Contributi INPS 2021, la circolare numero 10 del 29 gennaio comunica i massimali ed i minimali della retribuzione giornaliera per il calcolo delle contribuzioni dei lavoratori dipendenti. Le istruzioni INPS sono relative ai lavoratori pubblici e privati: sono ricomprese le modalità lavorative part-time e a domicilio.
Contributi INPS 2021, la rivalutazione dei massimali e dei minimali della retribuzione giornaliera dei lavoratori dipendenti per il calcolo della base contributiva è riportata nella circolare numero 10 del 29 gennaio.
Con il documento di prassi l’Istituto fornisce le istruzioni relative alle diverse tipologie di lavoratori sia pubblici sia privati.
Vengono resi noti gli importi da applicare alle diverse categorie, dal personale di volo agli equipaggi delle navi da pesca, dai lavoratori parti-time a quelli a domicilio, passando per gli sportivi professionisti.
I paragrafi in cui è suddiviso il documento di prassi riporta informazioni e tabelle da prendere a riferimento.
Nello specifico l’articolazione è la seguente:
- minimali di retribuzione giornaliera per la generalità dei lavoratori dipendenti;
- minimale di retribuzione per il personale iscritto al Fondo volo;
- minimale contributivo per le retribuzioni convenzionali in genere;
- minimale ai fini contributivi per i rapporti di lavoro subordinato a tempo parziale;
- quota di retribuzione soggetta all’aliquota aggiuntiva dell’1%;
- massimale annuo della base contributiva e pensionabile;
- limite per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi;
- importi che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente;
- rivalutazione dell’importo a carico del bilancio dello Stato per prestazioni di maternità obbligatoria;
- lavoratori dello spettacolo: valori per il calcolo del contributo di solidarietà, dell’aliquota aggiuntiva dell’1% e massimali giornalieri;
- sportivi professionisti: valori per il calcolo del contributo di solidarietà, dell’aliquota aggiuntiva dell’1% e massimali giornalieri;
- datori di lavoro iscritti alla Gestione pubblica.
Contributi INPS 2021: minimali di retribuzione giornaliera per la generalità dei lavoratori dipendenti
La circolare INPS numero 10 del 29 gennaio 2021 riguarda i contributi INPS, in particolare i i minimali e massimali della retribuzione giornaliera relativa ai lavoratori dipendenti, sia del settore privato, sia di quello pubblico.
- INPS - Circolare numero 10 del 29 gennaio 2021
- Determinazione per l’anno 2021 del limite minimo di retribuzione giornaliera ed aggiornamento degli altri valori per il calcolo di tutte le contribuzioni dovute in materia di previdenza ed assistenza sociale per la generalità dei lavoratori dipendenti.
A stabilire un minimo contrattuale è l’articolo 1, comma 1, del D.L. n. 338/1989, convertito dalla legge numero 389 del 1989.
La norma prevede quanto segue:
"La retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi di previdenza ed assistenza sociale non può essere inferiore all’importo delle retribuzioni stabilito da leggi, regolamenti, contratti collettivi, stipulati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative su base nazionale, ovvero da accordi collettivi o contratti individuali, qualora ne derivi una retribuzione d’importo superiore a quello previsto dal contratto collettivo”.
La variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati, senza tabacchi, tra la media dell’anno 2020 e la media dell’anno 2019, viene calcolata dall’Istat in un valore negativo dello 0,3%.
Tuttavia restano gli stessi dello scorso anno limiti della retribuzione rivalutati, che valgono a partire dal 1° gennaio 2021.
Gli importi devono essere ragguagliati a quelli riportati nella tabella riassuntiva.
Anno 2021 | Importo |
---|---|
trattamento minimo mensile di pensione a carico del FPLD | 515,58 euro |
minimale di retribuzione giornaliera (9,5%) | 48,98 euro |
Anche la retribuzione imponibile ai fini contributivi del personale di volo (iscritto, appunto, al Fondo Volo) non può essere inferiore allo stesso limite minimo di retribuzione giornaliera fissato a 48,98 euro.
Contributi INPS 2021: minimale contributivo per le retribuzioni convenzionali in genere
Tenendo sempre in considerazione l’indice calcolato dall’Istat, il limite minimo di retribuzione giornaliera per le retribuzioni convenzionali in genere rimane di 27,21 euro.
Lo stesso si applica anche agli equipaggi delle navi da pesca, categoria che segue le altre tipologie di lavoratori per le quali sono fissate retribuzioni convenzionali.
L’imponibile contributivo, che corrisponde al salario convenzionale mensile, per i soci delle cooperative della piccola pesca viene calcolato sulla base di 25 giornate.
Così come per il 2020, anche per il 2021 è di 680 euro mensili, dal momento che si ottiene moltiplicando la retribuzione convenzionale in genere per il numero delle giornate di lavoro, ovvero 25.
Anche gli importi per i lavoratori a domicilio restano gli stessi, il limite minimo di retribuzione giornaliera dipende dall’aumento dell’indice medio Istat del costo della vita.
Per quest’anno è di ancora una volta 27,21 euro, ma deve essere ragguagliato a 48,98 euro.
Contributi INPS 2021: minimale ai fini contributivi per i rapporti di lavoro subordinato part-time
Il calcolo per i lavoratori part-time, a tempo parziale, varia a seconda della situazione da prendere in considerazione.
