Legge di Bilancio 2020: fisco, pensioni e lavoro, le possibili novità

Come sarà la Legge di Bilancio 2020 e quali le novità che potrebbero dare corpo alla Manovra? Tra fisco, pensioni e lavoro, analizziamo le ipotesi allo studio del Governo.

Legge di Bilancio 2020: fisco, pensioni e lavoro, le possibili novità

Legge di Bilancio 2020, si entra nel vivo della Manovra: sarà entro la fine di settembre che dovrà essere approvata la Nota al DEF, documento che renderà più chiare le intenzioni del Governo.

Se le novità attese sono molte, è ormai chiaro che le risorse a disposizione scarseggiano. La Legge di Bilancio 2020, che potrebbe assestarsi intorno al valore di 35 miliardi di euro, avrà come primo scopo quello di evitare l’aumento dell’IVA, misura che costerà ben 23 miliardi di euro e che, assieme ai 5 miliardi necessari per le spese indifferibili, assorbirà buona parte delle risorse disponibili.

Su fisco, lavoro e pensioni sono tuttavia attese diverse novità dalla Legge di Bilancio 2020. Oltre all’IVA, è sul cuneo fiscale che il Governo intende intervenire, con il fine di ridurre le tasse in busta paga dei lavoratori dipendenti.

Potrebbero essere le novità fiscali la chiave di volta per l’attuazione delle ulteriori misure attese in campo pensionistico e sul lavoro. Si parla della possibilità di estensione della fattura elettronica anche a minimi e forfettari dal 2020, per incrementare la lotta all’evasione IVA, così come di altre misure parallele (tra cui l’ipotetica tassa sul contante) e di un taglio alle agevolazioni fiscali necessario per dare il via ad una vera spending review.

Si attendono dalla Legge di Bilancio 2020 anche novità in materia di pensioni: c’è chi ipotizza il ridimensionamento di Quota 100 e chi auspica un intervento in favore dei lavoratori precoci che, già dallo scorso anno, attendono l’estensione della Quota 41.

In attesa dei dettagli che arriveranno con l’aggiornamento al DEF, passiamo in rassegna le possibili novità della Legge di Bilancio 2020.

Legge di Bilancio 2020: le novità fiscali attese in materia di IVA

Stando alle prime ipotesi circolare, sarà il fisco il grande protagonista della Legge di Bilancio 2020.

La prima novità vedrà indubbiamente come protagonista l’IVA, in diverse sfaccettature. Fondamentale sarà stanziare con la Manovra quei 23 miliardi di euro necessari per evitare che scattino le clausole di salvaguardia che, in caso di mancato disinnesco, porteranno ad un incremento delle aliquote dell’imposta al 25% ed al 13% dal 2020.

Se il nuovo Governo ha espresso in maniera unanime la volontà di evitare l’aumento dell’IVA, c’è da dire che circolano diverse ipotesi: aumenti selettivi, solo per alcuni beni, oppure soltanto per i pagamenti effettuati mediante denaro contante.

Di IVA si parlerà non solo in relazione alle clausole di salvaguardia, ma anche per le misure finalizzate a contrastare l’evasione dal pagamento dell’imposta.

È tutt’altro che inverosimile l’ipotesi che a partire dal 2020 la fattura elettronica venga estesa anche ai contribuenti in regime forfettario, categoria esonerata dai nuovi obblighi introdotti dal 1° gennaio 2019.

Legge di Bilancio 2020: taglio del cuneo fiscale e possibile riduzione aliquote Irpef

Accanto all’IVA, altra protagonista della prossima Manovra potrebbe essere l’Irpef.

Ta le grandi novità della Legge di Bilancio 2020 vi sarà il taglio del cuneo fiscale, misura che unisce le due anime del Governo giallorosso. Le ipotesi allo studio sono due:

  • ridurre le tasse sugli stipendi, intervenendo sulla parte del cuneo fiscale che colpisce direttamente i lavoratori dipendenti;
  • ridurre i contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro, per incentivare in parallelo le assunzioni.

Per il momento sembra prevalere la prima ipotesi, con un taglio del cuneo fiscale sugli stipendi tale da portare ad un’entrata annuale di 1.500 euro in più per i percettori di redditi da lavoro dipendente, misura che potrebbe attuata o con un incremento delle detrazioni fiscali che abbattono l’Irpef o con un aumento del bonus Renzi riconosciuto in busta paga.

Se fosse questa la direttrice della Legge di Bilancio 2020, il taglio del cuneo fiscale non potrà certo dirsi esaustivo: il tema dell’elevato costo del lavoro riguarda da vicino anche e soprattutto le imprese ed è considerato uno degli elementi alla base del grave problema della disoccupazione in Italia.

Proprio per questo nei piani del M5S c’è quello di introdurre, in parallelo alla riduzione delle trattenute visibili in busta paga, anche un taglio dei contributi previdenziali ed assistenziali sui contratti a tempo indeterminato. Il taglio delle tasse a carico dei datori di lavoro è tra l’altro un passo indispensabile per dare il via alla promessa del salario minimo, misura cara sia ai grillini che al PD.

Resta poi da vedere se nella Legge di Bilancio 2020 vi sarà la più volte promessa di riforma dell’Irpef che, secondo le intenzioni dell’Esecutivo ed analizzando le proposte delle due anime che lo compongono, dovrebbe portare ad una riduzione da 5 a 3 delle aliquote dell’imposta sui redditi. Ufficialmente accantonato è invece il progetto della flat tax, la tassa unica del 15% promessa dalla Lega e da sempre cavallo di battaglia del Centro Destra.

