La legge di conversione del decreto lavoro ha previsto la proroga dello smart working. Il termine slitta al 31 dicembre per i fragili e i genitori con figli under 14 del settore privato e al 30 settembre per i fragili della PA. Il Ministero del Lavoro ha messo a disposizione i modelli di comunicazione aggiornati
Sono disponibili i modelli aggiornati per inviare la comunicazione di lavoro agile.
Dopo le proroghe previste dal decreto lavoro convertito in legge, il Ministero del Lavoro ha fornito i nuovi modelli specificando come questi vadano trasmessi seguendo la procedura ordinaria sul sito istituzionale.
Come previsto dalla legge n. 85/2023 la possibilità di lavorare in modalità agile è estesa al 30 settembre per i lavoratori fragili pubblici e privati che rientrano tra le condizioni indicate al DM 4 febbraio 2022 del Ministero della Salute.
Per i fragili a rischio Covid e i genitori con figli sotto i 14 anni d’età lo smart working è prorogato fino alla fine dell’anno.
Smart working: ufficiale la proroga nel decreto lavoro
Una delle novità introdotte durante i lavori parlamentari per la conversione in legge del decreto lavoro è la proroga dello smart working per i soggetti fragili e i genitori che hanno figli con meno di 14 anni.
Il testo della legge n. 85/2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 153 del 3 luglio.
La precedente scadenza fissata al 30 giugno, dunque, slitta al:
- 30 settembre 2023 per i lavoratori fragili, dipendenti pubblici e privati, che rientrano tra le condizioni di fragilità individuate dal decreto del Ministero della Salute del 4 febbraio 2022 (legge n. 85/2023 art. 28 bis);
- 31 dicembre 2023 per i genitori con figli under 14 e per i lavoratori fragili più esposti a rischio di contagio da Covid, in ragione dell’età, della condizione di rischio da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche, dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità che comportano una situazione di maggiore rischio (legge n. 85/2023, art. 42, comma 3-bis).
Fino ai nuovi termini di scadenza, dunque, i lavoratori fragili potranno continuare a svolgere la propria attività in modalità agile senza la necessità di stipulare accordi individuali e anche ricoprendo mansioni diverse, purché rientranti nella stessa categoria o area di inquadramento, così come definite dai contratti collettivi vigenti.
Nel caso dei genitori con figli under 14, invece, per poter svolgere la propria attività da remoto è necessario che nel nucleo familiare non sia presente un genitore:
- beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa;
- che non lavora.
Per poterne beneficiare è necessario che le caratteristiche dell’attività consentano lo svolgimento da remoto.
Comunicazione smart working: dopo la proroga sono disponibili i modelli aggiornati
Il Ministero del Lavoro tramite il comunicato stampa del 4 luglio ha annunciato di aver aggiornato gli appositi modelli per inviare la comunicazione di lavoro agile.
Le comunicazioni devono essere trasmesse seguendo la procedura ordinaria all’applicativo “Lavoro Agile”, disponibile sul sito istituzionale dopo l’accesso con SPID o CIE.
I template aggiornati messi a disposizione dal Ministero si possono scaricare dal box sottostante o al link per il download.
La comunicazione da inviare al Ministero in formato .xlsx dovrà contenere una serie di dati relativi al datore di lavoro, al lavoratore e al rapporto:
- codice fiscale del datore di lavoro e del lavoratore;
- nome, cognome, data e comune di nascita del lavoratore;
- data di inizio, tipologia, PAT e voce di tariffa INAIL del rapporto di lavoro.
Si ricorda che come stabilito dal decreto del Ministero del Lavoro del 22 agosto 2022, in seguito alle novità introdotte dal decreto Semplificazioni, n. 73/2022, i datori di lavoro privati devono inviare il modello entro 5 giorni dall’inizio della prestazione in modalità agile, entro il giorno 20 del mese successivo per i datori di lavoro pubblici e agenzie di somministrazione.
Le comunicazioni possono essere inviate individualmente o in modalità massiva. In caso di mancata o tardiva comunicazione si applica una sanzione dai 100 ai 500 euro per ogni lavoratore coinvolto.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Comunicazione smart working: dopo la proroga sono disponibili i modelli aggiornati