Sono previsti due casi:
- l’ipotesi di orario di 40 ore settimanali, di solito utilizzato per i lavoratori dipendenti delle aziende private: 48,98 euro x 6 / 40 = 7,35 euro;
- l’ipotesi di orario di 36 ore settimanali, di norma usata per i lavoratori dipendenti pubblici: 48,98 euro x 5 / 36 = 6,80 euro.
Contributi INPS 2021: quota di retribuzione soggetta all’aliquota aggiuntiva dell’1%
L’aliquota aggiuntiva dell’1% a carico del lavoratore sulle quote che eccedono il limite della prima fascia di retribuzione pensionabile è dovuto nei casi in cui il regime pensionistico preveda aliquote contributive inferiori al 10%.
La tabella di sintesi riporta l’importo annuale della prima fascia e la definizione del limite mensile. Oltre tale limite si deve versare il contributo aggiuntivo dell’1%.
Anno 2021 | Importo |
---|---|
prima fascia di retribuzione pensionabile annua | 47.379 euro |
importo al mese | 3.948 euro |
I datori di lavoro devono riportare le quote eccedenti nello spazio “PosContributiva” del flusso Uniemens, a livello individuale, nell’elemento “Denuncia Individuale”,“DatiRetributivi”, “ContribuzioneAggiuntiva”, “Contrib1PerCento”, “ImponibileCtrAgg”, “ContribAggCorrente”.
L’imponibile della contribuzione aggiuntiva è parte del valore che deve essere inserito nell’elemento “Imponibile” di “Dati Retributivi”.
Per i datori di lavoro che utilizzano la sezione “ListaPosPA” il valore del contributo relativo alla contribuzione aggiuntiva deve essere riportato nell’elemento “Contrib1PerCento”.
Il valore indicato in tale elemento non è compreso nell’elemento "Contributo".
Contributi INPS 2021: massimale annuo della base contributiva e pensionabile e limite per i contributi obbligatori e figurativi
Massimale annuo della base contributiva e pensionabile è fissato a 103.055 euro.
I datori di lavoro che utilizzano la sezione “PosContributiva” del flusso
Uniemens devono riportare le somme che superano il limite, a livello individuale, nell’elemento “Denuncia Individuale”, “DatiRetributivi”, “DatiParticolari”, “EccedenzaMassimale”, “ImponibileEccMass”, “ContributoEccMass”.
Così come per il 2020, anche per il 2021 il limite di retribuzione per l’accredito dei contributi obbligatori e figurativi è fissato al 40% del trattamento minimo di pensione.
La seguente tabella riporta le somme di riferimento.
Anno 2021 | euro |
---|---|
trattamento minimo di pensione | 515,58 euro |
limite settimanale per l’accredito dei contributi (40%) | 206,23 |
limite annuale per l’accredito dei contributi (il limite annuo è pari a € 206,23 x 52) | 10.724,00 |
Contributi INPS 2021: importi che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente e per la maternità obbligatoria
Gli importi che non determinano la retribuzione imponibile sono elencati di seguito:
- valore delle prestazioni sostitutive delle somministrazioni di vitto rese in formato cartaceo: 4,00 euro;
- rese in forma elettronica: 8,00 euro;
- indennità sostitutive delle somministrazioni di vitto ad addetti ai cantieri edili, a strutture temporanee o ad unità produttive in zone prive di servizi di ristorazione: 5,29 euro;
- Fringe benefit (tetto): 258,23 euro;
- indennità di trasferta intera Italia: 46,48 euro;
- indennità di trasferta 2/3 Italia: 30,99 euro;
- indennità di trasferta 1/3 Italia: 15,49 euro;
- indennità di trasferta intera estero: 77,47 euro;
- indennità di trasferta 2/3 estero: 51,65 euro;
- indennità di trasferta 1/3 estero: 25,82 euro;
- indennità di trasferimento Italia (tetto): 1.549,37 euro;
- indennità di trasferimento estero (tetto); 4.648,11 euro;
- azioni offerte ai dipendenti (tetto): 2.065,83 euro.
Anche l’importo dell’indennità di maternità obbligatoria a carico del bilancio dello Stato viene rivalutato secondo la variazione dell’indice Istat menzionato, ovvero in base alla variazione dei prezzi al consumo per le famiglie di impiegati e operai.
Per il 2021 è di 2.143,05 euro.
L’importo dell’indennità di maternità, fino al raggiungimento del limite stabilito, deve essere riportato dai datori di lavoro nella la sezione “PosContributiva” del flusso Uniemens, a livello individuale, nell’elemento “Denuncia Individuale”, “DatiRetributivi”, “Maternità”, “MatACredito”, “IndMat1Fascia”. La parte eccedente deve essere riportata nell’elemento “IndMat2Fascia”.
Nel documento di prassi vengono anche riportati i valori per il calcolo del contributo di solidarietà dell’aliquota aggiuntiva dell’1% e massimali giornalieri delle seguenti categorie di lavoratori:
Per tali categorie si deve fare attenzione alle precisazioni relative all’iscrizione alle forme pensionistiche: se precedente o successiva rispetto alla data del 31 dicembre 1995.
Per tali dettagli si può fare riferimento direttamente alla circolare dell’INPS.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contributi INPS 2021, lavoratori dipendenti: i massimali e i minimali di riferimento