di cartelle di pagamento, prima dell’operazione straordinaria.

Infine la colonna 11 va barrata da parte della società controllante di una procedura di liquidazione dell’IVA di gruppo qualora i versamenti indicati nelle colonne 5, 6 e 7 si riferiscono all’IVA periodica relativa alla medesima procedura.

Sono queste le istruzioni per la compilazione del Quadro VQ della dichiarazione IVA 2025.

I titolati di partita IVA obbligati devono trasmettere il modello all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza del 30 aprile 2025.

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