Patente a crediti, pronto il decreto: stop in caso di infortunio mortale

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Pronto il decreto per l'attuazione della nuova patente a crediti per la sicurezza nei cantieri. Una delle novità prevede la sospensione obbligatoria della patente e dell'attività fino a 12 mesi in caso di infortunio mortale

Patente a crediti, pronto il decreto: stop in caso di infortunio mortale

Quasi tutto pronto per la partenza della patente a crediti per lavorare nei cantieri dal 1° ottobre.

Il Ministero del Lavoro ha presentato alle parti sociali la versione finale del decreto attuativo della misura, ora in attesa solo della firma.

Il testo definisce le modalità di presentazione della domanda, i contenuti informativi della patente, le procedure per la sospensione cautelare nel caso degli infortuni più gravi e l’attribuzione, l’incremento e il recupero dei crediti.

Patente a crediti, pronto il decreto: stop in caso di infortunio mortale

Il Ministero del Lavoro con la nota del 23 luglio ha annunciato che il decreto attuativo della patente a crediti per lavorare nei cantieri è pronto.

La versione definitiva del testo, infatti, è stata presentata ieri alla parti sociali, manca solo la firma della Ministra Calderone e la pubblicazione.

Sono diverse le novità che preparano il terreno per l’operatività della misura introdotta dal decreto PNRR bis, prevista per il 1° ottobre 2024.

Si tratta, ricordiamo, di un sistema di qualificazione a crediti per chi opera nei cantieri temporanei o mobili (sono esclusi solamente coloro che effettuano solo forniture o prestazioni intellettuali). La patente avrà un punteggio base iniziale e le imprese o i professionisti potranno lavorare se ne possiedono a sufficienza.

Non si partirà da una base di 100 punti, come ipotizzato qualche giorno fa, ma come previsto inizialmente la patente sarà rilasciata con 30 punti base e le imprese non potranno lavorare con meno di 15.

Tra le novità si fa spazio soprattutto la sospensione obbligatoria della patente e dell’attività fino a 12 mesi in caso di infortunio mortale.

Sospensione fino a un anno anche nel caso in cui nei cantieri si verifica un incidente imputabile al datore di lavoro (oppure al delegato o al dirigente), almeno a titolo di colpa grave. Scatta a seconda della gravità degli infortuni, delle violazioni in materia di salute e sicurezza e della recidiva.

In entrambi i casi, l’Ispettorato del Lavoro verificherà direttamente il ripristino delle condizioni di sicurezza all’interno del cantiere.

Patente a crediti: domanda e incremento, decurtazione e recupero dei crediti

La domanda per ottenere la patente a crediti deve essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa e dal lavoratore autonomo. Sarà necessario autocertificare il possesso di una serie di requisiti, tra cui l’iscrizione alla Camera di commercio, l’adempimento degli obblighi formativi e il possesso del DURC.

Il decreto attuativo definisce poi anche le modalità di attribuzione, incremento e di recupero dei crediti.

Come detto, si parte da una base di 30 punti e per operare ne bastano 15. I crediti vengono decurtati in seguito a provvedimenti definitivi (sentenza passata in giudicato o ordinanza ingiunzione definitiva) e nella misure indicate nella tabella all’allegato 2-bis al decreto PNRR.

In particolare, per un infortunio mortale vengono tolti da 20 a 40 punti, 15 per assoluta inabilità permanente al lavoro e 10 per malattia professionale.

In aggiunta ai 30 crediti base, come anticipato dal Sole24Ore, il decreto prevede anche l’attribuzione di ulteriori punti fino a un massimo di 100:

  • 10 punti vengono riconosciuti in base all’anzianità di iscrizione alla Camera di commercio;
  • fino a 30 crediti per attività, investimenti o formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro;
  • 1 punto ogni biennio (fino a 20 crediti) se non si subiscono decurtazioni di punteggio;
  • fino a 10 per altre caratteristiche (forza lavoro, attività di consulenza).

L’obbligo di formazione scatta sotto i 15 punti, un aspetto criticato dai sindacati, in particolare CGIL e UIL, che sottolineano anche che i punti vengono decurtati solamente dopo una sentenza passata in giudicato e quindi non in temi brevi. Criticità anche sul numero di crediti che si possono ottenere quando il massimo decurtabile, in caso di infortunio mortale, è 40 punti.

Per ulteriori dettagli si attende ora la firma e la pubblicazione del decreto del Ministero del Lavoro.

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