Arriva una proroga per la cassa integrazione in deroga del comparto moda. I datori di lavoro del settore potranno fare domanda di sostegno al reddito anche per il periodo di tempo fino al 31 gennaio 2025
L’INPS informa che è stata prorogata la misura di sostegno al reddito prevista per il lavoratori del settore moda.
La cassa integrazione in deroga consente di accedere ad un trattamento integrativo, comprensivo di contribuzione figurativa.
Inizialmente era prevista solo per 9 settimane, tuttavia in seguito alla conversione in legge del decreto n. 160/2024 è stato ampliato il periodo tutelato, che ora ammonta a 12 settimane.
Per accedere alla cassa integrazione in deroga, il periodo in questione deve essere collocato entro il 31 gennaio 2025.
Cassa integrazione settore moda: proroga per gennaio 2025
Per fronteggiare la crisi che sta colpendo il comparto moda è stata prorogata la cassa integrazione in deroga alla quale possono fare domanda i datori di lavoro del settore, come previsto dalla legge n. 199/2024.
Questo quanto riferito dall’INPS tramite un comunicato stampa diffuso il 15 gennaio 2025.
Nello specifico, la misura ha subito modifiche in seguito alla conversione in legge del decreto n. 160/2024, introducendo la possibilità di fare domanda per l’integrazione salariale per un periodo massimo pari a 12 settimane, ovvero tre settimane in più rispetto alle 9 originariamente previste.
Queste ultime devono necessariamente essere collocate entro il 31 gennaio 2025.
Si ricorda che le integrazioni al reddito in questione sono concesse nei limiti di spesa di 73,6 milioni di euro per l’anno 2024 e di 36,8 milioni di euro per l’anno 2025.
Inoltre, il trattamento economico previsto dalla cassa integrazione in deroga è pari all’80 per cento della retribuzione globale cui avrebbe avuto titolo il lavoratore per le ore di lavoro non prestate.
Cassa integrazione settore moda: chi può richiederla?
Come reso noto dall’INPS nel comunicato stampa sopracitato, la cassa integrazione in deroga per il comparto moda può essere richiesta dai datori di lavoro del settore a partire dal 14 gennaio 2025.
Tuttavia tale possibilità è, attualmente, concessa solo per quei datori di lavoro che rispettano i requisiti individuati nella circolare INPS n. 99/2024.
Per coloro il cui accesso all’integrazione salariale è stato reso possibile grazie all’ampliamento della platea di beneficiari disposto dalla conversione in legge del decreto sopracitato, bisognerà attendere che l’INPS pubblichi la circolare con le relative istruzioni operative.
Per ora, quindi, la facoltà di fare domanda è riservata ai datori di lavoro, anche artigiani, dei settori tessile, dell’abbigliamento, calzaturiero e conciario che siano in possesso dei seguenti requisiti:
- sono classificati dall’INPS, ai sensi dell’articolo 49 della legge 9 marzo 1989, n. 88, nei settori Industria o Artigianato;
- svolgono le attività identificate dai codici ATECO 2007 riportati nell’Allegato n. 1 della circolare INPS n. 99 del 26 novembre 2024;
- hanno una forza occupazionale media inferiore o pari a 15 dipendenti, rilevata nel semestre precedente alla data di presentazione della domanda di accesso alla misura di sostegno al reddito;
- hanno già raggiunto, alla data di trasmissione dell’istanza, i limiti di durata massima dei trattamenti di integrazione salariale previsti dagli articoli 4 e 12 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148 (datori di lavoro del settore industriale), o quelli previsti dal Regolamento del Fondo di solidarietà bilaterale alternativo per l’Artigianato (di seguito, FSBA), di cui all’articolo 27 del medesimo decreto legislativo per l’accesso all’Assegno di integrazione salariale.
Si ricorda che il trattamento è destinato ai lavoratori che, alla data di presentazione della domanda, posseggono un’anzianità lavorativa di almeno 30 giorni, maturati presso l’unità produttiva interessata dall’istanza.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Cassa integrazione settore moda: proroga per gennaio 2025