Fondo caregiver, 22 milioni di euro alle regioni per agevolazioni a chi assiste persone con disabilità. A prevederlo è il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 aprile 2022 che definisce criteri e modalità di utilizzo delle risorse relative al 2021.
Fondo caregiver, 22 milioni di euro suddivisi tra le regioni per introdurre agevolazioni in favore di chi assiste persone disabili.
A definire criteri e modalità di utilizzo del Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare è il decreto del 28 dicembre 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 14 aprile 2022.
I circa 22 milioni di euro stanziati per l’anno 2021 serviranno per introdurre agevolazioni e interventi di sollievo e sostegno a chi si occupa dell’assistenza di familiari con disabilità, secondo tre diverse priorità indicate nel DPCM pubblicato il 14 aprile 2022.
Fondo caregiver, 22 milioni in arrivo per agevolazioni a chi assiste disabili
È stata la Legge di Bilancio 2018 ad aver istituito un Fondo per il caregiver familiare, successivamente rifinanziato prima dalla Legge di Bilancio 2021 e poi dalla Manovra dell’anno successivo.
Saranno i caregiver di persone con disabilità gravissima e di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle restrizioni anti-Covid i primi destinatari delle agevolazioni che verranno predisposte attingendo al Fondo caregiver, che tra le altre cose ha tra le priorità il finanziamento di programmi di deistituzionalizzazione e ricongiungimento con la persona assistita.
A delineare le priorità da perseguire è il decreto di riparto delle risorse per il 2021, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 14 aprile 2022.
Il Fondo stanziato per l’anno 2021, pari a 22.801.496 euro, servirà quindi a fornire misure di sostegno ai caregiver familiari, e per individuare i soggetti con disabilità gravissima si farà riferimento ai criteri utilizzati dal decreto del Ministero del Lavoro del 26 settembre 2016.
Nello strutturare le agevolazioni alla cittadinanza, gli enti territoriali dovranno quindi riservare una corsia prioritaria ai disabili che, ad esempio, percepiscono l’indennità di accompagnamento a causa di coma, stato vegetativo, grave demenza o compromissione motoria per patologie neurologiche e muscolari.
Stessa priorità anche alle persone con disabilità che necessitano di assistenza continuativa.
Spazio poi ai caregiver di persone che non hanno avuto accesso a strutture residenziali a causa delle disposizioni normative introdotte per l’emergenza Covid, da comprovare mediante idonea documentazione.
Quello che indica il decreto di riparto del Fondo caregiver è quindi la necessità di predisporre misure a tutela dei soggetti più fragili, anche alla luce del disagio sociale ed economico causato dall’emergenza sanitaria.
- Decreto Fondo caregiver - Gazzetta Ufficiale del 14 aprile 2022
- Criteri e modalità di utilizzo delle risorse del Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare per l’anno 2021
Fondo caregiver, il riparto delle risorse tra le Regioni: Lombardia, Lazio e Campania in testa
La messa a punto degli interventi a sostegno dei caregiver familiari sarà scandita da diversi passaggi.
In primo luogo, le regioni dovranno adottare specifici indirizzi di programmazione per l’attuazione delle misure, secondo la scala di priorità indicata dal decreto pubblicato il 14 aprile 2022.
Entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento le regioni dovranno richiedere l’assegnazione delle risorse loro spettanti, che verranno trasferite entro 45 giorni dalla richiesta e in un’unica soluzione.
Le somme riconosciute saranno quindi assegnate agli ambiti territoriali entro i successivi 60 giorni.
In merito alle risorse assegnate a ciascuna Regione, la quota maggiore va alla Lombardia, seguita dal Lazio e dalla Campania. Valle D’Aosta, Basilicata e Umbria le regioni destinatarie della quota più bassa.
Regioni | Quota regionale di riparto (per cento) | Annualità 2021 |
---|---|---|
Abruzzo | 2,39 | 544.955,75 |
Basilicata | 1,08 | 246.256,16 |
Calabria | 3,47 | 791.211,91 |
Campania | 8,46 | 1.929.006,56 |
Emilia-Romagna | 7,82 | 1.783.076,99 |
Friuli-Venezia Giulia | 2,33 | 531.274,86 |
Lazio | 9,12 | 2.079.496,44 |
Liguria | 3,34 | 761.569,97 |
Lombardia | 15,91 | 3.627.718,01 |
Marche | 2,84 | 647.562,49 |
Piemonte | 8,00 | 1.824.119,68 |
Puglia | 6,60 | 1.504.898,74 |
Sardegna | 2,86 | 652.122,79 |
Sicilia | 8,21 | 1.872.002,82 |
Toscana | 7,00 | 1.596.104,72 |
Umbria | 1,72 | 392.185,73 |
Valle d’Aosta | 0,25 | 57.003,74 |
Veneto | 7,94 | 1.810.438,78 |
Totale | 100 | 22.801.496,00 |
Si evidenzia che il riparto delle risorse è effettuato sulla base degli stessi criteri utilizzati per l’assegnazione del Fondo per le non autosufficienze, ossia sulla base della quota di popolazione nella fascia di età tra 18 e 64 anni registrata dall’ISTAT.
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