Crescono le aperture delle partite IVA nel secondo trimestre del 2024. I dati del MEF evidenziano un incremento del 2,5% rispetto al 2023.
Partite IVA, i dati pubblicati dal MEF evidenziano 121.542 nuove aperture pari al 2,5% in più rispetto al 2023.
È il settore commerciale quello che ha registrato il maggior numero attivazioni.
I principali incrementi sono stati osservati nel Lazio, nel Friuli Venezia-Giulia e in Campania. In calo Valle d’Aosta, Marche e Molise.
Analizziamo di seguito i dati del secondo trimestre del 2024.
Partite IVA: crescono le aperture, i dati territoriali e del settore produttivo
I dati pubblicati dal MEF sul secondo trimestre del 2024 evidenziano 121.542 nuove aperture di partite IVA, il 2,5% in più rispetto al 2023.
Dal punto di vista territoriale, è stato osservato al Nord Italia il maggior numero di nuove partite IVA (46,5%), seguito dal Sud e dalle Isole (31,3%) e dal Centro (21,9%).
Confrontando i dati con quelli del medesimo periodo del 2023, i principali incrementi sono stati riscontrati nelle regioni Lazio (+ 11,6%), in Friuli Venezia-Giulia (+6,5%) e in Campania (6,1%).
Diversamente, sono risultate essere la Valle d’Aosta (-11,3%), le Marche (-8,9%) e il Molise (-8,3%) le regioni dov’è stato registrato un calo delle aperture.
Dal punto di vista produttivo, secondo quanto riportato dal MEF, il settore del commercio, con il 18,6% del totale, è quello con il maggior numero di nuove attivazioni di partite IVA, seguito da quello delle attività professionali (17,1%) e quello delle costruzioni (10,3%).
Rispetto al 2023 le variazioni più significative sono state osservate nel campo dei servizi di alloggio e di ristorazione (+2%), in quello agricolo (+1,9%) e in quello commerciale (1,2%).
Partite IVA: prevalenza di quota maschile nelle nuove aperture
I dati ripartiti per natura giuridica pubblicati dal MEF mostrano che il maggior numero di nuove attivazioni di partite IVA è stato effettuato da persone fisiche (67,5%), seguite dalle società di capitali (24,7%) e dalle società di persone (3,2%). Il restante 4,6% è invece rappresentato dalle quote "non residenti" e «altre forme giuridiche».
Confrontando le informazioni con quelle risalenti al secondo trimestre del 2023 si osserva un incremento degli avviamenti per quanto riguarda le società di capitali (+12,4%), le società di persone (+11,9%) e i «non residenti» e le «altre forme giuridiche» (+3,9%).
Per quanto riguarda le aperture di partite IVA da parte di persone fisiche, queste ultime hanno subito una lieve flessione rispetto allo scorso anno (-1,1%).
Analizzando nello specifico la situazione, dai dati del MEF risulta che nel secondo trimestre del 2024 il 61% delle attivazioni della suddetta categoria sia stata effettuata da uomini.
Inoltre, quasi la metà della quota maschile (48%) risulta essere un giovane di età inferiore o uguale a 35 anni. Le restanti aperture (30,9%) sono state effettuate da uomini tra i 36 e i 50 anni.
Rispetto allo scorso anno è stato osservato un piccolo incremento di attivazioni di partite IVA (2,9%) soltanto nella fascia di età compresa tra i 51 e i 65 anni, in calo quelle effettuate dagli over 65 (-2,6%).
I dati relativi al periodo in esame hanno rivelato che 56.020 soggetti, pari al 46,1% delle nuove aperture, hanno aderito al regime forfettario, evidenziando una lieve flessione rispetto al 2023 (1,1%).
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Partite IVA, crescono le aperture: i dati MEF del secondo trimestre 2024