Detrazioni fiscali, taglio superati i 60.000 euro di reddito: verso la modifica del meccanismo di decalage previsto ad oggi una volta superata la soglia dei 120.000 euro. Questa una delle ipotesi sulle quali lavora il Governo in vista della messa a punto della Legge di Bilancio 2023. A confermarlo il Sottosegretario all'Economia, Federico Freni.
Detrazioni fiscali, possibile taglio degli sconti IRPEF oltre i 60.000 euro di reddito.
A confermare l’intenzione del Governo di intervenire sul meccanismo di decalage è il Sottosegretario all’Economia, Federico Freni, nell’intervista rilasciata a Radio24 il 7 novembre 2022.
In vista della messa a punto della Legge di Bilancio 2023 si sta quindi lavorando anche alla revisione di detrazioni e deduzioni fiscali, aspetto evidenziato anche nel Rapporto sulle spese fiscali allegato alla NADEF.
Resta però da definire la soglia a partire dalla quale potrebbero ridursi gli sconti fiscali: il limite di 60.000 euro divide le stesse forze di maggioranza. Confermate le novità sul superbonus, che dal 1° gennaio dovrebbe passare al 90 per cento e riaprire alle unifamiliari, seppur con limiti di reddito.
Detrazioni fiscali, taglio sconti IRPEF oltre 60.000 euro di reddito? Novità in Legge di Bilancio 2023
Approvata la NADEF, la messa a punto della Legge di Bilancio 2023 è il prossimo passo che vedrà impegnato il Governo e poi il Parlamento.
Il Fisco occuperà un posto di primo piano nel disegno di legge al quale sta lavorando l’Esecutivo a guida Giorgia Meloni e, tra le novità, si va verso un nuovo intervento sul fronte di detrazioni e deduzioni fiscali.
A confermarlo è anche il Rapporto programmatico recante gli interventi in materia di spese fiscali allegato alla Nota di aggiornamento al DEF, che evidenzia come il riordino delle tax expenditures, da definire all’interno della riforma fiscale, è uno dei fronti aperti sul quale si sta lavorando e che prenderà corpo nei prossimi provvedimenti normativi.
Un primo assaggio di rimodulazione degli sconti fiscali potrebbe quindi arrivare già in Manovra, e a confermarlo è stato il Sottosegretario al Ministero dell’Economia, Federico Freni, ai microfoni di Radio24 il 7 novembre 2022.
Una delle ipotesi all’esame è che la soglia attualmente fissata a 120.000 euro, dalla quale parte il meccanismo di riduzione degli sconti IRPEF, venga di fatto dimezzata. Si parla quindi di un decalage che potrebbe partire dai 60.000 euro, fino ad arrivare al totale azzeramento di detrazioni e deduzioni fiscali una volta toccati i 120.000 euro.
Detrazioni fiscali verso la riduzione e taglio anche per il superbonus dal 1° gennaio 2023
Di definito però non vi è ancora nulla, anche perché un intervento sul fronte degli sconti fiscali avrebbe un impatto diretto sui conti dei contribuenti, e interesserebbe a titolo di esempio gli sconti IRPEF sui mutui, sulle spese scolastiche o universitarie.
Si tratterebbe inevitabilmente di una scelta impopolare, così come in merito alle ultime novità emerse in materia di superbonus. Anche su questo fronte, il Sottosegretario Freni conferma che si interverrà in Legge di Bilancio 2023 su un duplice aspetto.
In primis arriveranno novità sul fronte della cessione del credito, per agevolare le imprese danneggiate dalle misure anti-frode e che devono fare i conti con Cassetti Fiscali pieni di crediti difficili da monetizzare.
Da definire poi il meccanismo di riduzione del superbonus al 90 per cento, misura che viene definita “più che un’ipotesi” e che appare di fatto confermata dal rappresentante del MEF. Stessa cosa anche per la proroga per le unifamiliari, che sarà però limitata ai contribuenti entro determinati limiti di reddito.
L’obiettivo è far si che il superbonus e gli altri bonus edilizi siano “a beneficio di chi non può permettersi una ristrutturazione”; non quindi un beneficio per tutti ma a sostegno delle classi meno abbienti.
In attesa di novità quel che è certo è che il Fisco sarà uno dei temi protagonisti della Legge di Bilancio 2023, dalla quale si attende anche l’estensione della flat tax per le partite IVA fino a 85.000 euro di reddito. E anche su questo sul dal Sottosegretario Freni è arrivata la conferma: cambierà la soglia per l’accesso al regime forfettario.
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