Esonero contributivo lavoratori dello sport: con la Legge di Bilancio 2021 nasce un fondo di 50 milioni di euro per garantire l'agevolazione, anche parziale, sui rapporti di lavoro sportivo. La novità è contenuta nell'articolo 7 del DDL che attende di essere approvato. Ma non è chiaro se riguarda solo il settore dilettantistico.
Esonero contributivo lavoratori dello sport: la Legge di Bilancio 2021 introduce una Fondo ad hoc con una dotazione di 50 milioni di euro sia per l’anno in arrivo che per il 2022 per garantire un’agevolazione, anche parziale, sui rapporti di lavoro sportivo.
Lo sgravio non riguarda premi e contributi INAIL, ma è cumulabile con altri benefici.
La misura specifica per il settore rientra nel pacchetto di esoneri contributivi previsti dalla prossima Manovra in cui rientrano anche agevolazioni per i giovani, per le donne e per il mondo dell’agricoltura.
Esonero contributivo lavoratori dello sport: la novità nella Legge di Bilancio 2021
A stabilire l’esonero contributivo per i lavoratori dello sport è l’articolo 7 del disegno di Legge di Bilancio 2021 che attende di essere approvato in via definitiva.
Nel testo si legge:
“Al fine di garantire la sostenibilità della riforma del lavoro sportivo, è istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze un apposito fondo, con dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2021 e di 50 milioni di euro per l’anno 2022, per finanziare nei predetti limiti l’esonero, anche parziale, dal versamento dei contribuiti previdenziali a carico delle federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive dilettantistiche, con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), relativamente ai rapporti di lavoro sportivo instaurati con atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara”.
Come sottolinea il dossier redatto dalla Camera, c’è ancora un nodo da sciogliere sulla formulazione dell’agevolazione e sulla platea di beneficiari effettivamente ammessi dal momento che la relazione tecnica allegata al DDL da riferimento solo al settore dilettantistico, ma la formulazione della norma non definisce in maniera così netta il raggio d’azione.
Secondo le norme attuali nel settore dilettantistico per i compensi corrisposti non sono dovuti i contributi previdenziali, ma il 24 novembre 2020 il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a cinque decreti legislativi di riforma dell’ordinamento sportivo che entrando in vigore potrebbero portare novità anche dal punto di vista previdenziale.
Esonero contributivo lavoratori dello sport: la novità nella Legge di Bilancio 2021
In effetti, il titolo dell’articolo 7 è proprio “Sgravi contributivi nel settore dilettantistico” e in apertura il testo fa proprio riferimento alla riforma del settore sportivo.
In ogni caso stando all’impianto attuale della norma, i datori di lavoro ammessi a beneficiare dell’agevolazione sarebbero i seguenti:
- federazioni sportive nazionali;
- discipline sportive associate;
- enti di promozione sportiva;
- associazioni e società sportive dilettantistiche.
Mentre le categorie di lavoratori sportivi a cui sarebbe applicabile l’esonero contributivo previsto dal Fondo di 50 milioni di euro per il 2021 e altri 50 per il 2022 sono le seguenti:
- atleti;
- allenatori;
- istruttori;
- direttori tecnici;
- direttori sportivi;
- preparatori atletici;
- direttori di gara.
Che sia parziale o totale, dall’esonero contributivo risultano in ogni caso esclusi i premi e i contributi INAIL, ma l’agevolazione risulta cumulabile con gli esoneri o le riduzioni delle aliquote previdenziali previsti da altre norme.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Esonero contributivo lavoratori dello sport 2021: la novità nella Legge di Bilancio