Modello ISEE 2020, nuovi controlli da parte dell'INPS sui conti correnti. A partire dalle DSU presentate dal 1° gennaio, sia precompilate che non, le verifiche dell'istituto si estendono anche al saldo e alla giacenza media del patrimonio mobiliare dichiarato dal contribuente per tutti i componenti del nucleo familiare. Le novità sono contenute nel messaggio numero 96 del 13 gennaio.
Nuovi controlli sui conti correnti indicati nel modello ISEE 2020: a partire dalle DSU presentate dal 1° gennaio le verifiche INPS si estendono anche al saldo e alla giacenza media dei rapporti finanziari autodichiarati.
Le novità sono parte del messaggio INPS n. 96 del 13 gennaio 2020, con il quale sono state fornite le istruzioni relative alla compilazione della DSU precompilata ai fini ISEE.
Le nuove verifiche guarderanno in maniera dettagliata a quanto indicato nei quadri FC2 delle DSU, la sezione relativa ai dati del patrimonio mobiliare del dichiarante e del proprio nucleo familiare relativa, ad esempio, a conti correnti, conto deposito titoli e buoni fruttiferi.
Nel caso di riscontro di omissioni o difformità da parte dell’INPS, al contribuente vengono offerte diverse soluzioni: la presentazione di una nuova DSU, la rettifica di quella contestata, oppure la richiesta delle prestazioni agevolate con il modello ISEE originario, presentando ulteriori documenti all’Ente erogatore.
Analizziamo di seguito le novità illustrate nel messaggio INPS per spiegare, in maniera chiara, l’effetto dei nuovi controlli sul saldo e sulla giacenza media dei conti correnti indicati nella DSU ai fini ISEE 2020.
Modello ISEE 2020, nuovi controlli sui conti correnti: verifiche su saldo e giacenza media
Il patrimonio mobiliare autodichiarato dal contribuente diventa una delle informazioni privilegiate dei controlli INPS sul modello ISEE, e non è cosa nuova l’attenzione particolareggiata per i dati inseriti nella DSU in merito a conti correnti bancari e postali.
Su questi vengono effettuati controlli automatici, sulla base delle informazioni contenute nell’Archivio dei rapporti finanziari dell’Agenzia delle Entrate, per riscontrare eventuali difformità tra i dati indicati dal contribuente e quelli contenuti nelle banche dati pubbliche.
A partire dal 1° gennaio 2020 però le verifiche INPS si faranno più approfondite. Come comunicato nel messaggio numero 96:
“a decorrere dal 1° gennaio 2020, il controllo del patrimonio mobiliare sia per la DSU non precompilata che per quella precompilata (in caso di modifiche dei dati del patrimonio mobiliare precompilati) riguarderà le informazioni relative al saldo e alla giacenza dei rapporti posseduti.”
Per chi si avvale della DSU precompilata, i controlli saranno avviati esclusivamente nel caso di modifiche rispetto ai dati inseriti dall’INPS.
Nel caso di incongruenze tra i dati dichiarati dal contribuente e quelli contenuti nell’Archivio dell’Agenzia delle Entrate condiviso con l’INPS, le difformità sul valore di saldo e giacenza media del conto contestato saranno riportate nella sezione annotazioni del modello ISEE.
I controlli riguarderanno il valore del patrimonio complessivo del nucleo e, nel campo annotazioni dell’attestazione ISEE, saranno riportati i seguenti dati:
- codici fiscali dei componenti per i quali sono state rilevate le omissioni o difformità,
- elenco dei rapporti finanziari esistenti nell’Anagrafe dei rapporti,
- codice fiscale dell’operatore finanziario e la sua denominazione (Banca, Poste italiane, ecc.),
- data di inizio ed eventuale data di fine dei rapporti finanziari.
Controlli saldo e giacenza media conto corrente: modifica modello ISEE 2020 non obbligatoria
Saranno tre le vie che il contribuente potrà imboccare nel caso di difformità segnalate dall’INPS in merito al valore di saldo e giacenza media dei conti correnti indicati nella DSU.
In primo luogo, sarà possibile presentare una nuova DSU ai fini del rilascio del modello ISEE 2020, includendovi le informazioni precedentemente omesse o esposte in maniera non corretta.
Nel caso di presentazione tramite CAF e qualora si riscontrino errori di compilazione, sarà possibile rivolgersi presso questi per richiedere la rettifica della DSU con effetto retroattivo. In tal caso, l’INPS specifica che all’atto della rettifica il CAF dovrà inserire nel campo “data di presentazione” la data di iniziale presentazione della DSU che si intende rettificare.
La modifica della DSU e la richiesta di ricalcolo del modello ISEE non sarà tuttavia obbligatoria.
Il contribuente potrà presentare domanda per la prestazione agevolata di interesse presentando il modello ISEE recante omissioni o difformità. In tal caso, tuttavia, l’Ente erogatore (ad esempio il Comune) potrà richiedere ulteriore documentazione al contribuente, al fine di verificare la completezza e la veridicità dei dati autodichiarati.
Servirà quindi uno step ulteriore e, come specificato dall’INPS, il contribuente dovrà rivolgersi presso la banca o l’ufficio postale che ha trasmesso all’Agenzia delle Entrate i dati dei rapporti finanziari di cui questi è intestatario.
Ovviamente, nel caso di omissioni da parte del contribuente, resta possibile per l’INPS e per l’Ente erogatore della prestazione, contestare e sanzionare ex-post il comportamento fraudolento.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Modello ISEE 2020, nuovi controlli sui conti correnti: verifiche su saldo e giacenza media