Fare la dichiarazione dei redditi 2025 consente ai lavoratori domestici (colf e badanti) di versare le imposte dovute così come di recuperare bonus e detrazioni. Le istruzioni utili per capire perché è sempre obbligatoria

Dichiarazione dei redditi obbligatoria per colf e badanti.
Anche nel 2025, sia ai fini del calcolo dell’IRPEF dovuta che per il riconoscimento di bonus e detrazioni, diventa centrale presentare il modello 730.
Dal 30 aprile l’Agenzia delle Entrate consentirà di accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata e a stretto giro sarà possibile partire con la modifica e l’invio.
I lavoratori domestici rientrano tra le categorie di contribuenti per i quali la stagione dichiarativa assume particolare importanza. Vediamo perché.
Colf e badanti, dichiarazione dei redditi 2025 sempre obbligatoria
I datori di lavoro domestico non rivestono la qualifica di sostituti d’imposta: non addebitano l’IRPEF mensile sullo stipendio erogato e, di conseguenza, non sono chiamati a procedere al versamento delle ritenute operate nei confronti dello Stato.
Stessa considerazione per quel che riguarda il riconoscimento di bonus e detrazioni sulle retribuzioni: alla famiglia che assume colf o badanti non è richiesto di riconoscere gli importi spettanti sullo stipendio.
Questa la peculiarità dei rapporti di lavoro domestico che si ripercuote sugli obblighi dichiarativi a carico di colf e badanti.
Se nella generalità dei casi i lavoratori con un unico datore di lavoro nell’anno possono non presentare il modello 730/2025, in caso di IRPEF correttamente addebitata e qualora non sia necessario procedere alla restituzione del trattamento integrativo, per i lavoratori domestici questa regola non si applica.
Non avendo subito l’applicazione di ritenute fiscali sugli stipendi, fare la dichiarazione dei redditi 2025 sarà sempre obbligatorio.
Colf e badanti, in dichiarazione dei redditi 2025 il calcolo dell’IRPEF
Con il modello 730 (o con il modello Redditi PF) sarà possibile calcolare l’IRPEF dovuta per l’anno di riferimento, da versare entro i termini ordinari di pagamento del saldo e dell’acconto delle imposte sui redditi.
L’IRPEF si calcola sulla base delle seguenti regole:
- aliquota del 23 per cento per i redditi fino a 28.000 euro (primo scaglione IRPEF);
- aliquota del 35 per cento per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro (secondo scaglione IRPEF);
- aliquota del 43 per cento per i redditi che superano 50.000 euro (terzo scaglione IRPEF).
Ovviamente si applicano le regole ordinarie relative ai casi di incapienza: in caso di redditi inferiori alla soglia di 8.500 euro l’IRPEF non è dovuta. È in ogni caso consigliabile fare sempre la dichiarazione dei redditi per recuperare bonus e detrazioni.
Dal trattamento integrativo alle detrazioni IRPEF, per colf e badanti si passa dalla dichiarazione dei redditi
Alla luce della particolarità del lavoro domestico la presentazione della dichiarazione dei redditi diventa un momento centrale dell’anno per colf e badanti anche ai fini dell’erogazione dell’ex bonus Renzi.
Si tratta del trattamento integrativo, riconosciuto per l’importo pieno di 1.200 euro in caso di redditi non superiori a 15.000 euro e con valore che decresce in maniera progressiva fino alla soglia di 28.000 euro.
Nel modello 730 sarà inoltre possibile fruire delle detrazioni IRPEF per lavoro dipendente, fino a 1.955 euro, ma anche del bonus Natale che i lavoratori domestici non hanno percepito nel mese di dicembre.
Come per la generalità dei contribuenti, la dichiarazione dei redditi è inoltre la sede per far valere il diritto alle detrazioni per spese, da quelle sanitarie fino ai costi legati all’affitto.
Ecco quindi perché la stagione dichiarativa assume un’importanza centrale, per tutti ma ancor di più per chi deve “fare i conti con il Fisco” a partire da zero.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Colf e badanti, dichiarazione dei redditi 2025 sempre obbligatoria