Nella Legge di Bilancio 2020 il taglio ad agevolazioni e detrazioni

Direttamente connesso alla riforma dell’Irpef vi è poi il tema del taglio ad agevolazioni e detrazioni. Si parla da anni della necessità di rivedere le cosiddette tax expenditures e nel mirino del Governo potrebbero esservi alcuni dei bonus nel settore energetico rivolti sia alle imprese che ai cittadini.

Le “agevolazioni inquinanti”, come la riduzione dell’IVA sulle bollette dell’energia elettrica, viaggiano di fatto in controtendenza rispetto alle nuove politiche ambientaliste.

Nell’ottica di un green new deal, quindi, tra le novità fiscali della Legge di Bilancio 2020 potrebbe esservi una drastica rimodulazione delle agevolazioni rivolte al settore dell’energia tradizionale: tra queste, anche le deduzioni sulle accise e quelle per gli autotrasportatori.

Difficile ipotizzare quali altre agevolazioni potrebbero finire nel mirino della spending review. L’idea che prende piede è quella che vengano introdotti dei limiti di reddito per ridurre la platea dei beneficiari di alcuni bonus fiscali: si pensi a quelli rientranti nell’ambito dei lavori in casa, o alle detrazioni su spese mediche o scolastiche.

Legge di Bilancio 2020: regime forfettario partite IVA a rischio, flat tax addio

Archiviata la flat tax per le famiglie, è possibile che la Legge di Bilancio 2020 modifichi nuovamente le regole per l’accesso al regime forfettario.

La flat tax per le partite IVA, introdotta dalla scorsa Manovra, è stata attuata secondo due diverse direttrici:

  • la prima, mediante l’estensione fino a 65.000 euro dei limiti per l’accesso al regime forfettario e con l’eliminazione dei vincoli relativi tra l’altro a dipendenti e beni strumentali;
  • la seconda, mediante l’introduzione a partire dal 2020 dell’imposta sostitutiva del 20% per le partite IVA con ricavi superiori ai 65.000 euro e fino ad un massimo di 100.000 euro.

Se sulla seconda è quasi certa l’abolizione, è al vaglio del Governo anche la revisione del regime forfettario che potrebbe tornare nella forma in cui lo conoscevamo fino allo scorso anno. La modifica più di rilievo consisterebbe nel ripristino dei vecchi limiti d’accesso differenziati in base all’attività esercitata, da 30.000 e fino ad un massimo di 50.000 euro di ricavi o compensi.

Legge di Bilancio 2020: le novità per le imprese: Industria 4.0 al centro

Se le misure fin qui prospettate disegnano un 2020 non proprio roseo per le imprese, è sul fronte delle agevolazioni per gli investimenti che la Legge di Bilancio 2020 potrebbe portare ad alcune novità positive.

L’intenzione del Governo sembra esser quella di potenziare il piano Industria 4.0, introdotto con il fine di agevolare le imprese nel passaggio a logiche produttive innovative e orientate allo sviluppo digitale.

Super ed iper ammortamento, due delle agevolazioni di maggiore appeal, potrebbero quindi essere rinnovate anche per il 2020. Si punta inoltre ad incentivare in misura maggiore gli investimenti dei privati in startup e le PMI innovative.

Non è chiara invece quale sarà la politica in merito alle agevolazioni rivolte alle imprese che assumono. Ad oggi il panorama degli incentivi previsti è frammentato e caotico, tanto che è la stessa INPS a far difficoltà nell’attuazione delle diverse misure introdotte o rinnovate. Si auspica quindi che tra le novità della Legge di Bilancio 2020 vi sia anche un riordino degli incentivi alle assunzioni.

Legge di Bilancio 2020, le novità sulle pensioni: Quota 100 ad esaurimento

Se c’è un settore in cui la tensione è elevata è quello pensionistico. La scorsa Manovra aveva dato il via ad un piano di riforma che, stando alle dichiarazioni, sarebbe dovuto arrivare a compimento nel 2020.

Per il momento resta Quota 100 la novità principale introdotta, per la quale tuttavia i risultati sono inferiori alle aspettative. La possibilità di uscire dal mondo del lavoro una volta raggiunti 62 anni di età e 38 di contributi veniva legata ad un conseguente incremento delle nuove assunzioni di giovani.

I primi dati confermano che così non è che, tra l’altro, le domande di Quota 100 pervenute sono di gran lunga inferiori alle aspettative.

Rivedere Quota 100 è quindi una delle priorità del Governo, che ha tuttavia dichiarato che non sarà eliminata ma continuerà ad esistere fino al 2021, anno in cui la sperimentazione arriverà a naturale scadenza.

È possibile che vi siano altre novità nella Legge di Bilancio 2020 sulle pensioni? I sindacati lo chiedono, ma per il momento il Governo non si sbilancia. Il dossier sulle pensioni è tuttavia scottante: sul tavolo c’è il problema dei giovani, dei precoci, dell’aumento del debito pensionistico.

Tutto però si giocherà sul fronte delle risorse e della flessibilità che l’Europa sarà disposta a concedere all’Italia.

Le novità sopra elencate sono per il momento soltanto dichiarazioni d’intenti; la Legge di Bilancio 2020 sarà invece una vera e propria sfida ed una scommessa sul futuro dell’Italia, che mai come ora necessità di politiche attente, equilibrate e razionali.

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